La Voce dell’estate – Una gita fuori porta al castello di Masino

La rubrica dell'estate dedidata ai castelli del Piemonte e alle residente sabaude

Dopo Venaria Reale, San Girgio Monferrato e Stupinigi, eccoci al castello di Masino, nella vasta piana del Canavese. Il maniero domina da un’altura e questa posizione strategica gli costò frequenti contese, ma il nobile casato dei Valperga, che tradizione vuole discendente da Arduino, noto nella leggenda come primo re d’Italia, ne mantenne il possesso fin dalle origini, documentate già nel 1070. 

Nel XVI secolo il Castello venne demolito e ricostruito completamente dai francesi, assumendo la funzione di dimora signorile. Nel XVIII secolo venne arricchita da decorazioni in gusto neoclassico. Alla morte dell’ultima abitatrice della residenza, nel 1988, Vittoria Leumann, moglie del conte Cesare Valperga, il figlio, Luigi Valperga di Masino, cedette al FAI il castello che tutt’ora lo gestisce.

Il percorso a spasso nel tempo tra saloni, camere e passaggi segreti, teatro dell’epopea millenaria della famiglia Valperga, dove oggi si conserva un patrimonio di arredi e affreschi settecenteschi unico per integrità, completezza e originalità.

Nell terreno appartenente al castello di Masino è anche possibile visitare il labirinto settecentesco: un rompicapo di siepi tra i più grandi in Italia dove avventurarsi attraverso 2 mila piante di carpini sagomate con minuziosa regolarità, divertendosi a ritrovare l’uscita senza fare ricorso alla soluzione offerta dalla vista sopraelevata della torretta centrale.

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La rubrica dell’estate dedidata ai castelli del Piemonte e alle residente sabaude

Dopo Venaria Reale, San Girgio Monferrato e Stupinigi, eccoci al castello di Masino, nella vasta piana del Canavese. Il maniero domina da un’altura e questa posizione strategica gli costò frequenti contese, ma il nobile casato dei Valperga, che tradizione vuole discendente da Arduino, noto nella leggenda come primo re d’Italia, ne mantenne il possesso fin dalle origini, documentate già nel 1070. 

Nel XVI secolo il Castello venne demolito e ricostruito completamente dai francesi, assumendo la funzione di dimora signorile. Nel XVIII secolo venne arricchita da decorazioni in gusto neoclassico. Alla morte dell’ultima abitatrice della residenza, nel 1988, Vittoria Leumann, moglie del conte Cesare Valperga, il figlio, Luigi Valperga di Masino, cedette al FAI il castello che tutt’ora lo gestisce.

Il percorso a spasso nel tempo tra saloni, camere e passaggi segreti, teatro dell’epopea millenaria della famiglia Valperga, dove oggi si conserva un patrimonio di arredi e affreschi settecenteschi unico per integrità, completezza e originalità.

Nell terreno appartenente al castello di Masino è anche possibile visitare il labirinto settecentesco: un rompicapo di siepi tra i più grandi in Italia dove avventurarsi attraverso 2 mila piante di carpini sagomate con minuziosa regolarità, divertendosi a ritrovare l’uscita senza fare ricorso alla soluzione offerta dalla vista sopraelevata della torretta centrale.

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