Andrea Pennacchi apre la stagione del teatro civico di Oleggio

Il via il 18 novembre. Un cartellone che prevede anche gli spettacoli di Remo Girone, Luca Bizzarri e Ambra Angiolini

Sette spettacoli all’insegna di un’armoniosa fusione fra contemporaneità e classicità calcano il palcoscenico del teatro Civico: si presenta così la nuova stagione teatrale di Oleggio, organizzata dal comune e dalla fondazione Piemonte dal Vivo. Un rinnovato impegno che rende il teatro un polo vitale per il tessuto culturale della città, per trasmettere emozioni, promuovere la riflessione e ispirare il dialogo. Un cartellone costruito per soddisfare le esigenze e gli interessi di pubblici diversi con commedie classiche ed opere teatrali moderne.

Andrea Pennacchi apre la stagione di Oleggio il 18 novembre con “Pojana e i suoi fratelli”. Il personaggio di Pojana, noto ai telespettatori di “Propaganda Live” è nato dalla necessità di Andrea Pennacchi di raccontare alla nazione le storie del nordest che, fuori dai confini della neonata Padania, nessuno conosceva. Un enigma, che si risolve in racconto che passa in rassegna maschere, più o meno goldoniane, specchio di una società intera.

Il 5 dicembre sul palco “Ferdinando”, indiscusso capolavoro del commediografo e regista napoletano Annibale Ruccello. Lo spettacolo, scritto nel 1986 per Isa Danieli che ne fu interprete per anni, rivive oggi nella versione di Arturo Cirillo, insieme a Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Riccardo Ciccarelli. La storia è ambientata dopo l’unità d’Italia e il crollo del Regno delle due Sicilie: Donna Clotilde, baronessa borbonica, non riesce ad accettare l’ascesa sociale della nuova borghesia e decide di rinchiudersi nella solitudine forzata di una villa vesuviana. Solo l’arrivo del giovane Ferdinando, dalla bellezza “morbosa e strisciante” cambierà il corso degli eventi.

Il 16 gennaio, Remo Girone è il protagonista di “Il cacciatore di nazisti”, uno spettacolo che è a metà tra un avvincente thriller di spionaggio e un’indagine storica perché racconta la storia di un uomo che dopo essere sopravvissuto a cinque campi di sterminio, dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell’olocausto. Il testo si interroga non solo sulla feroce “banalità del male” ma anche sulla sua genesi e mira all’analisi dell’orrore. Epico, teatrale e civile per combattere la rimozione e l’oblio con un grande interprete della scena teatrale italiana.

Il 29 febbraio, Ambra Angiolini è la protagonista dello spettacolo “Oliva Denaro”, tratto dall’omonimo libro di Viola Ardone (ispirato alla storia di Franca Viola) con un personaggio che decide di essere protagonista     delle     proprie     scelte     per     superare     ricatti,     stereotipi     e     convenzioni. Il 6 marzo, Caterina Guzzanti e Federico Vigorito portano sul palco “Secondo lei”, una narrazione, dal punto di vista femminile, delle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia. L’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti, bisogni e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse disattese.

Il 16 marzo, sul palco “Every Brilliant Thing”, un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 e interpretata da Filippo Nigro, attore cinematografico e teatrale, noto anche come uno dei protagonisti della serie Suburra, su Netflix: lo spettacolo tocca con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione con le “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo del protagonista di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena non porre fine alla propria vita.

La stagione si conclude il 13 aprile con Luca Bizzarri e lo spettacolo “NonHannoUnAmico”. Ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, ci sono i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto, Luca Bizzarri porta il pubblico a ridere di sé stesso, delle proprie debolezze, dei propri tic.

«Piemonte dal Vivo, il più grande palcoscenico del Piemonte, prosegue la sua attività sul territorio regionale e collabora alla programmazione della stagione 2023-24 del teatro Civico di Oleggio attraverso una proposta artistica multidisciplinare e di rilievo nazionale. Una collaborazione, che parte dal dialogo portato avanti in questi anni con le eccellenze presenti sul territorio e che ambisce a cogliere le opportunità del nostro tempo, interpretandole quali occasioni di sviluppo culturale duraturo e sostenibile. Abbiamo lavorato ad una nuova stagione affinché il teatro sia per i cittadini occasione di incontro, di divertimento e riflessione per la comunità che sceglie di abitarli» dichiara Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.

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Il via il 18 novembre. Un cartellone che prevede anche gli spettacoli di Remo Girone, Luca Bizzarri e Ambra Angiolini

Sette spettacoli all’insegna di un’armoniosa fusione fra contemporaneità e classicità calcano il palcoscenico del teatro Civico: si presenta così la nuova stagione teatrale di Oleggio, organizzata dal comune e dalla fondazione Piemonte dal Vivo. Un rinnovato impegno che rende il teatro un polo vitale per il tessuto culturale della città, per trasmettere emozioni, promuovere la riflessione e ispirare il dialogo. Un cartellone costruito per soddisfare le esigenze e gli interessi di pubblici diversi con commedie classiche ed opere teatrali moderne.

Andrea Pennacchi apre la stagione di Oleggio il 18 novembre con “Pojana e i suoi fratelli”. Il personaggio di Pojana, noto ai telespettatori di “Propaganda Live” è nato dalla necessità di Andrea Pennacchi di raccontare alla nazione le storie del nordest che, fuori dai confini della neonata Padania, nessuno conosceva. Un enigma, che si risolve in racconto che passa in rassegna maschere, più o meno goldoniane, specchio di una società intera.

Il 5 dicembre sul palco "Ferdinando", indiscusso capolavoro del commediografo e regista napoletano Annibale Ruccello. Lo spettacolo, scritto nel 1986 per Isa Danieli che ne fu interprete per anni, rivive oggi nella versione di Arturo Cirillo, insieme a Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Riccardo Ciccarelli. La storia è ambientata dopo l’unità d’Italia e il crollo del Regno delle due Sicilie: Donna Clotilde, baronessa borbonica, non riesce ad accettare l’ascesa sociale della nuova borghesia e decide di rinchiudersi nella solitudine forzata di una villa vesuviana. Solo l’arrivo del giovane Ferdinando, dalla bellezza “morbosa e strisciante” cambierà il corso degli eventi.

Il 16 gennaio, Remo Girone è il protagonista di "Il cacciatore di nazisti", uno spettacolo che è a metà tra un avvincente thriller di spionaggio e un’indagine storica perché racconta la storia di un uomo che dopo essere sopravvissuto a cinque campi di sterminio, dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell’olocausto. Il testo si interroga non solo sulla feroce “banalità del male” ma anche sulla sua genesi e mira all’analisi dell’orrore. Epico, teatrale e civile per combattere la rimozione e l’oblio con un grande interprete della scena teatrale italiana.

Il 29 febbraio, Ambra Angiolini è la protagonista dello spettacolo "Oliva Denaro", tratto dall’omonimo libro di Viola Ardone (ispirato alla storia di Franca Viola) con un personaggio che decide di essere protagonista     delle     proprie     scelte     per     superare     ricatti,     stereotipi     e     convenzioni. Il 6 marzo, Caterina Guzzanti e Federico Vigorito portano sul palco "Secondo lei", una narrazione, dal punto di vista femminile, delle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia. L’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti, bisogni e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse disattese.

Il 16 marzo, sul palco "Every Brilliant Thing", un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 e interpretata da Filippo Nigro, attore cinematografico e teatrale, noto anche come uno dei protagonisti della serie Suburra, su Netflix: lo spettacolo tocca con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione con le “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo del protagonista di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena non porre fine alla propria vita.

La stagione si conclude il 13 aprile con Luca Bizzarri e lo spettacolo "NonHannoUnAmico". Ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, ci sono i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto, Luca Bizzarri porta il pubblico a ridere di sé stesso, delle proprie debolezze, dei propri tic.

«Piemonte dal Vivo, il più grande palcoscenico del Piemonte, prosegue la sua attività sul territorio regionale e collabora alla programmazione della stagione 2023-24 del teatro Civico di Oleggio attraverso una proposta artistica multidisciplinare e di rilievo nazionale. Una collaborazione, che parte dal dialogo portato avanti in questi anni con le eccellenze presenti sul territorio e che ambisce a cogliere le opportunità del nostro tempo, interpretandole quali occasioni di sviluppo culturale duraturo e sostenibile. Abbiamo lavorato ad una nuova stagione affinché il teatro sia per i cittadini occasione di incontro, di divertimento e riflessione per la comunità che sceglie di abitarli» dichiara Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.

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