Sei indagati per la rissa scoppiata a settembre in piazza Martiri

Sei indagati per la rissa scoppiata a settembre in piazza Martiri: sono tutti ventenni, residenti fra Novara e Galliate. Per tre di essi, la cui posizione è ritenuta più grave, il Gip ha disposto il divieto di uscire dal proprio comune.

 

La rissa era scoppiata in uno dei dehor di piazza Martiri nella tarda serata del 26 settembre: l’episodio fece molto clamore, soprattutto per i video che molti dei presenti avevano girato sul posto e diffuso nelle ore successive sui social. Nelle immagini si vedevano chiaramente delle sedie volare sulle teste delle persone che affollavano il dehor, nonostante le norme anti Covid di distanziamento e di divieto di assembramento. Un tam tam virale che fece balzare l’episodio fino alle cronache nazionali.

Le indagini della questura hanno sinora permesso di ricostruire alcune fasi dell’episodio e di identificare sei ragazzi coinvolti. Le prime scintille sarebbero volate quando uno dei sei ha aggredito un ragazzo, che si trovava in compagnia dell’ex fidanzata del primo. Costui era stato allontanato, ma era poi tornato alla carica sferrando un pugno sul volto di uno del gruppo dei rivali (colpo che gli aveva procurato ferite guaribili in 30 giorni) e da lì era partito il lancio di sedie immortalato in numerosi video (rivedili qui).

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Sei indagati per la rissa scoppiata a settembre in piazza Martiri: sono tutti ventenni, residenti fra Novara e Galliate. Per tre di essi, la cui posizione è ritenuta più grave, il Gip ha disposto il divieto di uscire dal proprio comune.

 

La rissa era scoppiata in uno dei dehor di piazza Martiri nella tarda serata del 26 settembre: l’episodio fece molto clamore, soprattutto per i video che molti dei presenti avevano girato sul posto e diffuso nelle ore successive sui social. Nelle immagini si vedevano chiaramente delle sedie volare sulle teste delle persone che affollavano il dehor, nonostante le norme anti Covid di distanziamento e di divieto di assembramento. Un tam tam virale che fece balzare l’episodio fino alle cronache nazionali.

Le indagini della questura hanno sinora permesso di ricostruire alcune fasi dell’episodio e di identificare sei ragazzi coinvolti. Le prime scintille sarebbero volate quando uno dei sei ha aggredito un ragazzo, che si trovava in compagnia dell’ex fidanzata del primo. Costui era stato allontanato, ma era poi tornato alla carica sferrando un pugno sul volto di uno del gruppo dei rivali (colpo che gli aveva procurato ferite guaribili in 30 giorni) e da lì era partito il lancio di sedie immortalato in numerosi video (rivedili qui).

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