Con un post su Facebook (al vetriolo) l’ex presidente del consiglio comunale lascia Forza Italia

Gerry Murante, primo degli eslusi, non è d'accordo sulla scelta di una assessora esterna: «Ingiusto nei confronti delle 12 donne che con la loro candidatura hanno portato 437 voti a FI. In questo partito non voglio più starci»

«Con oggi termina il mio percorso politico in Forza Italia iniziato nel 1994». Con un post su Facebook, l’ex presidente del consiglio comunale Gerry Murante lascia il partito. Secondo il direttore interessato, che alla tornata del 3 e 4 ottobre è risultato essere il primo escluso tra le file di FI, la motivazione è da ricercare nella scelta di una assessora esterna (Teresa Armienti con delega ad Affari legali, Ambiente e Mobilità) a discapito delle dodici donne che si sono candidate.

«Il risultato elettorale conseguito da FI ci ha fatto eleggere 2 consiglieri comunali, Gagliardi e Gambacorta, ai quali vanno i miei complimenti e gli auguri di buon lavoro – prosegue nel post -. Ci toccava esprimere un assessore che è stato deciso fosse una donna e personalmente ero favorevole alla nomina di una donna. Credevo e speravo che tutte le 12 donne candidate di FI e descritte in campagna elettorale come donne di alto livello e di alto profilo, meritassero una chance di ricoprire quell’importante ruolo. Tutte le candidate ci hanno messo la faccia, hanno preso voti e si sono spese per la causa di FI ma, nel momento di premiare una di loro dandole l’incarico di assessore, qualcuno ha deciso che era meglio nominare un’altra donna che non ha partecipato alle elezioni come candidata di FI. Premesso che nulla ho nei confronti della donna in questione, alla quale vanno i miei complimenti e i migliori auguri di buon lavoro, la riflessione che ho fatto è che io in questo partito che tanto mi ha dato e al quale tanto ho dato non voglio più starci».

Parole al vetriolo, insomma, giunte al termine di un’accesa riunione durante la quale sembra che lo stesso Murante abbia anche picchiato i pugni sul tavolo per ottenere un assessorato per se stesso, forte della sua esperienza amministrativa. Ma l’ex presidente pare non essere l’unico scontento: nella mattinata di ieri, infatti, prima che il nome di Teresa Armienti venisse ufficialmente comunicato al sindaco, la segreteria locale aveva ricevuto pressioni direttamente dal coordinatore nazionale Paolo Zangrillo e dal governatore Alberto Cirio perchè la scelta ricadesse su Francesca Riga, la donna di FI con più preferenze.

«Credo che tutte le donne candidate in FI meritassero di ricoprire il ruolo di assessore, chiunque di essa fosse stata scelta – conclude Murante -. Nominare una donna esterna è ingiusto nei confronti delle 12 donne che con la loro candidatura hanno portato 437 voti a FI su 2155 voti presi da FI, circa il 21%, e lo hanno fatto impegnandosi e mettendoci la propria faccia! Non condividendo questa scelta è giunto il momento che il mio percorso politico in Forza Italia finisca qui».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Con un post su Facebook (al vetriolo) l’ex presidente del consiglio comunale lascia Forza Italia

Gerry Murante, primo degli eslusi, non è d’accordo sulla scelta di una assessora esterna: «Ingiusto nei confronti delle 12 donne che con la loro candidatura hanno portato 437 voti a FI. In questo partito non voglio più starci»

«Con oggi termina il mio percorso politico in Forza Italia iniziato nel 1994». Con un post su Facebook, l’ex presidente del consiglio comunale Gerry Murante lascia il partito. Secondo il direttore interessato, che alla tornata del 3 e 4 ottobre è risultato essere il primo escluso tra le file di FI, la motivazione è da ricercare nella scelta di una assessora esterna (Teresa Armienti con delega ad Affari legali, Ambiente e Mobilità) a discapito delle dodici donne che si sono candidate.

«Il risultato elettorale conseguito da FI ci ha fatto eleggere 2 consiglieri comunali, Gagliardi e Gambacorta, ai quali vanno i miei complimenti e gli auguri di buon lavoro – prosegue nel post -. Ci toccava esprimere un assessore che è stato deciso fosse una donna e personalmente ero favorevole alla nomina di una donna. Credevo e speravo che tutte le 12 donne candidate di FI e descritte in campagna elettorale come donne di alto livello e di alto profilo, meritassero una chance di ricoprire quell’importante ruolo. Tutte le candidate ci hanno messo la faccia, hanno preso voti e si sono spese per la causa di FI ma, nel momento di premiare una di loro dandole l’incarico di assessore, qualcuno ha deciso che era meglio nominare un’altra donna che non ha partecipato alle elezioni come candidata di FI. Premesso che nulla ho nei confronti della donna in questione, alla quale vanno i miei complimenti e i migliori auguri di buon lavoro, la riflessione che ho fatto è che io in questo partito che tanto mi ha dato e al quale tanto ho dato non voglio più starci».

Parole al vetriolo, insomma, giunte al termine di un’accesa riunione durante la quale sembra che lo stesso Murante abbia anche picchiato i pugni sul tavolo per ottenere un assessorato per se stesso, forte della sua esperienza amministrativa. Ma l’ex presidente pare non essere l’unico scontento: nella mattinata di ieri, infatti, prima che il nome di Teresa Armienti venisse ufficialmente comunicato al sindaco, la segreteria locale aveva ricevuto pressioni direttamente dal coordinatore nazionale Paolo Zangrillo e dal governatore Alberto Cirio perchè la scelta ricadesse su Francesca Riga, la donna di FI con più preferenze.

«Credo che tutte le donne candidate in FI meritassero di ricoprire il ruolo di assessore, chiunque di essa fosse stata scelta – conclude Murante -. Nominare una donna esterna è ingiusto nei confronti delle 12 donne che con la loro candidatura hanno portato 437 voti a FI su 2155 voti presi da FI, circa il 21%, e lo hanno fatto impegnandosi e mettendoci la propria faccia! Non condividendo questa scelta è giunto il momento che il mio percorso politico in Forza Italia finisca qui».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore