«Interventi al convitto? Siamo pronti da tempo, aspettiamo la convenzione. La lettera di Fonzo è fuori luogo»

“Bisticci” per alcuni interventi necessari al convitto Carlo Alberto. Ma al momento, per una questione che dura dal 1997, il convitto stesso è “intoccabile”.

Nella giornata di ieri la Provincia di Novara, nelle persone del consigliere Andrea Crivelli e del presidente Federico Binatti, hanno convocato una conferenza stampa per rispondere a una lettera inviata da Nicola Fonzo, rettore del convitto, spiegando il perché di questa intoccabilità. Secondo consigliere e presidente la lettera è piuttosto fuori luogo dal momento che Fonzo parla di disinteresse dell’ente nei confronti della scuola. «Non è così, – hanno detto entrambi – e gradiremmo che le questioni amministrative siano affrontate da un punto di vista amministrativo senza che si inserisca la politica».

La situazione al Carlo Alberto
Attualmente il Convitto Carlo Alberto non ha un convenzione d’uso tra l’ente proprietario dell’immobile (il Demanio, cioè lo Stato) e la Provnicia, contrariamente a quanto succede invece per gli altri plessi che erano di proprietà di altri enti. «E’ una storia che dura da oltre vent’anni» ha detto Crivelli. Quando nel 1996 una legge ha stabilito che le scuole superiori fossero “trasferite” alla Provincia, una norma era riferita ai convitti, ma il passaggio non è poi mai avvenuto, per volontà alterne degli Enti interessati. A questo si affianca un contenzioso sulle utenze risalente ai primi anni 2000, conclusosi a favore della scuola nel 2016, in ragione del quale la Provincia si è impegnata a versare al Carlo Alberto un rimborso di 130mila euro all’anno fino al 2021. «Nel 2018, immediatamente dopo il mio insediamento, ho preso contatti con l’agenzia del Demanio, che ha proposto di firmare una convenzione in cui si diceva che il plesso veniva trasferito alla Provincia a norma, – ha spiegato Crivelli – noi come Provincia ci siamo trovati d’accordo tranne che su questo punto: chiediamo il plesso nello stato di fatto, sapendo che dovremo poi farci carico degli interventi di messa a norma, attualmente non realizzati, che a una prima stima da parte dei tecnici ammontano a oltre 5 miloni di euro». Da allora il demanio non ha più risposto sino all’ottobre 2020. «Siamo in attesa della convenzione e sollecitiamo in modo periodico, – ha aggiunto Crivelli – Accettiamo qualsiasi commento che abbia toni amministrativi, se i toni assumono connotazioni vagamente minacciose allora no».

Ha aggiunto anche il consigliere: «Abbiamo già stanziato risorse per poter intervenire sulla scuola, ma finché uno stabile non è in nostro uso non possiamo intervenire. Il rettore ha smosso anche le famiglie, sono le stesse che ho ricevuto la scorsa settimana e alle quali abbiamo spiegato la situazione». A caricare la dose è il presidente della Provincia: «Non è l’atteggiamento migliore da tenere in un rapporto fra istituzioni, – ha detto Binatti – tutto ciò è ridicolo».

 

 

Gli interventi di cui necessita la scuola pare siano una infiltrazione al tetto della palestra e sempre nella lettera di Fonzo si parla anche di problemi alle caldaie.

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«Interventi al convitto? Siamo pronti da tempo, aspettiamo la convenzione. La lettera di Fonzo è fuori luogo»

“Bisticci” per alcuni interventi necessari al convitto Carlo Alberto. Ma al momento, per una questione che dura dal 1997, il convitto stesso è “intoccabile”.

Nella giornata di ieri la Provincia di Novara, nelle persone del consigliere Andrea Crivelli e del presidente Federico Binatti, hanno convocato una conferenza stampa per rispondere a una lettera inviata da Nicola Fonzo, rettore del convitto, spiegando il perché di questa intoccabilità. Secondo consigliere e presidente la lettera è piuttosto fuori luogo dal momento che Fonzo parla di disinteresse dell’ente nei confronti della scuola. «Non è così, – hanno detto entrambi – e gradiremmo che le questioni amministrative siano affrontate da un punto di vista amministrativo senza che si inserisca la politica».

La situazione al Carlo Alberto
Attualmente il Convitto Carlo Alberto non ha un convenzione d’uso tra l’ente proprietario dell’immobile (il Demanio, cioè lo Stato) e la Provnicia, contrariamente a quanto succede invece per gli altri plessi che erano di proprietà di altri enti. «E’ una storia che dura da oltre vent’anni» ha detto Crivelli. Quando nel 1996 una legge ha stabilito che le scuole superiori fossero “trasferite” alla Provincia, una norma era riferita ai convitti, ma il passaggio non è poi mai avvenuto, per volontà alterne degli Enti interessati. A questo si affianca un contenzioso sulle utenze risalente ai primi anni 2000, conclusosi a favore della scuola nel 2016, in ragione del quale la Provincia si è impegnata a versare al Carlo Alberto un rimborso di 130mila euro all’anno fino al 2021. «Nel 2018, immediatamente dopo il mio insediamento, ho preso contatti con l’agenzia del Demanio, che ha proposto di firmare una convenzione in cui si diceva che il plesso veniva trasferito alla Provincia a norma, – ha spiegato Crivelli – noi come Provincia ci siamo trovati d’accordo tranne che su questo punto: chiediamo il plesso nello stato di fatto, sapendo che dovremo poi farci carico degli interventi di messa a norma, attualmente non realizzati, che a una prima stima da parte dei tecnici ammontano a oltre 5 miloni di euro». Da allora il demanio non ha più risposto sino all’ottobre 2020. «Siamo in attesa della convenzione e sollecitiamo in modo periodico, – ha aggiunto Crivelli – Accettiamo qualsiasi commento che abbia toni amministrativi, se i toni assumono connotazioni vagamente minacciose allora no».

Ha aggiunto anche il consigliere: «Abbiamo già stanziato risorse per poter intervenire sulla scuola, ma finché uno stabile non è in nostro uso non possiamo intervenire. Il rettore ha smosso anche le famiglie, sono le stesse che ho ricevuto la scorsa settimana e alle quali abbiamo spiegato la situazione». A caricare la dose è il presidente della Provincia: «Non è l’atteggiamento migliore da tenere in un rapporto fra istituzioni, – ha detto Binatti – tutto ciò è ridicolo».

 

 

Gli interventi di cui necessita la scuola pare siano una infiltrazione al tetto della palestra e sempre nella lettera di Fonzo si parla anche di problemi alle caldaie.

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