100 candeline per Rosa Bocchetti: «Io testimone dell’eccidio di Borgo Ticino»

Novarese, originaria di Borgo Ticino, da quattro anni è al Pariani di Oleggio

Ha spento le 100 candeline qualche giorno fa, per l’esattezza il 29 ottobre. Un compleanno speciale quello per Rosa Bocchetti, originaria di Borgo Ticino e da quattro anni ospite al Pariani di Oleggio. Per lei, seppur in modo limitato a causa del momento storico, una dolce festa per un traguardo così importante.

«Ho perso la mamma quando mia figlia aveva solo due anni e poi ho perso un nipote 12 anni fa. Tolti questi grandi dolori posso ringraziare il Signore per quello che mi ha dato. Sono cresciuta felicemente, da figlia unica i miei genitori mi avevano anche comprato la bicicletta per andare a spasso» ricorda Rosa.

Mamma di due figli, di cui si è sempre presa cura insieme alla casa, la signora Rosa ha vissuto con la famiglia ad Arona, poi a Novara ed è tornata a Borgo Ticino a 83 anni. Nella sua vita in realtà c’è un altro dolore, molto grande: lei e suo marito sono stati testimoni dell’eccidio di Borgo Ticino, il 13 agosto 1944: «In casa nostra è entrato un soldato tedesco armato di fucile e ci ha costretto a uscire, puntava il fucile un po’ verso mio marito che ave in braccio nostra figlia di quattro anni e un po’ verso me che avevo in braccio nostro figlio di due. Ci hanno portati in piazza in prima fila e hanno ucciso davanti ai nostri occhi moltissimi ragazzi».

A Rosa Bocchetti sono giunti gli auguri di tutta la Fondazione Pariani, dell’amministrazione e di tanti amici: «Ringrazio il buon Dio, la direzione, Il sindaco, i miei parenti e dico a tutti che chi vuole fare una buona vecchiaia deve venire al Pariani».

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100 candeline per Rosa Bocchetti: «Io testimone dell’eccidio di Borgo Ticino»

Novarese, originaria di Borgo Ticino, da quattro anni è al Pariani di Oleggio

Ha spento le 100 candeline qualche giorno fa, per l’esattezza il 29 ottobre. Un compleanno speciale quello per Rosa Bocchetti, originaria di Borgo Ticino e da quattro anni ospite al Pariani di Oleggio. Per lei, seppur in modo limitato a causa del momento storico, una dolce festa per un traguardo così importante.

«Ho perso la mamma quando mia figlia aveva solo due anni e poi ho perso un nipote 12 anni fa. Tolti questi grandi dolori posso ringraziare il Signore per quello che mi ha dato. Sono cresciuta felicemente, da figlia unica i miei genitori mi avevano anche comprato la bicicletta per andare a spasso» ricorda Rosa.

Mamma di due figli, di cui si è sempre presa cura insieme alla casa, la signora Rosa ha vissuto con la famiglia ad Arona, poi a Novara ed è tornata a Borgo Ticino a 83 anni. Nella sua vita in realtà c’è un altro dolore, molto grande: lei e suo marito sono stati testimoni dell’eccidio di Borgo Ticino, il 13 agosto 1944: «In casa nostra è entrato un soldato tedesco armato di fucile e ci ha costretto a uscire, puntava il fucile un po’ verso mio marito che ave in braccio nostra figlia di quattro anni e un po’ verso me che avevo in braccio nostro figlio di due. Ci hanno portati in piazza in prima fila e hanno ucciso davanti ai nostri occhi moltissimi ragazzi».

A Rosa Bocchetti sono giunti gli auguri di tutta la Fondazione Pariani, dell’amministrazione e di tanti amici: «Ringrazio il buon Dio, la direzione, Il sindaco, i miei parenti e dico a tutti che chi vuole fare una buona vecchiaia deve venire al Pariani».

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