Mezzomerico, l’antenna 5g “divide” il paese

La proposta ha destato dubbi tra i cittadini ma il sindaco tranquillizza: «Nessun pericolo per la salute»

Lo scorso 7 marzo l’amministrazione comunale di Mezzzomerico ha convocato un’assemblea pubblica. Sul tavolo la proposta di installazione di un palo alto 36 metri con 6 antenne e 2 parabole porta antenne telefoniche 5G che verrebbe posizionato nel Comune di Mezzomerico grazie a un contributo del Pnrr.

Alcuni cittadini, però, non sono d’accordo. «Il sindaco, come sempre, vuole tenere il piede in due scarpe: da un lato si finge ambientalista dichiarando che sta valutando diverse soluzioni per l’impatto ambientale causato dall’antenna, dall’altro è conscio che una manovra simile gli offrirà una bella vetrina: sarà così per tutti il paladino della modernizzazione mezzomerichese – dichiara il presidente dell’Associazione civica per Mezzomerico, Claudio Tait -. Rimangono dubbi sul rischio potenziale perchè mancano dati sul lungo periodo circa le antenne 5g. L’amministrazione sta cercando un luogo più consono dove installare il palo per evitare danni al paesaggio? L’installazione stessa è un oltraggio, indipendentemente dal punto in cui decideranno di piazzarlo. Non è un semplice “palo”, è un pilone poligonale di 36 metri. Con questo non stiamo dicendo che l’antenna 5g non sia utile, ma è difficile pensare che non deturpi l’ambiente e che non crei dissensi vista la vicinanza con le case dei cittadini».

«In assemblea ho presentato un ordine del giorno contro l’installazione e il sindaco si è opposto che venisse votato – conclude Tait -. Se fosse stato così sicuro di avere la maggioranza, perchè non votare e confermare l’assenso totalitario alla proposta?».

«La risposta dei cittadini è stata incoraggiante – replica il sindaco, Pietro Matacchini – e abbiamo voluto tranquillizzare tutti sulla questione salute: Arpa e Asl hanno confermato che non sussistono pericoli per i cittadini. L’unica riserva da parte dell’amministrazione rimane il punto in cui verrà installata. Abbiamo presentato diverse opzioni all’azienda che si occuperà per conto di Vodafone di posizionare l’antenna per tutelare l’ambiente».

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Mezzomerico, l’antenna 5g “divide” il paese

La proposta ha destato dubbi tra i cittadini ma il sindaco tranquillizza: «Nessun pericolo per la salute»

Lo scorso 7 marzo l’amministrazione comunale di Mezzzomerico ha convocato un’assemblea pubblica. Sul tavolo la proposta di installazione di un palo alto 36 metri con 6 antenne e 2 parabole porta antenne telefoniche 5G che verrebbe posizionato nel Comune di Mezzomerico grazie a un contributo del Pnrr.

Alcuni cittadini, però, non sono d’accordo. «Il sindaco, come sempre, vuole tenere il piede in due scarpe: da un lato si finge ambientalista dichiarando che sta valutando diverse soluzioni per l’impatto ambientale causato dall’antenna, dall’altro è conscio che una manovra simile gli offrirà una bella vetrina: sarà così per tutti il paladino della modernizzazione mezzomerichese – dichiara il presidente dell’Associazione civica per Mezzomerico, Claudio Tait -. Rimangono dubbi sul rischio potenziale perchè mancano dati sul lungo periodo circa le antenne 5g. L’amministrazione sta cercando un luogo più consono dove installare il palo per evitare danni al paesaggio? L’installazione stessa è un oltraggio, indipendentemente dal punto in cui decideranno di piazzarlo. Non è un semplice “palo”, è un pilone poligonale di 36 metri. Con questo non stiamo dicendo che l’antenna 5g non sia utile, ma è difficile pensare che non deturpi l’ambiente e che non crei dissensi vista la vicinanza con le case dei cittadini».

«In assemblea ho presentato un ordine del giorno contro l’installazione e il sindaco si è opposto che venisse votato – conclude Tait -. Se fosse stato così sicuro di avere la maggioranza, perchè non votare e confermare l’assenso totalitario alla proposta?».

«La risposta dei cittadini è stata incoraggiante – replica il sindaco, Pietro Matacchini – e abbiamo voluto tranquillizzare tutti sulla questione salute: Arpa e Asl hanno confermato che non sussistono pericoli per i cittadini. L’unica riserva da parte dell’amministrazione rimane il punto in cui verrà installata. Abbiamo presentato diverse opzioni all’azienda che si occuperà per conto di Vodafone di posizionare l’antenna per tutelare l’ambiente».

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