Cerano, tweet Milan-Napoli, Albanese: «Ho pagato io per la fame di un preciso partito»

«Come tante altre persone, nei giorni seguenti mi sono chiesto quale fosse la ragione di tale enorme risonanza, addirittura a livello nazionale, ecco ho capito che tutto ha origine dalle elezioni comunali». Dopo oltre un mese e mezzo, quasi due, l’assessore di Cerano Alessandro Albanese del gruppo “Cerano Riparte” ha deciso di esprimere un parere concreto in merito allo sfortunato episodio che lo ha visto protagonista: lo scorso 19 dicembre 2021 il ceranese aveva pubblicato un tweet sulla partita Milan-Napoli (leggi qui) citando la Camorra per un goal annullato alla sua squadra del cuore, quella biancorossa. Un messaggio che ha fatto in pochissimo tempo il giro del web e anche dell’Italia costato ad Albanese il ruolo di vicesindaco (leggi qui), affidato poi a Monica Aina.

Qualcosa di “cercato” appositamente per spodestare l’amministratore ceranese? «Dopo le elezioni una forza politica di centrodestra che insieme alle altre ha sostenuto la lista risultata vincente ha iniziato a rivendicare per un proprio esponente la carica di vicesindaco, – dice Alessandro Albanese – gli elettori ceranesi però esprimendosi liberamente con il voto hanno accordato al sottoscritto oltre 300 preferenze, facendolo risultare di gran lunga il candidato più votato tra tutti quelli presenti nella competizione elettorale; a quel punto è stato naturale che la carica di vicesindaco venisse assegnata in relazione al consenso, niente di più logico. Evidentemente chi rappresenta il partito in oggetto a livello locale è caratterizzato da una fame bulimica di “bandierine” da piazzare, quindi di ruoli da occupare, e non ha quindi metabolizzato il fatto di non essere riuscito ad accaparrarsi il posto di vicesindaco a Cerano come era nei suoi piani». Sarebbe quindi un giochetto politico e il ragionamento è presto fatto: l’assessore, della lista civica “Cerano riparte” e targato Forza Italia (Andrea Volpi alle elezioni ha rappresentato la lista “Prima cerano” contenitore delle forze di Centrodestra, lui stesso targato Lega Nord), data la corrente politica dell’attuale vice Aina si rivolge indirettamente a Gaetano Nastri e al suo partito di Fratelli d’Italia.

Una cassa di risonanza così ampia sarebbe quindi stata l’occasione per consegnare a un esponente del partito una carica più elevata: «E’ chiaro ne abbia beneficiato chi è a Cerano, ma tutto parte da piani più alti, – continua l’assessore – non nascondo il mio errore nell’aver fatto quel tweet, ma si è scatenato un sovradimensionato clamore e sul piano politico questo è uno degli aspetti più brutti: Volpi è stato fortemente pressato e il risultato è stato togliermi la carica».

Se da un lato c’è stata una concreta gogna mediatica, Albanese ringrazia chi gli ha dato supporto: «Ho ricevuto tanti attestati di vicinanza e di stima da parte di tanti ceranesi che davvero mi conoscono e hanno dunque compreso la situazione per ciò che realmente è stata; conservo le loro parole e i loro messaggi e li ringrazio di cuore. E ora?, – chiude – innanzitutto proprio nel rispetto di quanti hanno avuto e continuano ad aver fiducia in me ho continuato quotidianamente ad adoperarmi per il mio paese, mettendomi a disposizione con impegno come ho sempre fatto. È ovvio però che per il futuro qualsiasi valutazione non potrà prescindere da ciò che si è verificato: situazioni di tale genere tracciano un solco con le conseguenze del caso».

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Cerano, tweet Milan-Napoli, Albanese: «Ho pagato io per la fame di un preciso partito»

«Come tante altre persone, nei giorni seguenti mi sono chiesto quale fosse la ragione di tale enorme risonanza, addirittura a livello nazionale, ecco ho capito che tutto ha origine dalle elezioni comunali». Dopo oltre un mese e mezzo, quasi due, l’assessore di Cerano Alessandro Albanese del gruppo "Cerano Riparte" ha deciso di esprimere un parere concreto in merito allo sfortunato episodio che lo ha visto protagonista: lo scorso 19 dicembre 2021 il ceranese aveva pubblicato un tweet sulla partita Milan-Napoli (leggi qui) citando la Camorra per un goal annullato alla sua squadra del cuore, quella biancorossa. Un messaggio che ha fatto in pochissimo tempo il giro del web e anche dell’Italia costato ad Albanese il ruolo di vicesindaco (leggi qui), affidato poi a Monica Aina.

Qualcosa di “cercato” appositamente per spodestare l’amministratore ceranese? «Dopo le elezioni una forza politica di centrodestra che insieme alle altre ha sostenuto la lista risultata vincente ha iniziato a rivendicare per un proprio esponente la carica di vicesindaco, - dice Alessandro Albanese - gli elettori ceranesi però esprimendosi liberamente con il voto hanno accordato al sottoscritto oltre 300 preferenze, facendolo risultare di gran lunga il candidato più votato tra tutti quelli presenti nella competizione elettorale; a quel punto è stato naturale che la carica di vicesindaco venisse assegnata in relazione al consenso, niente di più logico. Evidentemente chi rappresenta il partito in oggetto a livello locale è caratterizzato da una fame bulimica di "bandierine" da piazzare, quindi di ruoli da occupare, e non ha quindi metabolizzato il fatto di non essere riuscito ad accaparrarsi il posto di vicesindaco a Cerano come era nei suoi piani». Sarebbe quindi un giochetto politico e il ragionamento è presto fatto: l’assessore, della lista civica “Cerano riparte” e targato Forza Italia (Andrea Volpi alle elezioni ha rappresentato la lista "Prima cerano" contenitore delle forze di Centrodestra, lui stesso targato Lega Nord), data la corrente politica dell’attuale vice Aina si rivolge indirettamente a Gaetano Nastri e al suo partito di Fratelli d’Italia.

Una cassa di risonanza così ampia sarebbe quindi stata l’occasione per consegnare a un esponente del partito una carica più elevata: «E’ chiaro ne abbia beneficiato chi è a Cerano, ma tutto parte da piani più alti, - continua l’assessore – non nascondo il mio errore nell’aver fatto quel tweet, ma si è scatenato un sovradimensionato clamore e sul piano politico questo è uno degli aspetti più brutti: Volpi è stato fortemente pressato e il risultato è stato togliermi la carica».

Se da un lato c’è stata una concreta gogna mediatica, Albanese ringrazia chi gli ha dato supporto: «Ho ricevuto tanti attestati di vicinanza e di stima da parte di tanti ceranesi che davvero mi conoscono e hanno dunque compreso la situazione per ciò che realmente è stata; conservo le loro parole e i loro messaggi e li ringrazio di cuore. E ora?, - chiude - innanzitutto proprio nel rispetto di quanti hanno avuto e continuano ad aver fiducia in me ho continuato quotidianamente ad adoperarmi per il mio paese, mettendomi a disposizione con impegno come ho sempre fatto. È ovvio però che per il futuro qualsiasi valutazione non potrà prescindere da ciò che si è verificato: situazioni di tale genere tracciano un solco con le conseguenze del caso».

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