Il roseto del Bonfantini intitolato a Cristina Mazzotti

Il roseto del Bonfantini intitolato a Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita dalla criminalità organizzata e ritrovata morta il 1° settembre 1975 nella discarica del Varallino di Galliate. L’iniziativa è stata ufficializzata in occasione della Giornata della legalità, in un convegno dal titolo “Il valore della vita”, promosso dall’Ufficio scolastico provinciale e con la partecipazione della Consulta degli studenti.

Tra i relatori intervenuti l’ex procuratore Corrado Canfora, pubblico ministero del processo Mazzotti e Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, in rappresentanza della Fondazione che ne porta il nome.

«Iniziative come quella di oggi rappresentano un serio momento di riflessione sul tema della legalità, che non può mai essere dato per scontato e sul quale sono importanti l’impegno e la costanza di tutti coloro che operano nella scuola – commenta il consigliere provinciale all’Istruzione Andrea Crivelli – Come docente del Bonfantini ho avuto un punto di vista privilegiato sui valori del roseto: l’ho visto nascere e crescere di giorno in giorno, vedendo quotidianamente l’avanzamento dei lavori grazie all’impegno degli studenti e alla professionalità dei colleghi docenti».

Il roseto si trova accanto all’ingresso della biblioteca dell’istituto agrario.

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Il roseto del Bonfantini intitolato a Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita dalla criminalità organizzata e ritrovata morta il 1° settembre 1975 nella discarica del Varallino di Galliate. L’iniziativa è stata ufficializzata in occasione della Giornata della legalità, in un convegno dal titolo “Il valore della vita”, promosso dall’Ufficio scolastico provinciale e con la partecipazione della Consulta degli studenti.

Tra i relatori intervenuti l’ex procuratore Corrado Canfora, pubblico ministero del processo Mazzotti e Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, in rappresentanza della Fondazione che ne porta il nome.

«Iniziative come quella di oggi rappresentano un serio momento di riflessione sul tema della legalità, che non può mai essere dato per scontato e sul quale sono importanti l’impegno e la costanza di tutti coloro che operano nella scuola – commenta il consigliere provinciale all’Istruzione Andrea Crivelli – Come docente del Bonfantini ho avuto un punto di vista privilegiato sui valori del roseto: l’ho visto nascere e crescere di giorno in giorno, vedendo quotidianamente l’avanzamento dei lavori grazie all’impegno degli studenti e alla professionalità dei colleghi docenti».

Il roseto si trova accanto all’ingresso della biblioteca dell’istituto agrario.

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