«Non mi sono dimessa da consigliera comunale. Quando e se lo farò, provvederò a informare tutti». Ha risposto così Cristina Macarro (Movimento 5 Stelle) di fronte alla nostra richiesta di conoscere particolari sulla notizia di un suo abbandono del seggio occupato a Palazzo Cabrino. Una notizia che, trovata conferma negli ambienti del Municipio novarese e rilanciata da alcuni organi di stampa cittadini, è stata però smentita (per ora) dalla stessa interessata.
Motivi familiari e personali o qualche dissapore maturato all’interno del movimento? Difficile trovare una risposta, anche se negli ultimi mesi, anche prima dell’emergenza legata al Coronavirus, le sue presenze alle riunioni di Commissione e poi del Consiglio sono venute meno, per poi quasi sparire in occasione delle sedute “a distanza”.
Candidata sindaco dei “pentastellati” alle amministrative del 2016, in quella occasione, in una fase in cui i “grillini” erano in ascesa e potenzialmente considerati una “terza via” fra un Andrea Ballaré in cerca di riconferma e un centro – destra non del tutto unito sul nome di Alessandro Canelli, aveva raccolto al primo turno poco meno di 8 mila voti (quasi il 17%): un risultato che le era valso l’ingresso in Consiglio comunale insieme a Mario Iacopino e Paola Vigotti. Dopo aver ricoperto per oltre due anni il ruolo di capogruppo, un po’ a sorpresa arriva la rinuncia a questo incarico proprio in favore di Iacopino: «Normale rotazione in base ad accordi presi all’inizio del mandato», la motivazione ufficiale. O forse anticipatrice di qualcosa che ancora non conosciamo?