Piemonte: il Consiglio di Stato annulla la gara per le pulizie ospedaliere

Novità sugli appalti per le pulizie ospedaliere piemontesi

Fisascat Cisl Piemonte orientale, scesa in campo fin dall’inizio contro l’aggiudicazione dell’appalto per lavori di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie del Piemonte orientale, dopo aver indetto uno sciopero degli addetti alle pulizie e sanificazione ospedaliere di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, con presidio sotto la sede della giunta regionale a Torino il 26 aprile., e dopo aver depositato in data 30 aprile u.s. un esposto presso la Procura della Repubblica di Torino, prende atto della importante sentenza pubblicata dal consiglio di Stato il 24 dicembre che ha accolto il ricorso di Dussmann Service inerenti i lotti 1-2-3 e 4 annullando così la procedura di gara e imponendo a Scr Piemonte di avviare entro 30 giorni dalla sentenza una nuova gara.

«Come Fisascat – spiega Mattia Rago – avevamo chiesto fin da subito massima trasparenza sul lotto 5 che riguarda la pulizia e la sanificazione nelle aziende ospedaliere delle provincie di Biella – Novara – Verbania – Vercelli, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3000 a livello regionale. La gravità delle motivazioni contenute nella sentenza del consiglio di stato, dovrebbero indurre, a nostro avviso, Scr Piemonte a rifare la gara anche per il lotto 5 in quanto condotta con le identiche modalità degli altri lotti, oggi fermamente censurate dal Consiglio di Stato; per questo motivo abbiamo inviato una pec a Scr Piemonte per invitarli a procedure in tal senso. Poiché Scr è una società della Regione Piemonte, – prosegue Rago – in occasione dello sciopero che avevamo indetto il 26 aprile u.s. avevamo voluto manifestare sotto la sede del Consiglio Regionale, per invitare la Regione a verificare quanto avvenuto in sede di gara, nella consapevolezza, che garantire tutele e diritti a tutti i lavoratori interessati, oltre che servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, specie in questa fase di pandemia, rientrasse nei normali compiti di un’Amministrazione Regionale ma anche dalla Regione non abbiamo visto alcun riscontro in merito».

Sanificare non vuol dire pulire; questo lo slogan che era stato utilizzato nel presidio che si era svolto sotto gli uffici del Consiglio Regionale, per evidenziare che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti delle pulizie ospedaliere. Già nel lontano 2014, la Fisascat aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni, dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, che già prima della pandemia causavano oltre 7.000 morti all’anno.

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Fisascat Cisl Piemonte orientale, scesa in campo fin dall’inizio contro l’aggiudicazione dell’appalto per lavori di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie del Piemonte orientale, dopo aver indetto uno sciopero degli addetti alle pulizie e sanificazione ospedaliere di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, con presidio sotto la sede della giunta regionale a Torino il 26 aprile., e dopo aver depositato in data 30 aprile u.s. un esposto presso la Procura della Repubblica di Torino, prende atto della importante sentenza pubblicata dal consiglio di Stato il 24 dicembre che ha accolto il ricorso di Dussmann Service inerenti i lotti 1-2-3 e 4 annullando così la procedura di gara e imponendo a Scr Piemonte di avviare entro 30 giorni dalla sentenza una nuova gara.

«Come Fisascat – spiega Mattia Rago – avevamo chiesto fin da subito massima trasparenza sul lotto 5 che riguarda la pulizia e la sanificazione nelle aziende ospedaliere delle provincie di Biella – Novara – Verbania – Vercelli, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3000 a livello regionale. La gravità delle motivazioni contenute nella sentenza del consiglio di stato, dovrebbero indurre, a nostro avviso, Scr Piemonte a rifare la gara anche per il lotto 5 in quanto condotta con le identiche modalità degli altri lotti, oggi fermamente censurate dal Consiglio di Stato; per questo motivo abbiamo inviato una pec a Scr Piemonte per invitarli a procedure in tal senso. Poiché Scr è una società della Regione Piemonte, – prosegue Rago - in occasione dello sciopero che avevamo indetto il 26 aprile u.s. avevamo voluto manifestare sotto la sede del Consiglio Regionale, per invitare la Regione a verificare quanto avvenuto in sede di gara, nella consapevolezza, che garantire tutele e diritti a tutti i lavoratori interessati, oltre che servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, specie in questa fase di pandemia, rientrasse nei normali compiti di un’Amministrazione Regionale ma anche dalla Regione non abbiamo visto alcun riscontro in merito».

Sanificare non vuol dire pulire; questo lo slogan che era stato utilizzato nel presidio che si era svolto sotto gli uffici del Consiglio Regionale, per evidenziare che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti delle pulizie ospedaliere. Già nel lontano 2014, la Fisascat aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni, dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, che già prima della pandemia causavano oltre 7.000 morti all’anno.

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