Grido d’allarme di diverse società sportive dilettantistiche che utilizzano, avendone avuta la gestione, gli impianti cittadini: «Abbiamo preventivato un aumento delle utenze che potrebbe arrivare al 30%. Grazie alla bella stagione e qualche misura di contenimento finora il problema non si è ancora manifestato, ma la prossima bolletta potrà avere un effetto devastante».
A parlare sono Paolo Mirabelli e Sergio Ferrarotti, rispettivamente presidente dell’Olimpia e della Polisportiva San Giacomo. Entrambi i sodalizi usufruiscono per la loro attività – soprattutto legata al calcio – in gestione diretta le strutture di Sant’Agabio la prima e in zona Agogna la seconda.
Gestione che comporta farsi carico delle utenze, dall’energia per l’accensione dell’illuminazione serale al gas e l’acqua per riscaldamento e docce. Costi, precisano entrambi i massimi dirigenti, «che al termine della stagione, una volta rendicontati, ci vengono parzialmente rimborsati dall’amministrazione come contributo per l’attività».
«L’ultima bolletta l’abbiamo pagata un mese fa – dice ancora Mirabelli – e l’importo era in linea con le previsioni, grazie a un limitato utilizzo dell’illuminazione serale. Dalla prossima potrebbe arrivare la stangata. Facciamo tanti sacrifici e le risorse sono sempre meno», mentre una possibile soluzione, ha proposto invece Ferrarotti, che si attende un aumento del 30% della bolletta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno «potrebbe essere il ricorso a fonti alternative e la sostituzione delle attuali lampade con analoghe a basso consumo».
Soluzione caldeggiata anche dallo stesso assessore allo Sport del Comune, Ivan De Grandis; «Come amministrazione cerchiamo di supportare tutte le realtà sportive. Siamp perfettamente a conoscenza delle difficoltà che stanno vivendo mote società e stiamo studiano soluzioni alternative come quella riguardante appunto un investimento legato a fonti energetiche a basso consumo. L’impiantistica è direttamente collegata allo sport e auspichiamo qualche soluzione individuata dal nuovo Governo attraverso il ministro Abodi».
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