Aborto farmacologico, è scontro in Regione

La Regione Piemonte chiederà alla sua avvocatura di verificare «se il governo Conte stia rispettando oppure no il diritto alla scelta consapevole e alla salute delle donne, garantito dalla legge 194».

A dichiararalo è l’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone che vuole chiedere il parere prima di far applicare dalla sanità piemontese le nuove linee guida, annunciate ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, che regolano l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e senza obbligo di ricovero.

Dall’altra parte il segretario regionale del Pd, Paolo Furia, afferma: «La Regione che, da una parte chiede il parere dell’avvocatura sulla pillola abortiva, e dall’altra si abbandona alla più becera propaganda sul tema dei migranti, sta sfoggiando tutto il repertorio più classico della destra retrograda. Se aggiungiamo a questi furori ideologici la scarsa capacità di governo, dimostrata dalle vicende legate al cosiddetto Riparti Piemonte, non si può proprio dare la sufficienza alla giunta Cirio. Piuttosto che fare altri danni consiglierei all’assessore Marrone di prendersi una pausa».

 

 

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Aborto farmacologico, è scontro in Regione

La Regione Piemonte chiederà alla sua avvocatura di verificare «se il governo Conte stia rispettando oppure no il diritto alla scelta consapevole e alla salute delle donne, garantito dalla legge 194».

A dichiararalo è l’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone che vuole chiedere il parere prima di far applicare dalla sanità piemontese le nuove linee guida, annunciate ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, che regolano l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e senza obbligo di ricovero.

Dall’altra parte il segretario regionale del Pd, Paolo Furia, afferma: «La Regione che, da una parte chiede il parere dell’avvocatura sulla pillola abortiva, e dall’altra si abbandona alla più becera propaganda sul tema dei migranti, sta sfoggiando tutto il repertorio più classico della destra retrograda. Se aggiungiamo a questi furori ideologici la scarsa capacità di governo, dimostrata dalle vicende legate al cosiddetto Riparti Piemonte, non si può proprio dare la sufficienza alla giunta Cirio. Piuttosto che fare altri danni consiglierei all’assessore Marrone di prendersi una pausa».

 

 

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