Dal Pd a FdI, l’ex segretario Riccardo Rizzotti: «Nessuna proposta sviluppata. Partito di cattiverie e boicottaggi»

Botta e risposta con il segretario provinciale Pirovano: «Una persona che non merita attenzione».

Dopo le polemiche dei giorni scorsi perchè fotografato all’inaugurazione della nuova sede di Fratelli d’Italia a Carpignano Sesia, l’ormai ex segretario di Circolo del Pd, Riccardo Rizzotti, (consigliere di maggioranza a Mandello Vitta) che finora non aveva esternato il suo passaggio dal Partito Democratico a quello di Giorgia Meloni, scioglie in silenzio e, in un lunga nota al vetriolo diramata nel pomeriggio di giovedì, spiega le motivazioni della scelta politica.

«Animato dal desiderio di migliorare la società e contrastare le tante ingiustizie ho aderito al circolo PD del mio territorio per portare il mio contributo – afferma -. Di quel Circolo sono stato poi eletto segretario, un incarico importante svolto sempre con dignità e rispetto che mi dato la possibilità di poter conoscere ed ascoltare le esigenze dei cittadini per provare ad elaborare proposte. In questi anni ho dovuto confrontarmi anche con dissapori interni, cattiverie, boicottaggi e scorrettezze. Con il tempo ho visto che tutti i miei sforzi sono stati inutili. Durante questa esperienza, che porterò sempre nel cuore, ho portato diverse proposte delle quali, purtroppo, neanche una è stata mai condivisa nè tantomeno sviluppata».

Rizzotti punta il dito contro il primo cittadino di Biandrate, Luciano Pigat: «Quando mi fu chiesto il sostegno al sindaco di Biandrate per le elezioni provinciali, rifiutai poiché questa persona mi ha sempre negato occasioni di dialogo. Da quel giorno ho cominciato a domandarmi “Come può un rappresentante delle istituzioni, un politico negare un confronto con un suo compagno di partito? Questo sarebbe un fervido democratico?».

«Ritenuto ciò incompatibile con il ruolo di segretario, mi sono dimesso restando in carica per portare esclusivamente il circolo alle primarie per rispetto dei militanti per poi rassegnare le dimissioni alla conclusione – dichiara ancora Rizzotti -. In questi anni ho anche sviluppato un progetto intercomunale di sinergie tra Comuni e una rete civica di giovani amministratori, chiedendo sostegno al segretario provinciale senza (ahimè) ricevere alcuna risposta.

E dice perchè ha aderito a FdI: «In questo partito non ci sono le condizioni per portare avanti le mie idee per il territorio e appurata l’incompatibilità del mio modo di fare politica con quella di chi veste la mia stessa maglia, ho deciso con lucidità e franchezza di provare a rovesciare il tavolo con un gesto dirompente, netto. Per tali ragioni ho deciso di aderire a Fratelli d’Italia. Lasciare la comunità dove sono cresciuto è stata una scelta molto dolorosa ma devo ammettere che, grazie all’esperienza vissuta da amministratore, posso serenamente ammettere di aver incontrato una classe dirigente e colleghi sempre istituzionalmente leali. Ora il mio impegno sarà quello di dedicarmi a sostenere il mio sindaco per concludere questo ultimo anno di mandato nel migliore dei modi lavorando fianco a fianco di Fratelli d’Italia».

Infine la critica più pesante la rivolge al segretario provinciale del Pd, Rossano Pirovano: «Da quanto appreso è lui il mandante degli attacchi personali ricevuti in queste ore. Non mi rivolgo al politico ma al padre. Come puoi da genitore mettere un ragazzo alla gogna? Permettergli di essere insultato mettendo una freccina sulla foto di un social per esser meglio identificato? Se queste sono le offese con cui mi ripagate dei tanti banchetti portati in spalla da solo, dei migliaia di manifesti appesi, della centinaia di chilometri fatti per il partito, del tanto tempo e delle risorse spese, vi dico fermatevi. State dando uno spettacolo indegno ai ragazzi come me che credono nella politica. Siete lontano anni luce dal rispetto delle persone, slogan tanto sbandierato nei vostri comizi quanto poco utilizzato quando fate politica».

La replica del diretto interessato non tarda ad arrivare: «Una persona che passa da avere un ruolo di responsabilità in un partito a un altro con principi diametralmente opposti non merita attenzione – dichiara Pirovano -. Per non parlare di Fratelli d’Italia, che continua a fare incetta di iscritti a qualunque livello».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Dal Pd a FdI, l’ex segretario Riccardo Rizzotti: «Nessuna proposta sviluppata. Partito di cattiverie e boicottaggi»

Botta e risposta con il segretario provinciale Pirovano: «Una persona che non merita attenzione».

Dopo le polemiche dei giorni scorsi perchè fotografato all’inaugurazione della nuova sede di Fratelli d’Italia a Carpignano Sesia, l’ormai ex segretario di Circolo del Pd, Riccardo Rizzotti, (consigliere di maggioranza a Mandello Vitta) che finora non aveva esternato il suo passaggio dal Partito Democratico a quello di Giorgia Meloni, scioglie in silenzio e, in un lunga nota al vetriolo diramata nel pomeriggio di giovedì, spiega le motivazioni della scelta politica.

«Animato dal desiderio di migliorare la società e contrastare le tante ingiustizie ho aderito al circolo PD del mio territorio per portare il mio contributo – afferma -. Di quel Circolo sono stato poi eletto segretario, un incarico importante svolto sempre con dignità e rispetto che mi dato la possibilità di poter conoscere ed ascoltare le esigenze dei cittadini per provare ad elaborare proposte. In questi anni ho dovuto confrontarmi anche con dissapori interni, cattiverie, boicottaggi e scorrettezze. Con il tempo ho visto che tutti i miei sforzi sono stati inutili. Durante questa esperienza, che porterò sempre nel cuore, ho portato diverse proposte delle quali, purtroppo, neanche una è stata mai condivisa nè tantomeno sviluppata».

Rizzotti punta il dito contro il primo cittadino di Biandrate, Luciano Pigat: «Quando mi fu chiesto il sostegno al sindaco di Biandrate per le elezioni provinciali, rifiutai poiché questa persona mi ha sempre negato occasioni di dialogo. Da quel giorno ho cominciato a domandarmi “Come può un rappresentante delle istituzioni, un politico negare un confronto con un suo compagno di partito? Questo sarebbe un fervido democratico?».

«Ritenuto ciò incompatibile con il ruolo di segretario, mi sono dimesso restando in carica per portare esclusivamente il circolo alle primarie per rispetto dei militanti per poi rassegnare le dimissioni alla conclusione – dichiara ancora Rizzotti -. In questi anni ho anche sviluppato un progetto intercomunale di sinergie tra Comuni e una rete civica di giovani amministratori, chiedendo sostegno al segretario provinciale senza (ahimè) ricevere alcuna risposta.

E dice perchè ha aderito a FdI: «In questo partito non ci sono le condizioni per portare avanti le mie idee per il territorio e appurata l’incompatibilità del mio modo di fare politica con quella di chi veste la mia stessa maglia, ho deciso con lucidità e franchezza di provare a rovesciare il tavolo con un gesto dirompente, netto. Per tali ragioni ho deciso di aderire a Fratelli d’Italia. Lasciare la comunità dove sono cresciuto è stata una scelta molto dolorosa ma devo ammettere che, grazie all’esperienza vissuta da amministratore, posso serenamente ammettere di aver incontrato una classe dirigente e colleghi sempre istituzionalmente leali. Ora il mio impegno sarà quello di dedicarmi a sostenere il mio sindaco per concludere questo ultimo anno di mandato nel migliore dei modi lavorando fianco a fianco di Fratelli d’Italia».

Infine la critica più pesante la rivolge al segretario provinciale del Pd, Rossano Pirovano: «Da quanto appreso è lui il mandante degli attacchi personali ricevuti in queste ore. Non mi rivolgo al politico ma al padre. Come puoi da genitore mettere un ragazzo alla gogna? Permettergli di essere insultato mettendo una freccina sulla foto di un social per esser meglio identificato? Se queste sono le offese con cui mi ripagate dei tanti banchetti portati in spalla da solo, dei migliaia di manifesti appesi, della centinaia di chilometri fatti per il partito, del tanto tempo e delle risorse spese, vi dico fermatevi. State dando uno spettacolo indegno ai ragazzi come me che credono nella politica. Siete lontano anni luce dal rispetto delle persone, slogan tanto sbandierato nei vostri comizi quanto poco utilizzato quando fate politica».

La replica del diretto interessato non tarda ad arrivare: «Una persona che passa da avere un ruolo di responsabilità in un partito a un altro con principi diametralmente opposti non merita attenzione – dichiara Pirovano -. Per non parlare di Fratelli d’Italia, che continua a fare incetta di iscritti a qualunque livello».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore