Il Papa ha proclamato Beato il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia che scrivo in minuscolo, è stato un Martire in spregio alla Fede. È morto a 37 anni , nel mezzo della vita, sulla linea d’ombra che separa la forza della giovinezza dall’ inizio della maturità, nel pieno della vita.
“Caro agli Dei è l’eroe che muore giovane”, quando ancora non ha conosciuto la decadenza delle forze, l’inutilità spesso delle fatiche, il disincanto e la delusione degli altri uomini e della vita stessa. Un attimo e una mano assassina e criminale e Rosario è uscito dalla vita terrena per entrare nella Gloria dei cieli. Diverso è per Mauro Bellugi, 70 anni , ex giocatore dell’ Inter, un eroe quando ero bambino, la gloria dei riflettori e del successo è alle sue spalle, il suo nome non dice niente ai ragazzi di oggi.Ricoverato per COVID ha delle ischemie , pare che il chirurgo gli abbia detto : ” Vuoi vivere o morire? ” , il prezzo erano le sue gambe, gliele hanno amputate . Non so se avrei detto , al suo posto, voglio vivere senza gambe o morire con tutte e due, una volta la scienza non ti metteva davanti a questa scelta, morivi spesso e basta e non saprei dire se fosse meglio o peggio, provo solo un’immensa gratitudine di non essere posto davanti a questa scelta.Anche Rosario avrebbe potuto fare un’altra scelta, però , si può essere complici della mafia, alcuni giudici lo sono stati , e vivere bene lo stesso oppure semplicemente fare il proprio dovere ma senza esagerare, senza impegnarsi troppo, e sopravvivere bene lo stesso e forse è quello che ha fatto la maggioranza da quelle parti.L’eroismo è difficile, per pochi e spesso senti che non vorresti mai essere un eroe e sei contento di non esserlo mai stato.