Momo, sottopasso stradale al passaggio a livello. Il vicesindaco: «Opera fondamentale»

Il sottopasso anticipa il cavalcaferrovia veicolare. Il costo dell'intero progetto ammonta a 50 milioni di euro

Il progetto per la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza del passaggio a livello di Momo, a lungo sollecitato dall’amministrazione comunale a Rfi (Rete ferroviaria italiana), potrebbe concretizzarsi nel 2024.

Lo hanno confermato venerdì 14 luglio in un’assemblea aperta al pubblico i tecnici di Rfi insieme alla sindaca Sabrina Faccio. Il sottopasso stradale dovrà risolvere l’annoso problema delle lunghe code davanti alle sbarre chiuse. Il tunnel sarà costruito in via Marconi, a doppia corsia di marcia, bypassando così i binari della linea ferroviaria. Nel progetto di Rfi c’è, inoltre, un sovrappasso a sud del paese per completare lo svincolo di Momo della tangenziale Nord.

«Siamo molto soddisfatti perchè è sempre stata una nostra priorità che ora, finalmente, si concretizza – spiega il vicesindaco Riccardo Prevosti -. Il sottopasso è fondamentale per la nostra comunità spesso “divisa” dal passaggio a livello, ed è importante anche per le attività commerciali, per questo rappresenta per noi un’opera basilare del nostro mandato».

«L’ingegnere Dario Pellegrino di Rfi ha illustrato le progettazioni insieme al progettista Antonio Giorgino ed è stato un incontro studiato per i cittadini, per spiegare nel dettaglio le lavorazioni che coinvolgeranno il paese. Ovviamente ci saranno altri incontri per preparare al meglio i nostri abitanti. Le tempistiche? Noi ci auguriamo di poter chiudere il 2024 con la concretizzazione definitiva del nostro obbiettivo, almeno per quanto riguarda il sottopasso. Entrambe le opere prevedono un costo di circa 50 milioni di euro che Rfi e altri enti investiranno per la realizzazione».

«Ci teniamo a specificare – conclude Prevosti – che tutto questo è frutto di un duro lavoro tra amministrazione comunale, Rfi, enti preposti e ufficio tecnico del comune di Momo con il geometra Marco Bordin».

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Momo, sottopasso stradale al passaggio a livello. Il vicesindaco: «Opera fondamentale»

Il sottopasso anticipa il cavalcaferrovia veicolare. Il costo dell’intero progetto ammonta a 50 milioni di euro

Il progetto per la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza del passaggio a livello di Momo, a lungo sollecitato dall’amministrazione comunale a Rfi (Rete ferroviaria italiana), potrebbe concretizzarsi nel 2024.

Lo hanno confermato venerdì 14 luglio in un’assemblea aperta al pubblico i tecnici di Rfi insieme alla sindaca Sabrina Faccio. Il sottopasso stradale dovrà risolvere l’annoso problema delle lunghe code davanti alle sbarre chiuse. Il tunnel sarà costruito in via Marconi, a doppia corsia di marcia, bypassando così i binari della linea ferroviaria. Nel progetto di Rfi c’è, inoltre, un sovrappasso a sud del paese per completare lo svincolo di Momo della tangenziale Nord.

«Siamo molto soddisfatti perchè è sempre stata una nostra priorità che ora, finalmente, si concretizza – spiega il vicesindaco Riccardo Prevosti -. Il sottopasso è fondamentale per la nostra comunità spesso “divisa” dal passaggio a livello, ed è importante anche per le attività commerciali, per questo rappresenta per noi un’opera basilare del nostro mandato».

«L’ingegnere Dario Pellegrino di Rfi ha illustrato le progettazioni insieme al progettista Antonio Giorgino ed è stato un incontro studiato per i cittadini, per spiegare nel dettaglio le lavorazioni che coinvolgeranno il paese. Ovviamente ci saranno altri incontri per preparare al meglio i nostri abitanti. Le tempistiche? Noi ci auguriamo di poter chiudere il 2024 con la concretizzazione definitiva del nostro obbiettivo, almeno per quanto riguarda il sottopasso. Entrambe le opere prevedono un costo di circa 50 milioni di euro che Rfi e altri enti investiranno per la realizzazione».

«Ci teniamo a specificare – conclude Prevosti – che tutto questo è frutto di un duro lavoro tra amministrazione comunale, Rfi, enti preposti e ufficio tecnico del comune di Momo con il geometra Marco Bordin».

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