Da Novara ad Arona Italia Viva punta a radicarsi. Primo test le elezioni di giugno

Il coordinatore provinciale Ferrara: «Ad Arona sosterremo Monti perché riteniamo sia l'unico in grado di sconfiggere Gusmeroli». Agnesina, referente di zona per Novara: «Attenzione a quello che accade in città»

I recenti congressi di zona hanno dato un volto organico anche a Italia Viva nel Novarese. I renziani locali puntano a radicarsi ulteriormente sul territorio e si preparano a dare battaglia in occasione del prossimo appuntamento elettorale di giugno, cominciando dalle europee, passando dalle regionali, sino al voto che interesserà diverse amministrazioni, di media entità sino ai piccoli comuni.

Come spiegano Fausto Ferrara e Giovanni Agnesina (nella foto), rispettivamente coordinatore provinciale e della Zona di Novara (l’ex assessore della giunta di Andrea Ballaré guiderà una sorta di “cittadino” allargato al suo hinterland), l’obiettivo a grande respiro del partito a livello non strettamente locale è quello di concretizzare il progetto di una federazione (non solo un cartello elettorale) con altre forze di area liberal – democratico – riformista «che ci possa consentire di andare in doppia cifra all’appuntamento con le urne in occasione del rinnovo del Parlamento di Strasburgo. La prossima legislatura europea sarà importante, per questo è necessario far valere le nostre ragioni».

Nei comuni l’indirizzo del partito è quello di dialogare con tutti e poi di valutare caso per caso con chi e come stringere alleanze. Ha destato non poca sorpresa il fatto che per le elezioni anticipate di Arona i “renziani” abbiano da tempo fatto la loro scelta di campo, quella di sostenere il sindaco uscente Federico Monti, che dovrebbe guidare una “civica”, ma che di fatto la sua candidatura rappresenta e ha creato i presupposti per un vero “derby” nel centrodestra fra lui e Alberto Gusmeroli, il parlamentare che dopo due mandati da primo cittadino e uno da… «finto vice» punta ora a sedersi ancora sulla poltrona più importante di Palazzo di Città. E magari rimanerci per un altro decennio.

Ferrara, che è aronese e ha seguito da vicino tutta la situazione, non ha dubbi in proposito: «La nostra è una scelta sulla persona, perché riteniamo che in questo momento Monti sia l’unico che possa essere in grado di vincere contro Gusmeroli. Sappiamo che non sarà facile, perché il parlamentare suo avversario gode ancora di un buon seguito, che si voterà con un turno unico, ma questa è l’occasione propizia. Tanti aronesi hanno finalmente capito e si sono stufati dei metodi utilizzati da Gusmeroli, che con la sua operazione di fare cadere la giunta a nostro avviso ha prima di tutto mancato di rispetto nei confronti delle istituzioni. Un fatto ancora più grave perché commesso da un deputato». E su Gianluca Ubertini, candidato di un costituente fronte di centrosinistra? «Nulla nei suoi confronti – precisa Ferrara – Potrebbe essere un valido candidato fra cinque anni. Per ora, però, l’obiettivo primario è quello di andare a casa Gusmeroli».


Su Novara città, che non sarà direttamente interessata al voto, Italia Viva segue da tempo le vicende al di fuori del palazzo, non avendo suoi rappresentanti a Palazzo Cabrino: «La nostra attenzione è costante – ha detto Agnesina – Sulle scelte amministrative che di volta in volta saranno assunte da Canelli troveremo il modo di fare sentire anche la nostra opinione, mentre sono in fase organizzativa alcuni tavoli tematici aperti anche alla cittadinanza che dovrebbero svolgersi a partire da febbraio».

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Da Novara ad Arona Italia Viva punta a radicarsi. Primo test le elezioni di giugno

Il coordinatore provinciale Ferrara: «Ad Arona sosterremo Monti perché riteniamo sia l’unico in grado di sconfiggere Gusmeroli». Agnesina, referente di zona per Novara: «Attenzione a quello che accade in città»

I recenti congressi di zona hanno dato un volto organico anche a Italia Viva nel Novarese. I renziani locali puntano a radicarsi ulteriormente sul territorio e si preparano a dare battaglia in occasione del prossimo appuntamento elettorale di giugno, cominciando dalle europee, passando dalle regionali, sino al voto che interesserà diverse amministrazioni, di media entità sino ai piccoli comuni.

Come spiegano Fausto Ferrara e Giovanni Agnesina (nella foto), rispettivamente coordinatore provinciale e della Zona di Novara (l’ex assessore della giunta di Andrea Ballaré guiderà una sorta di “cittadino” allargato al suo hinterland), l’obiettivo a grande respiro del partito a livello non strettamente locale è quello di concretizzare il progetto di una federazione (non solo un cartello elettorale) con altre forze di area liberal – democratico – riformista «che ci possa consentire di andare in doppia cifra all’appuntamento con le urne in occasione del rinnovo del Parlamento di Strasburgo. La prossima legislatura europea sarà importante, per questo è necessario far valere le nostre ragioni».

Nei comuni l’indirizzo del partito è quello di dialogare con tutti e poi di valutare caso per caso con chi e come stringere alleanze. Ha destato non poca sorpresa il fatto che per le elezioni anticipate di Arona i “renziani” abbiano da tempo fatto la loro scelta di campo, quella di sostenere il sindaco uscente Federico Monti, che dovrebbe guidare una “civica”, ma che di fatto la sua candidatura rappresenta e ha creato i presupposti per un vero “derby” nel centrodestra fra lui e Alberto Gusmeroli, il parlamentare che dopo due mandati da primo cittadino e uno da… «finto vice» punta ora a sedersi ancora sulla poltrona più importante di Palazzo di Città. E magari rimanerci per un altro decennio.

Ferrara, che è aronese e ha seguito da vicino tutta la situazione, non ha dubbi in proposito: «La nostra è una scelta sulla persona, perché riteniamo che in questo momento Monti sia l’unico che possa essere in grado di vincere contro Gusmeroli. Sappiamo che non sarà facile, perché il parlamentare suo avversario gode ancora di un buon seguito, che si voterà con un turno unico, ma questa è l’occasione propizia. Tanti aronesi hanno finalmente capito e si sono stufati dei metodi utilizzati da Gusmeroli, che con la sua operazione di fare cadere la giunta a nostro avviso ha prima di tutto mancato di rispetto nei confronti delle istituzioni. Un fatto ancora più grave perché commesso da un deputato». E su Gianluca Ubertini, candidato di un costituente fronte di centrosinistra? «Nulla nei suoi confronti – precisa Ferrara – Potrebbe essere un valido candidato fra cinque anni. Per ora, però, l’obiettivo primario è quello di andare a casa Gusmeroli».


Su Novara città, che non sarà direttamente interessata al voto, Italia Viva segue da tempo le vicende al di fuori del palazzo, non avendo suoi rappresentanti a Palazzo Cabrino: «La nostra attenzione è costante – ha detto Agnesina – Sulle scelte amministrative che di volta in volta saranno assunte da Canelli troveremo il modo di fare sentire anche la nostra opinione, mentre sono in fase organizzativa alcuni tavoli tematici aperti anche alla cittadinanza che dovrebbero svolgersi a partire da febbraio».

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