Un inverno vestito d’autunno

Ci troviamo ormai ad aver ampiamente superato la metà della stagione fredda, se così si può ancora chiamare. Infatti, ad oggi, per l’ennesimo anno consecutivo l’inverno sembra latitare e ci troviamo immersi in un lungo autunno che a breve si trasformerà in una primavera in anticipo. In questi giorni, che dovrebbero essere i più freddi dell’anno, stiamo osservando fenomeni anomali con precipitazioni nevose sopra i 1600 metri, temporali e persino grandinate che si sono verificate sabato notte nell’Alessandrino. 

A mancare è il freddo vero, quello che una volta arrivava intorno a fine novembre e ci lasciava, tranne rare pause, a fine febbraio. 

I rarissimi momenti di freddo vissuti in questa stagione non sono derivati da irruzioni polari bensì da inversione termica sulle pianure. Ad esempio ad inizio gennaio abbiamo avuto nottate con -5 gradi a Novara città ma salendo in località prossime a 1000 metri le temperature risultavano positive. Segno che quel freddo era un arteficio della pianura padana che in nottate lunghe e serene riesce ad auto generare il gelo. Freddo che però è presente solo nei primi 100/200 metri sopra le nostre teste mentre oltre queste quote vige uno strato d’aria mite. 

Con l’arrivo delle perturbazioni anche quel poco freddo auto generato è stato spazzato via e ci troviamo in un contesto tipico di fine ottobre. 

La settimana trascorrerà con un meteo abbastanza perturbato con diversi momenti piovosi. I più significativi avverranno nella notte tra lunedì e martedì, giovedì mattina e probabilmente sabato. Il sole sarà visibile solo in alcuni momenti. Neve sopra i 1500 metri. 

Temperature minime prossime a 5 gradi e massime intorno ai 10. 

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Un inverno vestito d’autunno

Ci troviamo ormai ad aver ampiamente superato la metà della stagione fredda, se così si può ancora chiamare. Infatti, ad oggi, per l’ennesimo anno consecutivo l’inverno sembra latitare e ci troviamo immersi in un lungo autunno che a breve si trasformerà in una primavera in anticipo. In questi giorni, che dovrebbero essere i più freddi dell’anno, stiamo osservando fenomeni anomali con precipitazioni nevose sopra i 1600 metri, temporali e persino grandinate che si sono verificate sabato notte nell’Alessandrino. 

A mancare è il freddo vero, quello che una volta arrivava intorno a fine novembre e ci lasciava, tranne rare pause, a fine febbraio. 

I rarissimi momenti di freddo vissuti in questa stagione non sono derivati da irruzioni polari bensì da inversione termica sulle pianure. Ad esempio ad inizio gennaio abbiamo avuto nottate con -5 gradi a Novara città ma salendo in località prossime a 1000 metri le temperature risultavano positive. Segno che quel freddo era un arteficio della pianura padana che in nottate lunghe e serene riesce ad auto generare il gelo. Freddo che però è presente solo nei primi 100/200 metri sopra le nostre teste mentre oltre queste quote vige uno strato d’aria mite. 

Con l’arrivo delle perturbazioni anche quel poco freddo auto generato è stato spazzato via e ci troviamo in un contesto tipico di fine ottobre. 

La settimana trascorrerà con un meteo abbastanza perturbato con diversi momenti piovosi. I più significativi avverranno nella notte tra lunedì e martedì, giovedì mattina e probabilmente sabato. Il sole sarà visibile solo in alcuni momenti. Neve sopra i 1500 metri. 

Temperature minime prossime a 5 gradi e massime intorno ai 10. 

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