L’antenna 5g a Mezzomerico si farà. La minoranza: «Non smetteremo di opporci»

Il 21 giugno scorso i gruppi di minoranza di Mezzomerico, Gruppo Tradizione e Futuro, hanno chiesto con urgenza un consiglio comunale per discutere sulla momentanea sospensione della procedura di istallazione dell’antenna 5g.

La seduta che si è svolta il 3 luglio e il sindaco Pietro Matacchini ha confermato che la procedura per l’installazione dell’antenna non verrà interrotta. «Sono mesi che chiediamo una documentazione completa all’amministrazione e, nonostante il recente consiglio, non abbiamo visionato interamente gli incartamenti richiesti – spiega il consigliere di minoranza, Pasquale Scappatura -. Nella scelta del sindaco c’è del contradditorio a partire dall’iniziale decisione di installare il palo in via Suno per poi cambiarlo in zona Code – decisione discutibile visto che lo stesso sindaco aveva asserito che in via Suno non c’erano i presupposti paesaggistici e logistici in materia di ricezione del segnale per proseguire con le lavorazioni – soprattutto perchè, nella nuova area dove è stato deciso di montare l’antenna non è di certo a “norma” secondo la delibera comunale che dice “le antenne o gli impianti devono essere ad almeno 200 metri di distanza dalle case”. Infatti la prima casa dista solo 100 metri dal pilone».

«In aggiunta – sottolinea e conclude Scappatura – vorremmo capire perchè il sindaco in tutta questa operazione di modernizzazione del Comune ha tenuto all’oscuro i propri cittadini, visto che era già in contatto con il committente – l’azienda Inwit – già da settembre 2022? La democrazia è rispetto delle regole, è tenere costantemente informati tutti i cittadini, è il coraggio del contraddittorio. Sarebbe bastato fare una seconda assemblea pubblica in modo che si fosse potuto decidere insieme e a larga maggioranza un posto più idoneo per l’installazione; un posto lontano dalle case e che comunque avesse potuto garantire agli operatori la miglior ricezione possibile. E se i tempi c’erano, la volontà dov’è? Noi andiamo avanti e cercheremo comunque tutte le strade possibili nelle opportune sedi».

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L’antenna 5g a Mezzomerico si farà. La minoranza: «Non smetteremo di opporci»

Il 21 giugno scorso i gruppi di minoranza di Mezzomerico, Gruppo Tradizione e Futuro, hanno chiesto con urgenza un consiglio comunale per discutere sulla momentanea sospensione della procedura di istallazione dell'antenna 5g.

La seduta che si è svolta il 3 luglio e il sindaco Pietro Matacchini ha confermato che la procedura per l'installazione dell'antenna non verrà interrotta. «Sono mesi che chiediamo una documentazione completa all'amministrazione e, nonostante il recente consiglio, non abbiamo visionato interamente gli incartamenti richiesti - spiega il consigliere di minoranza, Pasquale Scappatura -. Nella scelta del sindaco c'è del contradditorio a partire dall'iniziale decisione di installare il palo in via Suno per poi cambiarlo in zona Code - decisione discutibile visto che lo stesso sindaco aveva asserito che in via Suno non c'erano i presupposti paesaggistici e logistici in materia di ricezione del segnale per proseguire con le lavorazioni - soprattutto perchè, nella nuova area dove è stato deciso di montare l'antenna non è di certo a "norma" secondo la delibera comunale che dice "le antenne o gli impianti devono essere ad almeno 200 metri di distanza dalle case". Infatti la prima casa dista solo 100 metri dal pilone».

«In aggiunta - sottolinea e conclude Scappatura - vorremmo capire perchè il sindaco in tutta questa operazione di modernizzazione del Comune ha tenuto all'oscuro i propri cittadini, visto che era già in contatto con il committente - l'azienda Inwit - già da settembre 2022? La democrazia è rispetto delle regole, è tenere costantemente informati tutti i cittadini, è il coraggio del contraddittorio. Sarebbe bastato fare una seconda assemblea pubblica in modo che si fosse potuto decidere insieme e a larga maggioranza un posto più idoneo per l'installazione; un posto lontano dalle case e che comunque avesse potuto garantire agli operatori la miglior ricezione possibile. E se i tempi c'erano, la volontà dov'è? Noi andiamo avanti e cercheremo comunque tutte le strade possibili nelle opportune sedi».

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