Da Fornaro a Gribaudo l’invito al Pd a «tenere la barra dritta»

Il deputato dem alessandrino e la collega di Cuneo sono intervenuti ieri sera, giovedì 14 settembre, al primo degli incontri promossi in occasione della festa provinciale del partito. Oggi si replica con la partecipazione dei giovani; domani spazio al gruppo consiliare a Palazzo Cabrino

Prima giornata, ieri sera, giovedì 14 settembre, della Festa provinciale del Partito Democratico al Circolo della Bicocca culminata con un incontro dedicato a temi di attualità nazionale. Introdotti dal segretario provinciale Rossano Pirovano sono intervenuti il parlamentare alessandrino Federico Fornaro e la sua collega Chiara Gribaudo. Con loro anche il novarese, segretario regionale e consigliere a Palazzo Lascaris Domenico Rossi e, proveniente da Strasburgo, l’eurodeputato e capodelegazione Brando Benifei.


«Questo autunno sarà molto importante, perchè la tecnica che la maggioranza ha usato in questi mesi è stata “ma c’eravate voi”… – ha subito detto Fornaro – Visto che l’attuale Governo è in carica da ormai un anno, questa cosa non potrà più essere usata. Abbiano di fronte dal punto di vista della comunicazione una “corazzata” di dimensioni mai viste, quindi per noi è importante tornare al passa parola. Parlare con le persone, anche con i loro elettori e iniziare a instillare alcuni elementi di criticità oggettivi».


Parlando, Fornaro ha ricordato che proprio in mattinata la Commissione Affari costituzionali di Montecitorio ha votato un provvedimento che prevede nel prossimo triennio l’ingresso di oltre 400 mila stranieri: «Se pensate a come è stata costruita la loro campagna elettorale, ma anche la propaganda degli anni precedenti, immaginate se l’avessimo fatto noi. Invece lo hanno votato, perché era giusto farlo, perché nel nostro Paese alcuni settori produttivi non possono fare a meno del lavoro straniero». Il parlamentare alessandrino ha ribadito che si tratta di un «tema epocale, di cui se ne parlerà per i prossimi trent’anni. Siamo in un momento dove il centrodestra si trova in mezzo a quel mare che divide la propaganda dal governare. E i numeri dicono che come sbarchi siamo al doppio dello scorso anno». Su questo fenomeno il centrodestra che costruito gran parte del suo consenso elettorale, «ma noi non dobbiamo fare come loro». Altri temi affrontati quelli del salario minimo e della sanità, con quest’ultima che deve tornare a collocare al centro il “pubblico”. Nella sostanza, su diversi argomenti, il partito «dovrà tenere la barra dritta, essere più netto e chiaro nei confronti dell’elettorato».


Chiara Gribaudo, dall’alto del suo impegno di vicepresidente della Commissione Lavoro e di presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Brandizzo («Se ci sia stato un errore umano sappiano anche che ci sono degli elementi per cui oggi il lavoro viene fatto in fretta, male e sotto pagato»), sostenendo che «in questo momento non servia aumentare la precarietà, ma ragionare su quali strumenti introdurre in un momento in cui, grazie al Pnrr, partivano gli investimenti. Questo non lo dice il Pd, ma la stessa Banca d’Italia». Tornando a Brandizzo, «anche i gesti semplici hanno un valore, come ha subito fatto il presidente Mattarella recandosi sul luogo dell’incidente, non invece il ministro competente».


Domenico Rossi, dall’alto del suo impegno in Regione, ha affrontato tutte le problematiche legate alla sanità («E’ una delle nostre battaglie, con lunghi tempi di attesa che scoraggiano molti a poter accedere alle cure, anche se fra tutti i territori quello messo meglio rimane il nostro») ma anche al trasporto pubblico locale, “caricando” poi la base e respingendo quindi l’idea che «tanto in Piemonte la partita è persa»: perché, ha insistito, «se la destra dovesse implodere nel mezzo delle contraddizioni delle sue anime, noi dobbiamo farci trovare pronti». Più legato al senso comunitario delle feste di partito l’intervento conclusivo di Benifei: «Vedo un po’ in tutta Italia una rinnovata voglia di confrontarsi e stare insieme, prima delle battaglie che dovremo sostenere nei prossimi mesi.


Stasera (venerdì 15 alle 18) si replica con un incontro riguardante le tematiche ambientali con la partecipazione dei Giovani Democratici; domani la serata forse più attesa a livello cittadino, spazio al gruppo consiliare “dem” a Palazzo Cabrino, prima dell’incontro conclusivo di domenica con la partecipazione del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

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Da Fornaro a Gribaudo l’invito al Pd a «tenere la barra dritta»

Il deputato dem alessandrino e la collega di Cuneo sono intervenuti ieri sera, giovedì 14 settembre, al primo degli incontri promossi in occasione della festa provinciale del partito. Oggi si replica con la partecipazione dei giovani; domani spazio al gruppo consiliare a Palazzo Cabrino

Prima giornata, ieri sera, giovedì 14 settembre, della Festa provinciale del Partito Democratico al Circolo della Bicocca culminata con un incontro dedicato a temi di attualità nazionale. Introdotti dal segretario provinciale Rossano Pirovano sono intervenuti il parlamentare alessandrino Federico Fornaro e la sua collega Chiara Gribaudo. Con loro anche il novarese, segretario regionale e consigliere a Palazzo Lascaris Domenico Rossi e, proveniente da Strasburgo, l’eurodeputato e capodelegazione Brando Benifei.


«Questo autunno sarà molto importante, perchè la tecnica che la maggioranza ha usato in questi mesi è stata “ma c’eravate voi”… – ha subito detto Fornaro – Visto che l’attuale Governo è in carica da ormai un anno, questa cosa non potrà più essere usata. Abbiano di fronte dal punto di vista della comunicazione una “corazzata” di dimensioni mai viste, quindi per noi è importante tornare al passa parola. Parlare con le persone, anche con i loro elettori e iniziare a instillare alcuni elementi di criticità oggettivi».


Parlando, Fornaro ha ricordato che proprio in mattinata la Commissione Affari costituzionali di Montecitorio ha votato un provvedimento che prevede nel prossimo triennio l’ingresso di oltre 400 mila stranieri: «Se pensate a come è stata costruita la loro campagna elettorale, ma anche la propaganda degli anni precedenti, immaginate se l’avessimo fatto noi. Invece lo hanno votato, perché era giusto farlo, perché nel nostro Paese alcuni settori produttivi non possono fare a meno del lavoro straniero». Il parlamentare alessandrino ha ribadito che si tratta di un «tema epocale, di cui se ne parlerà per i prossimi trent’anni. Siamo in un momento dove il centrodestra si trova in mezzo a quel mare che divide la propaganda dal governare. E i numeri dicono che come sbarchi siamo al doppio dello scorso anno». Su questo fenomeno il centrodestra che costruito gran parte del suo consenso elettorale, «ma noi non dobbiamo fare come loro». Altri temi affrontati quelli del salario minimo e della sanità, con quest’ultima che deve tornare a collocare al centro il “pubblico”. Nella sostanza, su diversi argomenti, il partito «dovrà tenere la barra dritta, essere più netto e chiaro nei confronti dell’elettorato».


Chiara Gribaudo, dall’alto del suo impegno di vicepresidente della Commissione Lavoro e di presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Brandizzo («Se ci sia stato un errore umano sappiano anche che ci sono degli elementi per cui oggi il lavoro viene fatto in fretta, male e sotto pagato»), sostenendo che «in questo momento non servia aumentare la precarietà, ma ragionare su quali strumenti introdurre in un momento in cui, grazie al Pnrr, partivano gli investimenti. Questo non lo dice il Pd, ma la stessa Banca d’Italia». Tornando a Brandizzo, «anche i gesti semplici hanno un valore, come ha subito fatto il presidente Mattarella recandosi sul luogo dell’incidente, non invece il ministro competente».


Domenico Rossi, dall’alto del suo impegno in Regione, ha affrontato tutte le problematiche legate alla sanità («E’ una delle nostre battaglie, con lunghi tempi di attesa che scoraggiano molti a poter accedere alle cure, anche se fra tutti i territori quello messo meglio rimane il nostro») ma anche al trasporto pubblico locale, “caricando” poi la base e respingendo quindi l’idea che «tanto in Piemonte la partita è persa»: perché, ha insistito, «se la destra dovesse implodere nel mezzo delle contraddizioni delle sue anime, noi dobbiamo farci trovare pronti». Più legato al senso comunitario delle feste di partito l’intervento conclusivo di Benifei: «Vedo un po’ in tutta Italia una rinnovata voglia di confrontarsi e stare insieme, prima delle battaglie che dovremo sostenere nei prossimi mesi.


Stasera (venerdì 15 alle 18) si replica con un incontro riguardante le tematiche ambientali con la partecipazione dei Giovani Democratici; domani la serata forse più attesa a livello cittadino, spazio al gruppo consiliare “dem” a Palazzo Cabrino, prima dell’incontro conclusivo di domenica con la partecipazione del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

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