Con “Teatro instabile” gli studenti del “Bellini” porteranno in scena anche Dante

E’ stato presentato questa mattina “Teatro instabile”, un progetto del Liceo delle Sciente Umane “Bellini” di Novara che vede come suo partner l’amministrazione provinciale e che, come ha voluto ricordare la dirigente scolastica Maria Motta «affonda le sue radici nel 2012, ma che ha avuto poi continuità in tutti questi anni, portando in scena diverse produzioni che hanno avuto riconoscimenti anche a livello nazionale. Come istituto – ha aggiunto – siamo lieti della partecipazione della Provincia, segnale di una collaborazione che si è andata consolidando in questi anni, estendendosi non soltanto nella cura e manutenzione degli edifici, ma anche a quelli che sono gli aspetti formativi e la sensibilizzazione degli studenti».

«Quello che presentiamo – ha detto il consigliere delegato all’Istruzione dell’amministrazione di Palazzo Natta, Andrea Crivelli – è in realtà un progetto storico. Come ente negli ultimi anni abbiamo ricominciato a sostenere alcune iniziative delle scuole del nostro territorio nonostante le poche risorse a disposizione. Il focus che abbiamo voluto dare riguarda il disagio dei ragazzi. Un tema particolarmente rilevante, che nell’ultimo anno ha messo sotto gli occhi di tutti la necessità di affrontare e di capire quali siano le loro, rispondendo un po’ a questa “solitudine” alla quale la pandemia li ha costretti. Un progetto come questo del “Teatro instabile” sicuramente raggiunge gli obiettivi. Non potremo fare tutto, ma siamo chiamati anche noi a mettere un mattoncino in questa direzione».

 

Entrando nello specifico del progetto, i suoi contenuti sono stati illustrati dalla docente Luisa Testori, autentica animatrice dell’iniziativa: «Nati originariamente come realizzatori di un teatro in lingua inglese, una sorta di vera e propria compagnia, “Teatro instabile” vuole essere un punto di arrivo e di ripartenza: non lavoreremo più in lingua inglese, i laboratori raddoppieranno: il primo “pre-espressivo” e il secondo di tipo “performativo” , dove i ragazzi verranno condotti ad andare in scena. Ci sarà un aspetto di formazione curato da personale specifico. Il tutto nella speranza di realizzare un coinvolgimento da parte degli studenti per giungere a una forma di cittadinanza attiva. Inoltre, il secondo laboratorio, quello performativo, sarà condotto da Giuseppe Sinatra, direttore artistico di “Dimidimitri”, muovendo i propri passi da considerazioni che i ragazzi faranno sulla base di testi e letture dantesche. “Vita d’Inferno”, questo il titolo, farà parte delle iniziativa cittadine nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri». Vale infatti la pena di ricordare, come ha detto ancora Crivelli, «che il “Bellini” è uno dei due istituti al Classico ad aver aderito al comitato per le celebrazioni di Dante Alighieri». L’obiettivo è quello di giungere a coinvolgere complessivamente una settantina di studenti, cifra importante se rapportata con la popolazione scolastica dell’istituto e osservando alanoghe iniziative in altre realtà.

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Con “Teatro instabile” gli studenti del “Bellini” porteranno in scena anche Dante

E’ stato presentato questa mattina “Teatro instabile”, un progetto del Liceo delle Sciente Umane “Bellini” di Novara che vede come suo partner l’amministrazione provinciale e che, come ha voluto ricordare la dirigente scolastica Maria Motta «affonda le sue radici nel 2012, ma che ha avuto poi continuità in tutti questi anni, portando in scena diverse produzioni che hanno avuto riconoscimenti anche a livello nazionale. Come istituto – ha aggiunto – siamo lieti della partecipazione della Provincia, segnale di una collaborazione che si è andata consolidando in questi anni, estendendosi non soltanto nella cura e manutenzione degli edifici, ma anche a quelli che sono gli aspetti formativi e la sensibilizzazione degli studenti».

«Quello che presentiamo – ha detto il consigliere delegato all’Istruzione dell’amministrazione di Palazzo Natta, Andrea Crivelli – è in realtà un progetto storico. Come ente negli ultimi anni abbiamo ricominciato a sostenere alcune iniziative delle scuole del nostro territorio nonostante le poche risorse a disposizione. Il focus che abbiamo voluto dare riguarda il disagio dei ragazzi. Un tema particolarmente rilevante, che nell’ultimo anno ha messo sotto gli occhi di tutti la necessità di affrontare e di capire quali siano le loro, rispondendo un po’ a questa “solitudine” alla quale la pandemia li ha costretti. Un progetto come questo del “Teatro instabile” sicuramente raggiunge gli obiettivi. Non potremo fare tutto, ma siamo chiamati anche noi a mettere un mattoncino in questa direzione».

 

Entrando nello specifico del progetto, i suoi contenuti sono stati illustrati dalla docente Luisa Testori, autentica animatrice dell’iniziativa: «Nati originariamente come realizzatori di un teatro in lingua inglese, una sorta di vera e propria compagnia, “Teatro instabile” vuole essere un punto di arrivo e di ripartenza: non lavoreremo più in lingua inglese, i laboratori raddoppieranno: il primo “pre-espressivo” e il secondo di tipo “performativo” , dove i ragazzi verranno condotti ad andare in scena. Ci sarà un aspetto di formazione curato da personale specifico. Il tutto nella speranza di realizzare un coinvolgimento da parte degli studenti per giungere a una forma di cittadinanza attiva. Inoltre, il secondo laboratorio, quello performativo, sarà condotto da Giuseppe Sinatra, direttore artistico di “Dimidimitri”, muovendo i propri passi da considerazioni che i ragazzi faranno sulla base di testi e letture dantesche. “Vita d’Inferno”, questo il titolo, farà parte delle iniziativa cittadine nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri». Vale infatti la pena di ricordare, come ha detto ancora Crivelli, «che il “Bellini” è uno dei due istituti al Classico ad aver aderito al comitato per le celebrazioni di Dante Alighieri». L’obiettivo è quello di giungere a coinvolgere complessivamente una settantina di studenti, cifra importante se rapportata con la popolazione scolastica dell’istituto e osservando alanoghe iniziative in altre realtà.

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