A Novara il Movimento 5 Stelle rimane fedele a Conte

Gli attivisti “pentastellati” del capoluogo, con in testa il capogruppo in Comune Iacopino, hanno ribadito che l'unica linea politica nella quale si riconoscono è quella dell'ex presidente del Consiglio. Un “in bocca al lupo” agli eletti “che non si sono dimostrati all'altezza”

Gli attivisti novaresi del Movimento 5 Stelle rimangono fedeli al presidente del partito Giuseppe Conte. Già nelle ultime settimane, alla luce delle prime “crepe” registrate fra i “grillini” con l’abbandono in prima battuta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il capogruppo a Palazzo Cabrino Mario Iacopino aveva ribadito la sua “fedeltà” all’ex presidente del Consiglio (nella foto al centro dell’immagine in occasione della campagna elettorale per le comunali dello scorso anno). A questa posizione nelle ultime ore ha fatto seguito una posizione ufficiale assunta da parte degli attivisti novaresi, che in un comunicato hanno ribadito “con forza e fermezza che l’unica linea politica” nella quale si riconoscono è quella del presidente Giuseppe Conte, persona che con serietà, responsabilità e coraggio ha saputo governare il Paese nel momento più difficile dal secondo dopoguerra”.


Gli attivisti hanno inoltre aggiunto che la loro azione “sarà sempre rivolta all’approvazione di provvedimenti a favore di cittadine e cittadini onesti e soprattutto dei giovani; una lotta senza sosta dedicata alla giustizia sociale, grande intransigenza nei confronti dell’illegalità, amore e attenzione a tutela del nostro territorio e dell’ambiente”.


Il comunicato prosegue con un ringraziamento ai parlamentari “che in questi anni si sono battuti con determinazione per realizzare punti cruciali del nostro programma”, limitandosi a formulare “un grosso bocca al lupo, invece, ai pochi eletti che hanno dimostrato di non essere all’altezza dei valori che ci contraddistinguono ma, al contrario, hanno assunto comportamenti e decisioni in piena contraddizione con quanto dichiarato solo pochi mesi fa”. Un chiaro riferimento, pur senza essere nominato, al parlamentare oleggese Davide Crippa, che sino alla fine aveva tentato di evitare la crisi del Governo Draghi, discostandosi nettamente dalla linea di Conte; il tutto senza “riesumare” la vicenda di Carlo Martelli, rieletto a Palazzo Madama nel 2018 quando già sopra la sua testa stava per abbattersi la mannaia dell’espulsione per il mancato versamento della parte della sua indennità spettante al partito.


E ora? Il Movimento 5 Stelle novarese continuerà “ il suo percorso di lotta per il bene comune, coerente con i suoi principi fondanti, che sono quelli della pace, della difesa dei più deboli, della transizione ecologica e dell’onestà in tutte le sue espressioni. In questa campagna elettorale organizzeremo punti informativi in tutta la città per esporre i tanti impegni mantenuti e quelli da realizzare dell’immediato futuro: il salario minimo, le comunità energetiche, gli aiuti straordinari alle famiglie e imprese, la lotta alla precarietà, il ritorno del cash back fiscale e la valorizzazione del superbonus sull’edilizia”.

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Luca Mattioli

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A Novara il Movimento 5 Stelle rimane fedele a Conte

Gli attivisti “pentastellati” del capoluogo, con in testa il capogruppo in Comune Iacopino, hanno ribadito che l’unica linea politica nella quale si riconoscono è quella dell’ex presidente del Consiglio. Un “in bocca al lupo” agli eletti “che non si sono dimostrati all’altezza”

Gli attivisti novaresi del Movimento 5 Stelle rimangono fedeli al presidente del partito Giuseppe Conte. Già nelle ultime settimane, alla luce delle prime “crepe” registrate fra i “grillini” con l'abbandono in prima battuta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il capogruppo a Palazzo Cabrino Mario Iacopino aveva ribadito la sua “fedeltà” all'ex presidente del Consiglio (nella foto al centro dell'immagine in occasione della campagna elettorale per le comunali dello scorso anno). A questa posizione nelle ultime ore ha fatto seguito una posizione ufficiale assunta da parte degli attivisti novaresi, che in un comunicato hanno ribadito “con forza e fermezza che l'unica linea politica” nella quale si riconoscono è quella del presidente Giuseppe Conte, persona che con serietà, responsabilità e coraggio ha saputo governare il Paese nel momento più difficile dal secondo dopoguerra”.


Gli attivisti hanno inoltre aggiunto che la loro azione “sarà sempre rivolta all'approvazione di provvedimenti a favore di cittadine e cittadini onesti e soprattutto dei giovani; una lotta senza sosta dedicata alla giustizia sociale, grande intransigenza nei confronti dell'illegalità, amore e attenzione a tutela del nostro territorio e dell'ambiente”.


Il comunicato prosegue con un ringraziamento ai parlamentari “che in questi anni si sono battuti con determinazione per realizzare punti cruciali del nostro programma”, limitandosi a formulare “un grosso bocca al lupo, invece, ai pochi eletti che hanno dimostrato di non essere all'altezza dei valori che ci contraddistinguono ma, al contrario, hanno assunto comportamenti e decisioni in piena contraddizione con quanto dichiarato solo pochi mesi fa”. Un chiaro riferimento, pur senza essere nominato, al parlamentare oleggese Davide Crippa, che sino alla fine aveva tentato di evitare la crisi del Governo Draghi, discostandosi nettamente dalla linea di Conte; il tutto senza “riesumare” la vicenda di Carlo Martelli, rieletto a Palazzo Madama nel 2018 quando già sopra la sua testa stava per abbattersi la mannaia dell'espulsione per il mancato versamento della parte della sua indennità spettante al partito.


E ora? Il Movimento 5 Stelle novarese continuerà “ il suo percorso di lotta per il bene comune, coerente con i suoi principi fondanti, che sono quelli della pace, della difesa dei più deboli, della transizione ecologica e dell’onestà in tutte le sue espressioni. In questa campagna elettorale organizzeremo punti informativi in tutta la città per esporre i tanti impegni mantenuti e quelli da realizzare dell'immediato futuro: il salario minimo, le comunità energetiche, gli aiuti straordinari alle famiglie e imprese, la lotta alla precarietà, il ritorno del cash back fiscale e la valorizzazione del superbonus sull’edilizia”.

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