Dopo il forte temporale di ieri sera che si è abbattuto in modo specifico sulla città di Novara, peraltro annunciato nella nostra rubrica settimanale “Meteo” del lunedì, nella mattinata di oggi abbiamo pubblicato un aggiornamento meteorologico. Un evento fortunatamente non disastroso – non sono infatti stati registrati particolari danni se non qualche strada allagata e qualche ramo caduto – ma certamente interessante da sottolineare in considerazione del fatto che non piove in modo consistente ormai da mesi e che siamo di fronte alla crisi climatica più grave degli ultimi settant’anni.
Una notizia, condivisa sulla nostra pagina Facebook, che ha invece scatenato il mal di pancia degli haters da social. Pare, infatti, che a provocare l’ira di questa tornata di analfabetismo funzionale sia stato il titolo dell’articolo “Novara colpita e affondata dal temporale”: un gioco di parole volutamente forzato allo scopo di evidenziare l’eccezionalità del fenomeno piovoso che non ha ovviamente risolto il problema della siccità, ma che ha comunque portato un po’ di pioggia intensa dopo mesi di assenza con accumuli piovosi ragguardevoli; secondo i dati Arpa, infatti, in un’ora è caduta la pioggia media di un mese.
Risultato: una sequela di commenti con insulti rivolti all’articolo stesso (che ricordo essere scritto da uno studioso delle dinamiche atmosferiche, in particolare del territorio novarese) e al nostro giornale: «Complimenti x il titolo, giornalai da 4 soldi» (tra l’altro con l’utilizzo del vocabolo “giornalaio” come sinonimo di “imbecille”), «Ma che c…o di articolo con intestazione annesa è?», «Ma chi scrive ste c…te?», «Ma state giocando a battaglia navale?? Che squallore il giornalismo di oggi.. hanno studiato tutti al Cepu!», «Meno male che non è affondata…..si fa più colpo, il titolo» e via dicendo.
Insomma, in questo frangente la vera notizia è che gli odiatori seriali dell’informazione, quelli che non solo si fermano alla lettura dei titoli ma nemmeno ne capiscono il significato, non vanno in ferie nemmeno durante l’estate.
L’Oscar dei commenti, però, lo vince tal Ethel Odoli: «La voce di novara… ma Statte zitta va». Che vale per tutte le stagioni, non solo d’estate.
Una risposta
I cosiddetti “Hater” in realtà non qualificano tanto l’oggetto (o il soggetto) del loro odio, quanto sè stessi. Nello specifico dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, di non saper distinguere un titolo ironico da un titolo “serioso”. Insomma solo conferme di quanto affermò nel 1999 un guru del Web come Nicholas Negroponte: “Il web diventerà una fogna”.