Novara, chiude la motorizzazione: «All’improvviso e senza motivazione, cerchiamo un confronto»

All’improvviso e senza una motivazione. Chiude la sezione di Novara dell’ufficio provinciale Motorizzazione di Torino e i dipendenti saranno trasferiti nella sezione di Vercelli. «Una comunicazione improvvisa, – dice Salvatore Campennì, Fp Cgil Novara e Vco, che si sta occupando della questione insieme a Uil Pa Novara – da due settimane siamo in attesa di un incontro con il direttore generale ma non abbiamo ancora ottenuto risposta. Vogliamo capire le motivazioni». La sede novarese della motorizzazione, che fa parte di un quadrante che ingloba Torino capofila, Biella e Vercelli, da anni è in viale Giulio Cesare 100 e sono sette le persone che vi lavorano. Il centro revisioni è invece a San Pietro Mosezzo.

Pare sia la volontà della dirigenza locale dell’amministrazione ( Dgt- Nordovest di Milano e UMC di Torino) che oltre a un trasferimento a Vercelli, non esclude in futuro un accorpamento completo dei due uffici per ovviare alla carenza di personale acutizzata dai numerosi trasferimenti.

«Questa decisione creerebbe un forte disagio prima di tutto ai dipendenti, che comunque si vedono costretti a spostare benché nel raggio di 30 km, ma anche per gli utenti. Ecco perché, – dice Campennì – ci siamo rivolti anche a sindaco e prefetto». L’assemblea dei lavoratori si è riunita alle 12 di ieri, lunedì 22 febbraio. «C’è una notevole disparità di trattamento tra questa Unità territoriale e altre appartenenti alla stessa Dgt e allo stesso Umc, ma con bacino d’utenza numericamente inferiore, sia a livello di assegnazione di nuovo personale sia a livello di sistemazione logistica. Solo per questa Sede sembrano inderogabili le esigenze di risparmio sulla pelle dei cittadini utenti. In assenza di chiarezza e rassicurazioni sul futuro di questo ufficio, – chiude Campennì – non si escludono azioni di protesta e rivendicazione sindacale».

Un aggiornamento potrebbe arrivare nella giornata di oggi, martedì 23 febbraio: la dirigenza di Torino e Milano dovrebbero incontrare il prefetto.

 

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Novara, chiude la motorizzazione: «All’improvviso e senza motivazione, cerchiamo un confronto»

All’improvviso e senza una motivazione. Chiude la sezione di Novara dell’ufficio provinciale Motorizzazione di Torino e i dipendenti saranno trasferiti nella sezione di Vercelli. «Una comunicazione improvvisa, – dice Salvatore Campennì, Fp Cgil Novara e Vco, che si sta occupando della questione insieme a Uil Pa Novara – da due settimane siamo in attesa di un incontro con il direttore generale ma non abbiamo ancora ottenuto risposta. Vogliamo capire le motivazioni». La sede novarese della motorizzazione, che fa parte di un quadrante che ingloba Torino capofila, Biella e Vercelli, da anni è in viale Giulio Cesare 100 e sono sette le persone che vi lavorano. Il centro revisioni è invece a San Pietro Mosezzo.

Pare sia la volontà della dirigenza locale dell’amministrazione ( Dgt- Nordovest di Milano e UMC di Torino) che oltre a un trasferimento a Vercelli, non esclude in futuro un accorpamento completo dei due uffici per ovviare alla carenza di personale acutizzata dai numerosi trasferimenti.

«Questa decisione creerebbe un forte disagio prima di tutto ai dipendenti, che comunque si vedono costretti a spostare benché nel raggio di 30 km, ma anche per gli utenti. Ecco perché, – dice Campennì – ci siamo rivolti anche a sindaco e prefetto». L’assemblea dei lavoratori si è riunita alle 12 di ieri, lunedì 22 febbraio. «C’è una notevole disparità di trattamento tra questa Unità territoriale e altre appartenenti alla stessa Dgt e allo stesso Umc, ma con bacino d’utenza numericamente inferiore, sia a livello di assegnazione di nuovo personale sia a livello di sistemazione logistica. Solo per questa Sede sembrano inderogabili le esigenze di risparmio sulla pelle dei cittadini utenti. In assenza di chiarezza e rassicurazioni sul futuro di questo ufficio, – chiude Campennì – non si escludono azioni di protesta e rivendicazione sindacale».

Un aggiornamento potrebbe arrivare nella giornata di oggi, martedì 23 febbraio: la dirigenza di Torino e Milano dovrebbero incontrare il prefetto.

 

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