Non fiori ma opere di bene

È di qualche giorno fa la notizia che, l’amministrazione comunale di Novara ha deliberato di dare una rinfrescatina all’arredo urbano del centro storico della città. Solitamente per arredo urbano, in Italia, si intende qualche lampione, qualche panchina e l’inevitabile fioriera (che solitamente nel giro di un paio di settimana diventa un cestino per i rifiuti e alla prima ondata di caldo di piante e fiori non resta più traccia).

Il problema però, come si dice in questi casi “è un altro”. Ha senso che una città “arredi” il suo centro storico, quando questo altro non è che un gigantesco deposito di auto in sosta? È logico che Novara abbia poche centinaia di metri quadrati di “isola pedonale” e una zona più vasta di traffico (il)limitato, dove questo e quello abbiano permessi di vario tipo per transitare e sostare? È logico che non esista una sola piazza che non contenga automobili posteggiate? È logico che si pensi al posizionamento di nuove fioriere e panchine prima di limitare drasticamente l’accesso automobilistico al centro storico?

È logico che un viale dell’Allea San Luca, dal nome vagamente proustiano come il Viale delle Carrozze, sia in realtà un deposito di auto maleodoranti, così come la Piazza dei Martiri sia un gigantesco posteggio? È logico che in vie e viuzze ottocentesche, come Via San Gaudenzio, via Pierlombardo, Via dei Gautieri, Via Negroni, Via Dolores Bello, Via del Carmine, Via Mossotti, Via Canobio, C.so Cavallotti e tantissime altre, sia consentito un continuo flusso di traffico privato e la sosta selvaggia dinnanzi a chiese (vedasi le Chiese di San Marco o di Sant’Eufemia, di San Giovanni Decollato ed altre), monumenti (Piazza Puccini, Piazza Gramsci), spazi pubblici?

È logico che il centro storico sia percorso ad ogni ora del giorno dai grossi e pesanti furgoni dei corrieri? In fin dei conti, è logico che Novara abbia un piano regolatore vecchio e del tutto inadeguato alle esigenze dell’oggi? È logico acquistare delle fioriere, quando manca tutto ciò? E allora, signori sindaci presenti e futuri, non fiori, ma opere di bene…

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Mario Grella

Nato a Novara, vissuto mentalmente a Parigi, continua a credere che la vita reale sia un ottimo surrogato del web.

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0 risposte

  1. Complimenti per il bellissimo articolo.
    Noi da tempo proponiamo che tutto il entro storico di Novara diventi isola pedonale.
    In questo modo i cittadini novaresi si riapproprierebbero della loro città
    e i negozi del centro riceverebbero una boccata di ossigeno, anzichè
    abbassare le serrande.
    L’ isola pedonale nel centro storico, insieme al sostengno dei negozi di prossimità in periferia, potrebbe essere il punto di partenza per definire a livello locale la vexata questio del rapporto dettaglio/ grande distribuzione/ e- commerce nella distribuzione
    delle merci.
    Su questo tema, insieme ad altre nostre proposte sull’ ambiente , si dovrebbero pronunciare i candidati sindaci di Novara, che noi in questi giorni stiamo invitando
    per un confronto pubblico.

    Fabio Tomei- Coordinatore dell’ Appello per la Tutela Ambientale

  2. La ringrazio. Non sono sicurissimo che a tematiche come queste siano sensibili molti cittadini, ma è fuori di dubbio che occorra almeno provarci…

  3. Ottima fotografia dell’esistente che perdura, purtroppo, da almeno 40 anni,persi in inutili discussioni e progetti tutti FALLITI;occorre guardare fuori dalle mura cittadine e prendere esempio da molte altre città di medie dimensioni che hanno cambiato volto al centro storico della propria città.Ma per fare questo occorre capacità e volontà amministrativa che a Novara NON ci sono e una pressione organizzata dei novaresi che in buona misura si sentono vittime di questa incapacità amministrativa.Aspettiamo i programmi concreti elettorali per il rinnovo dell’amministrazione comunali,e non i soliti ‘faremo,”vedremo’,’affideremo’ mentre intanto di spendono soldi per rattoppi e interventi senza capo nè coda.

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Non fiori ma opere di bene

È di qualche giorno fa la notizia che, l’amministrazione comunale di Novara ha deliberato di dare una rinfrescatina all’arredo urbano del centro storico della città. Solitamente per arredo urbano, in Italia, si intende qualche lampione, qualche panchina e l’inevitabile fioriera (che solitamente nel giro di un paio di settimana diventa un cestino per i rifiuti e alla prima ondata di caldo di piante e fiori non resta più traccia).

Il problema però, come si dice in questi casi “è un altro”. Ha senso che una città “arredi” il suo centro storico, quando questo altro non è che un gigantesco deposito di auto in sosta? È logico che Novara abbia poche centinaia di metri quadrati di “isola pedonale” e una zona più vasta di traffico (il)limitato, dove questo e quello abbiano permessi di vario tipo per transitare e sostare? È logico che non esista una sola piazza che non contenga automobili posteggiate? È logico che si pensi al posizionamento di nuove fioriere e panchine prima di limitare drasticamente l’accesso automobilistico al centro storico?

È logico che un viale dell’Allea San Luca, dal nome vagamente proustiano come il Viale delle Carrozze, sia in realtà un deposito di auto maleodoranti, così come la Piazza dei Martiri sia un gigantesco posteggio? È logico che in vie e viuzze ottocentesche, come Via San Gaudenzio, via Pierlombardo, Via dei Gautieri, Via Negroni, Via Dolores Bello, Via del Carmine, Via Mossotti, Via Canobio, C.so Cavallotti e tantissime altre, sia consentito un continuo flusso di traffico privato e la sosta selvaggia dinnanzi a chiese (vedasi le Chiese di San Marco o di Sant’Eufemia, di San Giovanni Decollato ed altre), monumenti (Piazza Puccini, Piazza Gramsci), spazi pubblici?

È logico che il centro storico sia percorso ad ogni ora del giorno dai grossi e pesanti furgoni dei corrieri? In fin dei conti, è logico che Novara abbia un piano regolatore vecchio e del tutto inadeguato alle esigenze dell’oggi? È logico acquistare delle fioriere, quando manca tutto ciò? E allora, signori sindaci presenti e futuri, non fiori, ma opere di bene…

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