Oleggio, una mimosa al parco pubblico: era stata il dono di uno studente dell’Omar prima del lockdown

Oleggio, all’Omar una mimosa nel parco pubblico davanti all’istituto: era stata il dono di uno studente prima del lockdown. Era l’8 marzo 2020 quando uno studente della scuola, oggi in 2*Aol, Nicola Tomasini, aveva donato una piantina di mimosa e al professor Carmine Leta, docente Itp di Fisica, aveva avuto l’idea di piantumarla in giardino. Purtroppo, causa emergenza sanitaria e lockdown, nulla di tutto ciò si è potuto fare, ma lo studente ha portato pazienza e nei giorni scorsi ha ricordato l’impegno.

La cerimonia di piantumazione si è così tenuta ieri mattina, venerdì 5 marzo, grazie al nonno dello studente, Remo Beldì. Un gesto con un significato importante, «commemorare proprio quei troppi “fiori” strappati alla terra. Una mimosa che diventerà tronco e albero, che pianterà radici negli occhi di chi vedendola ne afferrerà i valori intrinseci, perché è nella natura quella metafora delle cose belle, delle cose giuste» ha detto l’insegnante Lara Caffi.

Tante le autorità presenti: il sindaco di Oleggio Andrea Baldassini, il vice Paola Caraglia, l’assessore Alessandra Balocco, il consigliere provinciale Elena Foti, il preside Franco Ticozzi, la referente Lara Caffi, il ds del comprensivo Verjus Claudia Faccin e il comandante dei carabinieri Alessandro Piacenti. Accanto alla pianta è stata posizionata una targa donata dal Comune.

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Oleggio, una mimosa al parco pubblico: era stata il dono di uno studente dell’Omar prima del lockdown

Oleggio, all’Omar una mimosa nel parco pubblico davanti all’istituto: era stata il dono di uno studente prima del lockdown. Era l’8 marzo 2020 quando uno studente della scuola, oggi in 2*Aol, Nicola Tomasini, aveva donato una piantina di mimosa e al professor Carmine Leta, docente Itp di Fisica, aveva avuto l’idea di piantumarla in giardino. Purtroppo, causa emergenza sanitaria e lockdown, nulla di tutto ciò si è potuto fare, ma lo studente ha portato pazienza e nei giorni scorsi ha ricordato l’impegno.

La cerimonia di piantumazione si è così tenuta ieri mattina, venerdì 5 marzo, grazie al nonno dello studente, Remo Beldì. Un gesto con un significato importante, «commemorare proprio quei troppi “fiori” strappati alla terra. Una mimosa che diventerà tronco e albero, che pianterà radici negli occhi di chi vedendola ne afferrerà i valori intrinseci, perché è nella natura quella metafora delle cose belle, delle cose giuste» ha detto l’insegnante Lara Caffi.

Tante le autorità presenti: il sindaco di Oleggio Andrea Baldassini, il vice Paola Caraglia, l’assessore Alessandra Balocco, il consigliere provinciale Elena Foti, il preside Franco Ticozzi, la referente Lara Caffi, il ds del comprensivo Verjus Claudia Faccin e il comandante dei carabinieri Alessandro Piacenti. Accanto alla pianta è stata posizionata una targa donata dal Comune.

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