Nebbie e freddo ma solo in pianura

Se in questi giorni in molti staranno pensando che è arrivato il vero inverno, quello con estese brinate e nebbie, dobbiamo smentire la percezione. In realtà il freddo che stiamo sperimentando è “un’illusione” e ora vi spieghiamo perchè: 

L’estensione di un potentissimo anticiclone subtropicale ha portato livelli pressori molto alti sul nord-Italia andando a stabilizzare e comprimere l’aria. Fisicamente l’aria fredda è più pesante di quella calda e in condizioni di elevata stabilità tende a sedimentarsi al suolo come fosse un lenzuolo. 

Ecco che secondo questo principio in pianura, non essendoci ventilazione, si è depositato un possente strato freddo ed umido schiacciato da aria molto ma molto calda in quota. 

Se a Novara abbiamo toccato i -5 gradi, sui monti l’aria è rovente per la stagione questo perchè più si sale di quota più il cuscino freddo non c’è. 

Da diverso tempo all’Aeroporto di Cameri viene lanciato ogni giorno un pallone sonda che salendo di quota rileva la temperatura della colonna d’aria sopra le nostre teste a diverse quote. Vediamo quello di questa notte a mezzanotte: ( a sinistra l’altitudine a destra la temperatura registrata).

Come potete osservare i dati sono incredibili. Se al suolo registriamo temperature ampiamente negative prossime ai -3 gradi già salendo a 300 metri le temperature virano in positivo fino ad arrivare quasi a 7 gradi. Per ritrovare temperature sotto gli zero gradi pensate dobbiamo salire a circa 4000 metri. Ergo fa più freddo in pianura che in altissima montagna. Questo effetto è chiamato inversione termica che crea l’illusione di essere nel pieno di un’ondata di freddo quando invece si è invasi di aria insolitamente mite per il periodo.

La situazione rimarrà sostanzialmente bloccata tutta settimana, con Anticiclone che porterà stabilità almeno fino al 10 febbraio. 

Ci aspettiamo pertanto cieli sereni con nebbie a tratti in pianura. Temperature molto elevate in montagna con rapida fusione della neve sotto i 3000 metri e freddo in pianura con gelate diffuse nelle ore notturne. 

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Nebbie e freddo ma solo in pianura

Se in questi giorni in molti staranno pensando che è arrivato il vero inverno, quello con estese brinate e nebbie, dobbiamo smentire la percezione. In realtà il freddo che stiamo sperimentando è “un’illusione” e ora vi spieghiamo perchè: 

L’estensione di un potentissimo anticiclone subtropicale ha portato livelli pressori molto alti sul nord-Italia andando a stabilizzare e comprimere l’aria. Fisicamente l’aria fredda è più pesante di quella calda e in condizioni di elevata stabilità tende a sedimentarsi al suolo come fosse un lenzuolo. 

Ecco che secondo questo principio in pianura, non essendoci ventilazione, si è depositato un possente strato freddo ed umido schiacciato da aria molto ma molto calda in quota. 

Se a Novara abbiamo toccato i -5 gradi, sui monti l’aria è rovente per la stagione questo perchè più si sale di quota più il cuscino freddo non c’è. 

Da diverso tempo all’Aeroporto di Cameri viene lanciato ogni giorno un pallone sonda che salendo di quota rileva la temperatura della colonna d’aria sopra le nostre teste a diverse quote. Vediamo quello di questa notte a mezzanotte: ( a sinistra l’altitudine a destra la temperatura registrata).

Come potete osservare i dati sono incredibili. Se al suolo registriamo temperature ampiamente negative prossime ai -3 gradi già salendo a 300 metri le temperature virano in positivo fino ad arrivare quasi a 7 gradi. Per ritrovare temperature sotto gli zero gradi pensate dobbiamo salire a circa 4000 metri. Ergo fa più freddo in pianura che in altissima montagna. Questo effetto è chiamato inversione termica che crea l’illusione di essere nel pieno di un’ondata di freddo quando invece si è invasi di aria insolitamente mite per il periodo.

La situazione rimarrà sostanzialmente bloccata tutta settimana, con Anticiclone che porterà stabilità almeno fino al 10 febbraio. 

Ci aspettiamo pertanto cieli sereni con nebbie a tratti in pianura. Temperature molto elevate in montagna con rapida fusione della neve sotto i 3000 metri e freddo in pianura con gelate diffuse nelle ore notturne. 

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