Il Canelli bis ha debuttato. Dagli auguri reciproci alla “stonatura” di Caressa

All'atmosfera generale decisamente propositiva registrata nel corso del dibattito ha fatto da contraltare solo la replica dell'ex vicesindaco a Fonzo: «Senza astensionismo la vostra sconfitta sarebbe stata maggiore».

Come al primo giorno di scuola, o quasi. Con oltre la metà dei consiglieri eletti nelle vesti di debuttanti l’emozione è stata tanta, a cominciare da Edoardo Brustia, chiamato a presiedere la prima seduta. Così a prendere la parola nel breve dibattito sono stati quasi coloro con almeno un mandato alle spalle, tanto da far sembrare una “veterana” l’esponente del Pd Sara Paladini, che a Palazzo Cabrino ci entrò per la prima volta nel 2006.

Tanti ringraziamenti e auguri sono arrivati dagli esponenti leghisti Gaetano Picozzi, Arduino Pasquini, mentre l’ex assessore Valentina Graziosi non ha mancato di evidenziare l’importanza del ruolo del consigliere rispetto ai compiti che ricopre un componente della giunta, mentre Emanuela Allegra (Pd) si è augurata la presenza di donne al centro dei progetti. L’unico intervento un po’ fuori dal coro è sembrato essere quello dell’ex vicesindaco Franco Caressa che, prendendo spunto dalle precedenti parole di Nicola Fonzo, ha replicato velenosamente: «Sento parlare di attenzione alle categorie più fragili. L’amministrazione Canelli ha fatto fortemente questo. Fonzo ha ricordato che oltre il cinquanta per cento dei novaresi non è andato a votare. Credo che sia stato meglio per lui, altrimenti la diffrenza sarebbe stata ancora maggiore, perchè la nostra coalizione gli ha dato una sonora lezione. State all’opposizione e collaborate, così che magari i novaresi vi riconosceranno qualcosa di più».

Ancora per la minoranza Mario Iacopino (Movimento 5 Stelle) ha ribadito come il suo gruppo «porterà avanti le sue idee in maniera rispettosa, energica, rosoluta e soprattutto propositiva. Siamo prionti fin da subito a sostenere le nostre battaglie sui diritti economici, civili e sociali di questa città. Sull’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la legalità e le nuove tecnologie, nei prossimi mesi saremo chiamati a votare circa le enormi risorse che arriveranno sul territorio e dovremo fare uno sforzo tutti quanti nel dare il nostro meglio e utilizzarle per permettere un rilancio della nostra città e della qualità della vita dei novaresi».

Significativo anche il contributo di Piergiacomo Baroni (Ensieme x Novara), che ha ricordato come l’esperienza della sua lista sia stata quella di aver riunito diverse realtà partitiche come DemoS (del quale è referente novarese), ma anche Italia Viva, e poi ancora «diversi giovani e tanti “nuovi” cittadini. La novità che vorremmo portare è quella di persone che vengono dalla società civile, dal volontariato, dall’associazionismo, che hanno il polso legato a tante realtà. Vogliamo dare il nostro contributo a una città che potrà essere quella prima del Covid, perché una città che mette al centro i più deboli è migliore per tutti».

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All’atmosfera generale decisamente propositiva registrata nel corso del dibattito ha fatto da contraltare solo la replica dell’ex vicesindaco a Fonzo: «Senza astensionismo la vostra sconfitta sarebbe stata maggiore».

Come al primo giorno di scuola, o quasi. Con oltre la metà dei consiglieri eletti nelle vesti di debuttanti l’emozione è stata tanta, a cominciare da Edoardo Brustia, chiamato a presiedere la prima seduta. Così a prendere la parola nel breve dibattito sono stati quasi coloro con almeno un mandato alle spalle, tanto da far sembrare una “veterana” l’esponente del Pd Sara Paladini, che a Palazzo Cabrino ci entrò per la prima volta nel 2006.

Tanti ringraziamenti e auguri sono arrivati dagli esponenti leghisti Gaetano Picozzi, Arduino Pasquini, mentre l’ex assessore Valentina Graziosi non ha mancato di evidenziare l’importanza del ruolo del consigliere rispetto ai compiti che ricopre un componente della giunta, mentre Emanuela Allegra (Pd) si è augurata la presenza di donne al centro dei progetti. L’unico intervento un po’ fuori dal coro è sembrato essere quello dell’ex vicesindaco Franco Caressa che, prendendo spunto dalle precedenti parole di Nicola Fonzo, ha replicato velenosamente: «Sento parlare di attenzione alle categorie più fragili. L’amministrazione Canelli ha fatto fortemente questo. Fonzo ha ricordato che oltre il cinquanta per cento dei novaresi non è andato a votare. Credo che sia stato meglio per lui, altrimenti la diffrenza sarebbe stata ancora maggiore, perchè la nostra coalizione gli ha dato una sonora lezione. State all’opposizione e collaborate, così che magari i novaresi vi riconosceranno qualcosa di più».

Ancora per la minoranza Mario Iacopino (Movimento 5 Stelle) ha ribadito come il suo gruppo «porterà avanti le sue idee in maniera rispettosa, energica, rosoluta e soprattutto propositiva. Siamo prionti fin da subito a sostenere le nostre battaglie sui diritti economici, civili e sociali di questa città. Sull’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la legalità e le nuove tecnologie, nei prossimi mesi saremo chiamati a votare circa le enormi risorse che arriveranno sul territorio e dovremo fare uno sforzo tutti quanti nel dare il nostro meglio e utilizzarle per permettere un rilancio della nostra città e della qualità della vita dei novaresi».

Significativo anche il contributo di Piergiacomo Baroni (Ensieme x Novara), che ha ricordato come l’esperienza della sua lista sia stata quella di aver riunito diverse realtà partitiche come DemoS (del quale è referente novarese), ma anche Italia Viva, e poi ancora «diversi giovani e tanti “nuovi” cittadini. La novità che vorremmo portare è quella di persone che vengono dalla società civile, dal volontariato, dall’associazionismo, che hanno il polso legato a tante realtà. Vogliamo dare il nostro contributo a una città che potrà essere quella prima del Covid, perché una città che mette al centro i più deboli è migliore per tutti».

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