La voglia di guardare fa venir voglia di fare

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C’è un video su You Tube, anzi un canale vero e proprio, dove una studentessa dell’università di Glasgow, si mostra in quello che di meglio sa fare. Lo mostra stando a casa sua, ma anche all’università. Una lunga sequenza interrotta solo da una o due pause per ogni video denominate appunto break”. Per un voyeur quale io sono, e per gli amanti del genere, una delizia di canale e un incanto di video. Spesso in questi casi si parla di video “virali”, solo che in tempo di pandemia non mi sembra essere un attributo troppo appropriato, comunque ci siamo capiti ugualmente. Cosa mette in mostra la studentessa scozzese? Eun poimbarazzante dirlo, ed è anche imbarazzante guardare mentre lo fa, ma in questo sta il bello. Per farlo usa, con passione, anzi direi con dedizione feticista, molti strumenti e materiali diversi ed è il bello del video, è che trasmette una voglia insana di imitarla, o almeno la mette a me che oltre a voyeur sono anche discretamente feticista. Più la osservo più mi cresce il desiderio e alla fine, secondo linoppugnabile principio enunciato da Oscar Wilde, per liberarsi dal desiderio non vi è che una unica via: cedervi. È metodica, ordinatissima (anchio lo sono), direi quasi maniacale. Ogni gesto è calibrato, ogni oggetto è toccato con delicatezza, accarezzato, quasi coccolato. Certo il video è adatto solo ad un certo tipo di pubblico e va guardato al momento giusto, in compagnia della persona giusta, magari da soli se preferite il piacere solitario di gustarlo fino in fondo. Certo non tutti sono in grado di arrivare fino alla fine, sia per la lunghezza, ma soprattutto per l’intensità emotiva delle immagini, per farlo occorre passione per i preliminari che qui sono lunghi e dettagliati, ma essenziali al fine della riuscita delloperazione. Ah, stavo per dimenticami di dirvi cosa fa la ragazza: studia.

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Mario Grella

Nato a Novara, vissuto mentalmente a Parigi, continua a credere che la vita reale sia un ottimo surrogato del web.

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La voglia di guardare fa venir voglia di fare

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C’è un video su You Tube, anzi un canale vero e proprio, dove una studentessa dell’università di Glasgow, si mostra in quello che di meglio sa fare. Lo mostra stando a casa sua, ma anche all’università. Una lunga sequenza interrotta solo da una o due pause per ogni video denominate appunto break”. Per un voyeur quale io sono, e per gli amanti del genere, una delizia di canale e un incanto di video. Spesso in questi casi si parla di video “virali”, solo che in tempo di pandemia non mi sembra essere un attributo troppo appropriato, comunque ci siamo capiti ugualmente. Cosa mette in mostra la studentessa scozzese? Eun poimbarazzante dirlo, ed è anche imbarazzante guardare mentre lo fa, ma in questo sta il bello. Per farlo usa, con passione, anzi direi con dedizione feticista, molti strumenti e materiali diversi ed è il bello del video, è che trasmette una voglia insana di imitarla, o almeno la mette a me che oltre a voyeur sono anche discretamente feticista. Più la osservo più mi cresce il desiderio e alla fine, secondo linoppugnabile principio enunciato da Oscar Wilde, per liberarsi dal desiderio non vi è che una unica via: cedervi. È metodica, ordinatissima (anchio lo sono), direi quasi maniacale. Ogni gesto è calibrato, ogni oggetto è toccato con delicatezza, accarezzato, quasi coccolato. Certo il video è adatto solo ad un certo tipo di pubblico e va guardato al momento giusto, in compagnia della persona giusta, magari da soli se preferite il piacere solitario di gustarlo fino in fondo. Certo non tutti sono in grado di arrivare fino alla fine, sia per la lunghezza, ma soprattutto per l’intensità emotiva delle immagini, per farlo occorre passione per i preliminari che qui sono lunghi e dettagliati, ma essenziali al fine della riuscita delloperazione. Ah, stavo per dimenticami di dirvi cosa fa la ragazza: studia.

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