Gli oratori sono chiusi…ma la creatività resti aperta! Con questo slogan la Pastorale giovanile regionale, guidata da mons. Guido Gallese, lancia un “vademecum” di attività nel tempo in cui tutti, e i giovani in particolare, devono restare a casa.
L’invito a tutti gli Uffici diocesani è di «attivarsi per non “perdere” questo prezioso tempo di Quaresima, soprattutto in un periodo così particolare e delicato» e di sperimentare nuove e adatte modalità pastorali.
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Da qui una serie di proposte, anzitutto quella di utilizzare smartphone e nuovi mezzi di comunicazione per riunioni e incontri a distanza «evitando però un uso eccessivo dei social». Quindi mantenere il contatto con i ragazzi e i giovani perché possano sentirci vicini, condividendo il loro vissuto e accompagnandoli in questi giorni speciali. «Privilegiamo ancora una volta l’ascolto. Aiutiamoli a interpretare in senso cristiano gli eventi che stiamo vivendo».
Ai ragazzi degli oratori giunge anche l’invito a «ritagliarsi dei momenti di silenzio quotidiano, per disintossicarsi dall’”epidemia” di informazioni che ci circonda. Accompagniamoli nella preghiera quotidiana, utilizzando i social per occasioni che evochino la forma comunitaria». Inoltre si offrano «semplici spunti di riflessione personale, che li aiutino a riflettere, attraverso audio, video e testi» con «proposte che possano accompagnarli anche culturalmente».
Ancora per i giovani siano attivate «pratiche di coinvolgimento online, che li aiutino a occupare in modo creativo e positivo il tempo a casa e mantengano vivo il senso di appartenenza a un gruppo e a una comunità» ed anche «attività di servizio, solo a condizione che rispettino totalmente e scrupolosamente le disposizioni di legge» poiché «un mal gestito desiderio di servizio per gli altri può facilmente tradursi in danni maggiori a quelli cui si vorrebbe ovviare, soprattutto per le persone anziane».