Continua a fare discutere la vicenda del sottopasso di Momo, opera prevista in prossimità del passaggio a livello di via Marconi, da tempo oggetto di confronto tra le istituzioni e Rfi.
L’incontro più recente è quello di pochi giorni da tra la sindaca di Momo, Michela Leoni, e Regione Piemonte, nello specifico gli assessori Marco Gabusi e Matteo Marnati, per chiarire la posizione del Comune in merito all’annosa questione della realizzazione di un sottopasso e di un sovrappasso per chiudere i sette passaggi a livello presenti sul territorio del comune di Momo e la costruzione della sottostazione per rafforzare la linea ferroviaria.
L’attuale amministrazione ha chiesto un confronto per approfondire eventuali problematiche e proporre soluzioni alternative a quelle che la vecchia amministrazione aveva avallato con Rfi e gli assessori regionali Gabusi e Marnati hanno rassicurato che nessuna opera verrà avviata senza un preventivo confronto con l’ente comunale. «La Regione non sosterrà la realizzazione del sottopasso vicino alla stazione, in quanto, oltre ad essere opera impattante, non risolve neppure il problema del traffico pesante. La posizione di Regione Piemonte sarà dunque quella di chiedere a Rfi di studiare opere alternative in accordo con la nuova amministrazione» ha commentato Marnati.
La sindaca Leoni si è detta «soddisfatta dell’incontro che segue una serie di confronti molto costruttivi, tra cui quello con la Provincia di Novara volti non certo ad evitare il problema, bensì a risolverlo nel modo più adeguato e meno invasivo possibile per il nostro territorio» e ha annunciato una serie di incontri per informare la popolazione.
È proprio la mancanza del confronto con i cittadini la critica mossa dal consigliere di minoranza a Momo, Riccardo Prevosti, che commenta: «Apprendiamo dai giornali della ricerca di soluzioni alternative, ma non si dice dove e come saranno effettuate. Su questo l’amministrazione non ha coinvolto la popolazione e nemmeno il consiglio» e aggiunge: «Ci riserviamo di commentare non appena avremo delle proposte concrete, sperando non sia una boutade politica che rischia di allungare i tempi e non tutelare gli interessi dei cittadini».