Oleggio, la giunta si spacca. La vice e l’assessore al bilancio contro il sindaco

Situazione in bilico da tempo ma esplosa durante il consiglio comunale di ieri sera. Il consigliere di minoranza Ferrari: «Fallimento dell'amministrazione Baldassini»

Spaccatura insanabile nella giunta di centro destra di Oleggio. Che la situazione fosse in bilico già da diverso tempo, lo si sapeva già. Ma la burrasca si è alzata pubblicamente nella seduta di consiglio comunale di ieri sera, 30 novembre, quando la vicesindaco, Paola Caraglia, e l’assessore al bilancio, Giuseppe Bellissimo si sono astenuti dalla votazione per una variazione del bilancio 2023. E il sindaco Andrea Baldassini ha già dichiarato che «prenderà provvedimenti».

Una cifra, quella della variazione, che si aggira intorno ai 400 mila euro destinati all’aula magna del museo, alla pista di atletica, alla manutenzione del verde e alle manifestazioni culturali. Una presa di posizione, quella di vice e assessore, che arriva alle porte del momento più importante dell’anno per un’amministrazione comunale: l’approvazione del bilancio di previsione.

«Da tempo tutte le decisioni sono esclusivamente nelle mani del sindaco e questa variazione ne è la prova – dichiara Bellissimo -. Tra i temi principali c’è, infatti, quello del verde pubblico: dopo la perizia svolta da un agronomo che ha stabilito la necessità di intervenire urgentemente sugli alberi per questioni di sicurezza, in particolare per quelli nelle vicinanze delle scuole, il sindaco ha deciso di stanziare per l’intervento solo 22 mila a fronte dei 90 mila preventivati. Una somma che stride se si calcola che sempre Baldassini ha destinato oltre 70-80mila per contributi e manifestazioni che vanno a sommarsi ai 195 mila già previsti».

«È chiaro, quindi, come questa variazione sia da interpretare come pura propaganda politica – afferma ancora l’assessore -. La vice Caraglia e io, dunque, non abbiamo potuto che astenerci, anche alla luce dei recenti comportamenti da parte del resto della giunta nei nostri confronti: spesso, infatti, siamo stati completamente messi da parte sulle decisioni riguardanti le nostre deleghe. Per quanto mi riguarda, il bilancio che il sindaco sta gestendo in autonomia con gli altri tre assessori».

E ieri sera lo strappo in una seduta durata poco meno di venti minuti, e che, senza alcun preavviso, non è nemmeno stata trasmessa in streaming.

«La seduta di ieri ha certificato il fallimento dell’amministrazione Baldassini – dichiara il consigliere di minoranza, Massimiliano Ferrari-. Come sempre – anche a voler glissare su scomposte e blasfeme imprecazioni fuori microfono, motivo per cui la diretta streaming “casualmente” non è andata in onda – abbiamo assistito alle consuete non risposte da parte degli assessori Balocco e Bellini, impreparati su tutto, incapaci di riferire e giustificare ogni loro scelta, nonostante ogni scelta implichi l’utilizzo di cospicue somme di denaro pubblico. L’astensione da parte della Caraglia e Bellissimo non è stata facile e merita il massimo rispetto, perché è evidente che non si sia trattato di una scelta presa alla leggera».

«Astensioni pretestuose, scorrette e che mi lasciano perplesso – si difende il primo cittadino, Andrea Baldassini -. È stato lo stesso Bellissimo a predisporre la variazione, illustrandola in consiglio comunale e rispondendo alle domande delle minoranze. Il vicesindaco Caraglia, invece, ha sostenuto di non aver ricevuto nella variazione i fondi che aveva richiesto: osservazione discutibile visto che la richiesta di variazione della Caraglia è arrivata a cartelline del consiglio già uscite».

Una crisi, dunque, che non solo rischia di mettere in discussione gli equilibri dell’attuale amministrazione, ma anche di determinare le future e possibili coalizioni in vista delle prossime elezioni di giugno, nonostante Bellissimo e Caraglia siano espressione di una lista civica.

«Oltre un mese fa vice e assessore hanno dichiarato di non volersi più candidare sostenendo l’attuale maggioranza, perchè faranno altre scelte – aggiunge Baldassini -. Avrei preferito le dimissioni piuttosto che questi comportamenti, ma dopo ieri sera è chiaro che sarà necessario prendere dei provvedimenti. Due assessori che si astengono in consiglio comunale senza comunicarlo preventivamente al sindaco o alla giunta creano dissapori che difficilmente possono essere appianabili. Anche perchè le cariche assessoriali sono incarichi fiduciari ed è chiaro che a fronte delle ultime vicissitudini la stima è venuta a mancare».

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Paolo Pavone

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