Ex De Agostini ed Ex Magazzini Cariplo: sì alle varianti ma è duro scontro politico

Scontro politico questa mattina in Consiglio comunale nel dibattito che ha portato all’approvazione di due delibere, entrambe giunte al secondo passaggio nell’aula (ancora “virtuale”) di Palazzo Cabrino, riguardanti varianti parziali al Prg per progetti di riqualificazione e rigenerazione urbanistica. Illustrate dall’assessore allo sviluppo del territorio e attività produttive Elisabetta Franzoni, la prima interessa il compendio delle ex Officine Grafiche e palazzo degli uffici De Agostini di corso della Vittoria, che prevede la demolizione dell’attuale storico fabbricato e la realizzazione di un complesso multifunzionale (nella foto accanto al titolo); la seconda riguarda invece il recupero, dei cosiddetti ex Magazzini Cariplo, nell’isolato presso il Boschetto in quartiere Sant’Agabio.

 

 

In tutti e due i casi sono emerse le forti contrapposizioni fra le due “anime” del Consiglio: maggioranza e opposizione hanno accusato a vicenda la controparte di non avere «un’idea di città». Per la prima, è stato il leit motiv: «Stiamo concretizzando il programma che avevamo presentato agli elettori nel 2016 e che i cittadini hanno approvato dandoci il loro voto». Per le minoranze: «Non avete idee, ma vi limitate ad assecondare le proposte che vi vengono presentate dal privato di turno».

Al di là dell’illustrazione tecnica fatta dall’esponente della Giunta, sulla prima variante il capogruppo del Pd Rossano Pirovano è stato abbastanza chiaro: «In occasione del primo voto, un anno e mezzo fa, ci eravamo astenuti. Oggi esprimeremo un voto contrario. Questa operazione rappresenta la perdita definitiva del posto di lavoro di quelle ultime cinquanta persone che hanno lavorato alla De Agostini, verso i quali erano state fatte concrete promesse. In un incredibile silenzio vedo unicamente un business di privati e nessun interesse pubblico». «Si era parlato di una cooperativa sociale – gli ha fatto eco il collega “pentastellato” Mario Iacopino – ma qui vediamo un’Amministrazione completamente in balìa dei privati».

«La visione politica nostra è diversa – ha replicato per la maggioranza Valter Mattiuz – La De Agostini, così come altre realtà, ha fatto la storia della nostra città, ma le cose sono cambiante e soprattutto non è compito di un’amministrazione interferire su certe dinamiche industriali». Alle sue parole si è associato il leghista Maurizio Gavioli: «I posti di lavoro sono stati persi e non ci sarà modo di recuperarli. Certe strategie non si possono contrastare; sono situazioni che ho vissuto sulla mia pelle in tre occasioni».

Sul secondo provvedimento la prima “bordata” è arrivata dalla “dem” Sara Paladini: «Per vostra stessa ammissione avete parlato di logistica tradizionale. Va bene il recupero degli ex Magazzini Cariplo, ma nella sostanza state riportando i camion a Sant’Agabio. Vi limitate a scegliere il progetto più semplice e più facile ma che alla fine si rivelerà il più fallimentare». «Non tenete conto dell’aumento del traffico e di tutte le ovvie conseguenze. La vostra idea di città sono capannoni e supermercati», hanno aggiunto i “grillini” Mario Iacopino e Paola Vigotti, mentre Pirovano ha tuonato: «Riqualificare Sant’Agabio? Il nostro progetto si basava sull’università, sulla ricerca, su Ipazia, al limite su qualcosa attorno al PalaIgor. Con questo riportate indietro il quartiere di cinquant’anni».

«Queste sono le nostre idee amministrative – è stata la replica di Mattiuz – Se non vi piacciono forse vuol dire che abbiamo ragione».

Esito scontato al momento del voto. La prima delibera è passata con 19 sì e 6 no; la seconda con 20 favorevoli e 5 contrari.

 

 

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Ex De Agostini ed Ex Magazzini Cariplo: sì alle varianti ma è duro scontro politico

Scontro politico questa mattina in Consiglio comunale nel dibattito che ha portato all’approvazione di due delibere, entrambe giunte al secondo passaggio nell’aula (ancora “virtuale”) di Palazzo Cabrino, riguardanti varianti parziali al Prg per progetti di riqualificazione e rigenerazione urbanistica. Illustrate dall’assessore allo sviluppo del territorio e attività produttive Elisabetta Franzoni, la prima interessa il compendio delle ex Officine Grafiche e palazzo degli uffici De Agostini di corso della Vittoria, che prevede la demolizione dell’attuale storico fabbricato e la realizzazione di un complesso multifunzionale (nella foto accanto al titolo); la seconda riguarda invece il recupero, dei cosiddetti ex Magazzini Cariplo, nell’isolato presso il Boschetto in quartiere Sant’Agabio.

 

 

In tutti e due i casi sono emerse le forti contrapposizioni fra le due “anime” del Consiglio: maggioranza e opposizione hanno accusato a vicenda la controparte di non avere «un’idea di città». Per la prima, è stato il leit motiv: «Stiamo concretizzando il programma che avevamo presentato agli elettori nel 2016 e che i cittadini hanno approvato dandoci il loro voto». Per le minoranze: «Non avete idee, ma vi limitate ad assecondare le proposte che vi vengono presentate dal privato di turno».

Al di là dell’illustrazione tecnica fatta dall’esponente della Giunta, sulla prima variante il capogruppo del Pd Rossano Pirovano è stato abbastanza chiaro: «In occasione del primo voto, un anno e mezzo fa, ci eravamo astenuti. Oggi esprimeremo un voto contrario. Questa operazione rappresenta la perdita definitiva del posto di lavoro di quelle ultime cinquanta persone che hanno lavorato alla De Agostini, verso i quali erano state fatte concrete promesse. In un incredibile silenzio vedo unicamente un business di privati e nessun interesse pubblico». «Si era parlato di una cooperativa sociale – gli ha fatto eco il collega “pentastellato” Mario Iacopino – ma qui vediamo un’Amministrazione completamente in balìa dei privati».

«La visione politica nostra è diversa – ha replicato per la maggioranza Valter Mattiuz – La De Agostini, così come altre realtà, ha fatto la storia della nostra città, ma le cose sono cambiante e soprattutto non è compito di un’amministrazione interferire su certe dinamiche industriali». Alle sue parole si è associato il leghista Maurizio Gavioli: «I posti di lavoro sono stati persi e non ci sarà modo di recuperarli. Certe strategie non si possono contrastare; sono situazioni che ho vissuto sulla mia pelle in tre occasioni».

Sul secondo provvedimento la prima “bordata” è arrivata dalla “dem” Sara Paladini: «Per vostra stessa ammissione avete parlato di logistica tradizionale. Va bene il recupero degli ex Magazzini Cariplo, ma nella sostanza state riportando i camion a Sant’Agabio. Vi limitate a scegliere il progetto più semplice e più facile ma che alla fine si rivelerà il più fallimentare». «Non tenete conto dell’aumento del traffico e di tutte le ovvie conseguenze. La vostra idea di città sono capannoni e supermercati», hanno aggiunto i “grillini” Mario Iacopino e Paola Vigotti, mentre Pirovano ha tuonato: «Riqualificare Sant’Agabio? Il nostro progetto si basava sull’università, sulla ricerca, su Ipazia, al limite su qualcosa attorno al PalaIgor. Con questo riportate indietro il quartiere di cinquant’anni».

«Queste sono le nostre idee amministrative – è stata la replica di Mattiuz – Se non vi piacciono forse vuol dire che abbiamo ragione».

Esito scontato al momento del voto. La prima delibera è passata con 19 sì e 6 no; la seconda con 20 favorevoli e 5 contrari.

 

 

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