Mi sento di spezzare una lancia anzi una forbice per la categoria dei parrucchieri, parrucchiere, barbieri e barbiere. Sembra che siano l’ultima categoria che potrà aprire e saranno soggetti a inevitabili restrizioni: non si sa se in base ai metri quadrati, non più di una cliente per volta o forse una cliente per dipendente o un mix di questi tre fattori.
In Oriente già prima si vedevano parrucchiere e barbieri lavorare con la mascherina ma non i clienti, oggi si parla di una mascherina che si dovrebbe attaccare alla faccia per evitare i lacci intorno alle orecchie e poi tutto il problema della sanificazione di strumenti e ambienti.
Una crisi che già venti e più anni fa la categoria aveva dovuto affrontare con l’esplodere dell’emergenza aids che aveva fatto sparire il taglio della barba con rasoio a mano solo recentemente ritornato di gran moda nei barber shop.
Il rischio è che quando potranno riaprire e avranno i tantissimi clienti che non riuscivano più a stare con i capelli di due mesi, lunghi e bisognosi di tinta, questi clienti vadano incontro a lunghissime attese con orari che inevitabilmente si dovranno protrarre per tutta la giornata fino alle 22 con l’apertura domenicale come era fino a cinquanta anni fa per i barbieri.
Un altro rischio non solo per le tasse ma per l’igiene e la prevenzione del contagio sia che questo punto si moltiplichino le parrucchiere e i barbieri in nero a domicilio.
Mi dispiacerebbe per le tante parrucchiere in regola che in questi giorni si sono prodigate con video vari a consigliare una buona manutenzione casalinga per colore e acconciatura per le loro clienti.
Cosa andrà poi di moda alla riapertura non si sa: alcune e alcuni potrebbero aver scoperto il gusto dei capelli più lunghetti e quindi aggiustarli appena, altre stufe potrebbero provare tagli radicali nel timore di nuove chiusure, altre potrebbero rinnovare la tinta e magari cambiare colore, altre rinunciarvi per sempre in nome del ritorno a una certa naturalezza.
Le barbe potrebbero passare di moda perché fastidiose sotto la mascherina mentre vedremo se è sempre valida la teoria che vuole le donne adottare il taglio corto nei periodi di crisi economica e virare sul lungo in quelli più ricchi.
Certamente sarà comunque una categoria che avrà i suoi problemi ma mai come in questi giorni ha il suo giusto riconoscimento sociale.