Dall’aula di Palazzo Cabrino scompare Forza Italia

Dall’aula di Palazzo Cabrino scompare Forza Italia. E’ questa curiosità politica più rilevante emersa nel consiglio comunale di oggi, giovedì 30 aprile. Come accaduto due giorni fa in Provincia, Michele Contartese, in apertura dei lavori, (svoltisi per la prima volta con la formula della videoconferenza) ha annunciato la sua uscita ufficiale dagli “azzurri” per approdare nel Gruppo Misto.

Da regolamento, essendo stato nel 2016 l’unico eletto nella lista del partito di Silvio Berlusconi (l’attuale capogruppo Pietro Gagliardi e Gerardo Murante si unirono a lui in seguito), gli altri due consiglieri non possono ereditarne nome e simbolo. Saranno destinati, insomma, a ritrovarsi a loro volta nel… limbo, pur ovviamente continuando a garantire l’appoggio all’attuale maggioranza che sostiene l’amministrazione guidata da Alessandro Canelli fino al prossimo anno.

 

 

Per Forza Italia, che in passato riuscì a ottenere significativi e importanti risultati elettorali all’ombra della Cupola, è giunto insomma una sorta di canto del cigno. Come si ricorderà, fu proprio in occasione delle ultime amministrative che si originò una sotto certi aspetti sorprendente scissione elettorale fra chi decise o meno di appoggiare Canelli. Una presa di posizione che portò alla nascita dell’anomala lista civica “Forza Novara”, mentre il partito “ufficiale” non fece (almeno inizialmente) parte del fronte Lega – Fratelli d’Italia che al ballottaggio ebbe la meglio sul sindaco uscente Andrea Ballarè.

Ma l’epilogo odierno affonda forse le sue radici in una gestione troppo verticistica del partito avvenuta negli ultimi anni, culminata in un’insanabile frattura fra ciò che è rimasto del gruppo dirigente (oggi rappresentato dal commissario Massimo Marcassa) e una “base” sempre più delusa da un mancato rinnovamento di uomini, ma anche di contenuti e proposte.

 

 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Dall’aula di Palazzo Cabrino scompare Forza Italia

Dall’aula di Palazzo Cabrino scompare Forza Italia. E’ questa curiosità politica più rilevante emersa nel consiglio comunale di oggi, giovedì 30 aprile. Come accaduto due giorni fa in Provincia, Michele Contartese, in apertura dei lavori, (svoltisi per la prima volta con la formula della videoconferenza) ha annunciato la sua uscita ufficiale dagli “azzurri” per approdare nel Gruppo Misto. Da regolamento, essendo stato nel 2016 l’unico eletto nella lista del partito di Silvio Berlusconi (l’attuale capogruppo Pietro Gagliardi e Gerardo Murante si unirono a lui in seguito), gli altri due consiglieri non possono ereditarne nome e simbolo. Saranno destinati, insomma, a ritrovarsi a loro volta nel… limbo, pur ovviamente continuando a garantire l’appoggio all’attuale maggioranza che sostiene l’amministrazione guidata da Alessandro Canelli fino al prossimo anno.     Per Forza Italia, che in passato riuscì a ottenere significativi e importanti risultati elettorali all’ombra della Cupola, è giunto insomma una sorta di canto del cigno. Come si ricorderà, fu proprio in occasione delle ultime amministrative che si originò una sotto certi aspetti sorprendente scissione elettorale fra chi decise o meno di appoggiare Canelli. Una presa di posizione che portò alla nascita dell’anomala lista civica “Forza Novara”, mentre il partito “ufficiale” non fece (almeno inizialmente) parte del fronte Lega - Fratelli d’Italia che al ballottaggio ebbe la meglio sul sindaco uscente Andrea Ballarè. Ma l’epilogo odierno affonda forse le sue radici in una gestione troppo verticistica del partito avvenuta negli ultimi anni, culminata in un’insanabile frattura fra ciò che è rimasto del gruppo dirigente (oggi rappresentato dal commissario Massimo Marcassa) e una “base” sempre più delusa da un mancato rinnovamento di uomini, ma anche di contenuti e proposte.    

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata