Eccoci arrivati a quella che molto probabilmente sarà la settimana più calda dell’anno. Di seguito tutti i dettagli (e le vie di uscita) dall’ondata di calore in atto. Nella giornata di domenica 16 luglio ha preso il via l’espansione dell’anticiclone africano che ha iniziato a pompare aria calda verso l’Italia.
Di seguito riportiamo una mappa del globo che permette di capire la dinamica atmosferica che sta generando l’attuale ondata di calore.
In pieno Oceano Atlantico è possibile osservare una macchia di colore azzurro che sta a rappresentare un’anomalia fredda che si estende dalle isole Britanniche sino alle Canarie. Questa anomalia provoca una reazione opposta di risalita calda sull’Europa Meridionale. Infatti nella mappa si osserva in maniera evidente come sull’Italia vi sia una macchia rosso scuro che rappresenta di fatto l’aria calda che ci sta investendo. Il centro sud è al centro di un’ondata di caldo molto pesante mentre il nord del paese pur essendo sotto il richiamo caldo sembra essere leggermente più ai margini.
Tale dinamica atmosferica è ormai una forma consolidata da 15 anni dell’ Estate. Se in passato dove ora vediamo la macchia fredda sull’Atlantico viveva e dettava le regole l’Anticiclone delle Azzorre ora risulta sempre più frequente l’affondo fresco e perturbato che di conseguenza fa elevare quello che chiamiamo Anticiclone Africano che ci fa boccheggiare parecchio negli ultimi anni. A tutti gli effetti questo è un cambiamento climatico ormai consolidato delle “strade” preferenziali che l’atmosfera prende. Se nel resto del mondo l’aumento delle temperature degli ultimi anni è stato di circa 1 grado rispetto al secolo scorso in molte aree dell’Italia è stato quasi doppio, proprio perché l’aria africana che prima raggiungeva il paese con discreta difficoltà ora lo fa agevolmente (e non solo d’estate).
Non sappiamo se questa dinamica atmosferica perdurerà per tutto il secolo o vedrà un’ulteriore modifica nei prossimi anni certo è che il clima non è qualcosa di statico e alcuni indici climatici su macro scala possono cambiare ogni 5, 10 o persino 30 anni.
Ma passiamo dalla climatologia, che serve a spiegare il fenomeno, alla meteorologia che invece serve a spiegare l’oggi.
Questa settimana farà davvero molto molto caldo. Come abbiamo appena spiegato al centro sud si raggiungeranno agevolmente i 40-45 gradi specie in Sardegna, Sicilia e Puglia. Non è da escludersi l’abbattimento di qualche record termico in queste regioni.
I 40 gradi saranno anche alla portata di Campania, Lazio, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna.
Sul Piemonte raggiungeremo le temperature più alte su Alessandrino, Astigiano e Torinese. In queste zone tra martedì e mercoledì potremmo toccare i 38 gradi.
Nel nord Piemonte (Novarese compreso) le massime dovrebbero arrivare a 35-36 gradi sia martedì che mercoledì.
A far spavento saranno le temperature minime notturne che nei centri urbani difficilmente andranno sotto i 25 gradi per via del fenomeno delle isole di calore cittadine, specialmente dove manca il verde. Nel Milanese data l’elevata cementificazione potremmo tranquillamente vedere minime mercoledì notte di 30 gradi.
Da giovedì pomeriggio però sembra probabile un ridimensionamento dell’ondata di calore almeno sulla nostra regione. Nel fine settimana infatti ogni sera sarà caratterizzata dallo sviluppo di violenti temporali che porteranno del refrigerio almeno sino a domenica. La giornata probabilmente più perturbata sarà quella di sabato. Inutile dire che con le elevate energie in gioco localmente potrebbero svilupparsi fenomeni accompagnati da vento forte e grandine (servirà avvicinarsi temporalmente al fine settimana per avere maggiori dettagli).
Temperature che caleranno con massime intorno ai 29/30 gradi e minime prossime ai 20.
Non andrà così al centro-sud Italia dove invece l’ondata di calore continuerà probabilmente almeno fino a fine luglio.