Conversione di chioschi ed edicole: il Comune ha pubblicato il bando

L'agevolazione, che avrà la durata dell'intero periodo di concessione, riguarderà gli esercizi attualmente in attività. L'assessore Chiarelli: «La nostra volontà è quella di continuare a fare lavorare gli addetti»

In arrivo una boccata d’ossigeno per i titolari delle concessioni di chioschi ed edicole. L’amministrazione comunale ha infatti pubblicato un bando che darà la possibilità agli addetti del settore presenti sul territorio di Novara «di convertire la loro attività in una diversa, pur mantenendo la rivendita di giornali e altre pubblicazioni in forma non esclusiva» spiega la vicesindaca e titolare della delega al Commercio Marina Chiarelli.

Un settore attraversa una profonda crisi, dovuta principalmente al crollo delle vendite di giornali (con gli editori arrivati a proporre gli stessi quotidiani in formato digitale). Non pochi addetti si sono attrezzati proponendo qualche altro prodotto, non sufficiente a rimpinguare i sempre minori incassi. Negli ultimi anni sono state otto le attività del settore che hanno alzato bandiera bianca, lasciando come “testimonianza” un chiosco abbandonato.

Qualcosa di questa struttura è già stata smantellata, altre potrebbero andare incontro allo stesso destino. Ma per chi vuole continuare è quindi in arrivo questa possibilità. A tutto questo, vale la pena di ricordarlo, si è giunti dopo un incontro che Chiarelli ha avuto circa un anno fa con i rappresentanti della categoria. E in quella sede è stata esaminata la situazione anche sulla scorta di quello che accade a livello nazionale. Di questo si è arrivati a parlare anche in Consiglio comunale, dove la stessa Chiarelli aveva risposto a una interrogazione presentata dall’esponente del Gruppo misto Francesca Ricca.

«Grazie al sostegno della norma vigente – aggiunge l’assessore – abbiamo quindi pensato di dare ai titolari degli esercizi in attività la possibilità di ripensare e convertire il loro lavoro, attraverso una integrazione di tipo diverso».

Le attività praticabili consentite saranno molteplici e potranno spaziare dal settore alimentare e non, arrivando a destinare il chiosco anche a spazio espositivo o a punto informativo. Le domande di conversione dovranno essere presentate entro il prossimo 14 marzo per essere poi esaminate da un’apposita commissione. In piazza del Popolo, nel giardino situato davanti alla Questura, l’area dove è ancora visibile la vecchia struttura per la rivendita di giornali e periodici ospiterà magari un ciringuito? Non è una battuta, perché a quest’idea ci erano arrivati tempo fa i titolari. Poi non si fece nulla, ma per ragioni completamente diverse…

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L’agevolazione, che avrà la durata dell’intero periodo di concessione, riguarderà gli esercizi attualmente in attività. L’assessore Chiarelli: «La nostra volontà è quella di continuare a fare lavorare gli addetti»

In arrivo una boccata d'ossigeno per i titolari delle concessioni di chioschi ed edicole. L'amministrazione comunale ha infatti pubblicato un bando che darà la possibilità agli addetti del settore presenti sul territorio di Novara «di convertire la loro attività in una diversa, pur mantenendo la rivendita di giornali e altre pubblicazioni in forma non esclusiva» spiega la vicesindaca e titolare della delega al Commercio Marina Chiarelli.

Un settore attraversa una profonda crisi, dovuta principalmente al crollo delle vendite di giornali (con gli editori arrivati a proporre gli stessi quotidiani in formato digitale). Non pochi addetti si sono attrezzati proponendo qualche altro prodotto, non sufficiente a rimpinguare i sempre minori incassi. Negli ultimi anni sono state otto le attività del settore che hanno alzato bandiera bianca, lasciando come “testimonianza” un chiosco abbandonato.

Qualcosa di questa struttura è già stata smantellata, altre potrebbero andare incontro allo stesso destino. Ma per chi vuole continuare è quindi in arrivo questa possibilità. A tutto questo, vale la pena di ricordarlo, si è giunti dopo un incontro che Chiarelli ha avuto circa un anno fa con i rappresentanti della categoria. E in quella sede è stata esaminata la situazione anche sulla scorta di quello che accade a livello nazionale. Di questo si è arrivati a parlare anche in Consiglio comunale, dove la stessa Chiarelli aveva risposto a una interrogazione presentata dall'esponente del Gruppo misto Francesca Ricca.

«Grazie al sostegno della norma vigente – aggiunge l'assessore – abbiamo quindi pensato di dare ai titolari degli esercizi in attività la possibilità di ripensare e convertire il loro lavoro, attraverso una integrazione di tipo diverso».

Le attività praticabili consentite saranno molteplici e potranno spaziare dal settore alimentare e non, arrivando a destinare il chiosco anche a spazio espositivo o a punto informativo. Le domande di conversione dovranno essere presentate entro il prossimo 14 marzo per essere poi esaminate da un'apposita commissione. In piazza del Popolo, nel giardino situato davanti alla Questura, l'area dove è ancora visibile la vecchia struttura per la rivendita di giornali e periodici ospiterà magari un ciringuito? Non è una battuta, perché a quest'idea ci erano arrivati tempo fa i titolari. Poi non si fece nulla, ma per ragioni completamente diverse…

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