Comunali 2021, prime indiscrezioni nello schieramento di centro-destra

Se nel centro-sinistra il Pd ha finalmente scoperto le sue carte puntando su Nicola Fonzo come candidato sindaco, cosa succede nello schieramento opposto? Apparentemente poco o nulla, verrebbe da dire. In realtà dai partiti che sostengono l’attuale primo cittadino Alessandro Canelli qualche indiscrezione comincia a trapelare. E’ presto per parlare di nomi certi, ma, cominciando dagli assessori in carica, quasi di sicuro non saranno della competizione Emilio Iodice e Mario Paganini, con il primo che ha accompagnato le sue recenti dimissioni da assessore alla Cultura sbattendo pure rumorosamente la porta di quella Lega che lo aveva candidato nel 2016.

Per una serie di ragioni non dovrebbe essere della partita anche Silvana Moscatelli, nonostante (pare) un suo avvicinamento al “Carroccio”. Proprio sul partito del sindaco sono concentrate le maggiori attenzioni, visto che, come “azionista di riferimento” della coalizione, dovrebbe calamitare il maggior numero di consensi e quindi ottenere più posti. Persi per strada Mauro Franzinelli (passato nello staff del sindaco), Federico Perugini e Matteo Marnati (questi ultimi due approdati in Regione), non è un mistero che lo stesso Canelli non sia particolarmente soddisfatto nell’insieme del lavoro svolto dal Gruppo del suo partito, per essere stato costretto in più di un’occasione a intervenire in prima persona per “parare” gli attacchi della minoranza nei confronti della Giunta. Gran parte dei consiglieri sono però al primo mandato e non sarà quindi facile convincere qualcuno di loro a fare un passo indietro. Ma ci sono alternative?

 

 

Secondo anello della “catena” è Fratelli d’Italia, che oggi esprime il vicesindaco Franco Caressa e gli assessori Elisabetta Franzoni e Marina Chiarelli. Il partito guidato dal senatore Gaetano Nastri ha promesso leale collaborazione con gli alleati, anche se poi cercherà ovviamente di portare acqua al suo mulino. In tempi recenti ha acquisito un elemento “moderato” come Michele Contartese e il “supporto” di Daniele Andretta (a proposito, ma che fine farà “Io, Novara”?); al suo interno deve fare i conti con un Ivan De Grandis che reclama visibilità e magari un assessorato.

Un partito che è arrivato in passato a conquistare il voto di un novarese su tre e che ora faticherebbe a trovare una trentina di nomi per chiudere la sua lista è Forza Italia. Dopo la “lacerazione” della passata tornata elettorale e qualche abbandono eccellente dovrebbe puntare ancora sui consiglieri uscenti rimasti Gerardo Murante e Pietro Gagliardi.

Quarta “gamba” del tavolo al momento dovrebbe essere ancora la lista civica “Forza Novara”. Creata nel 2016 da quella parte del partito di Silvio Berlusconi deciso ad appoggiare Canelli, dovrebbe avere in Valter Mattiuz (stando ai bene informati in odore di un posto nell’ipotetica nuova Giunta) e nel consigliere provinciale trecatese Andrea Crivelli i suoi punti di forza. Attenzione alle loro spalle, però, perché sta da tempo sgomitando un personaggio come Umberto Piscitelli, già arrivato a sfiorare l’ingresso a Palazzo Cabrino con FdI.

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Comunali 2021, prime indiscrezioni nello schieramento di centro-destra

Se nel centro-sinistra il Pd ha finalmente scoperto le sue carte puntando su Nicola Fonzo come candidato sindaco, cosa succede nello schieramento opposto? Apparentemente poco o nulla, verrebbe da dire. In realtà dai partiti che sostengono l’attuale primo cittadino Alessandro Canelli qualche indiscrezione comincia a trapelare. E’ presto per parlare di nomi certi, ma, cominciando dagli assessori in carica, quasi di sicuro non saranno della competizione Emilio Iodice e Mario Paganini, con il primo che ha accompagnato le sue recenti dimissioni da assessore alla Cultura sbattendo pure rumorosamente la porta di quella Lega che lo aveva candidato nel 2016.

Per una serie di ragioni non dovrebbe essere della partita anche Silvana Moscatelli, nonostante (pare) un suo avvicinamento al “Carroccio”. Proprio sul partito del sindaco sono concentrate le maggiori attenzioni, visto che, come “azionista di riferimento” della coalizione, dovrebbe calamitare il maggior numero di consensi e quindi ottenere più posti. Persi per strada Mauro Franzinelli (passato nello staff del sindaco), Federico Perugini e Matteo Marnati (questi ultimi due approdati in Regione), non è un mistero che lo stesso Canelli non sia particolarmente soddisfatto nell’insieme del lavoro svolto dal Gruppo del suo partito, per essere stato costretto in più di un’occasione a intervenire in prima persona per “parare” gli attacchi della minoranza nei confronti della Giunta. Gran parte dei consiglieri sono però al primo mandato e non sarà quindi facile convincere qualcuno di loro a fare un passo indietro. Ma ci sono alternative?

 

 

Secondo anello della “catena” è Fratelli d’Italia, che oggi esprime il vicesindaco Franco Caressa e gli assessori Elisabetta Franzoni e Marina Chiarelli. Il partito guidato dal senatore Gaetano Nastri ha promesso leale collaborazione con gli alleati, anche se poi cercherà ovviamente di portare acqua al suo mulino. In tempi recenti ha acquisito un elemento “moderato” come Michele Contartese e il “supporto” di Daniele Andretta (a proposito, ma che fine farà “Io, Novara”?); al suo interno deve fare i conti con un Ivan De Grandis che reclama visibilità e magari un assessorato.

Un partito che è arrivato in passato a conquistare il voto di un novarese su tre e che ora faticherebbe a trovare una trentina di nomi per chiudere la sua lista è Forza Italia. Dopo la “lacerazione” della passata tornata elettorale e qualche abbandono eccellente dovrebbe puntare ancora sui consiglieri uscenti rimasti Gerardo Murante e Pietro Gagliardi.

Quarta “gamba” del tavolo al momento dovrebbe essere ancora la lista civica “Forza Novara”. Creata nel 2016 da quella parte del partito di Silvio Berlusconi deciso ad appoggiare Canelli, dovrebbe avere in Valter Mattiuz (stando ai bene informati in odore di un posto nell’ipotetica nuova Giunta) e nel consigliere provinciale trecatese Andrea Crivelli i suoi punti di forza. Attenzione alle loro spalle, però, perché sta da tempo sgomitando un personaggio come Umberto Piscitelli, già arrivato a sfiorare l’ingresso a Palazzo Cabrino con FdI.

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