Elezioni 2024, corsa al via: Fi vuole un eletto in Regione e candida Cota per l’Europa

Sozzani: «Chiederemo un candidato nel listino di Cirio». E sembra gradire l'election day a giugno, quando si voterà per l'Europa, più di 50 comuni e, forse, perfino per la provincia

Elezioni regionali anticipate a marzo o accorpate a europee e amministrative nella sola domenica 9 giugno 2024? Ancora non si sa (potrebbe sapersi a breve) ma certo a Novara si iniziano a scaldare i motori per l’ennesima, intricata, lunga campagna elettorale.

I primi segnali arrivano da Forza Italia, che nell’occasione della presentazione del “Berlusconi day”, non manca di dichiarare i «progetti che vogliamo realizzare nel segno di dare continuità al berlusconismo», come afferma il segretario provinciale Diego Sozzani.

In questo percorso si colloca anzitutto la conferma di Roberto Cota quale candidato alle europee nel vastissimo collegio dell’Italia Nord Ovest.

Ma è sulla delicata partita delle regionali che si concentra l’attività di Sozzani per ridare fiato e peso ad un partito che, in anni passati, mieteva ampie percentuali a doppia cifra nel nostro territorio. E deve farlo stando non solo in una coalizione dove gli alleati Fdi e Lega hanno iniziato a darsi battaglia anche a livello locale, ma anche a supporto del riconfermato candidato presidente Alberto Cirio, anch’egli Forza Italia, tuttavia avviato ad una competizione elettorale molto personalizzata e con il supporto di una lista civica, “Piemonte nel cuore”, in cui candidare sindaci e amministratori locali noti nei diversi territori, affinché non sia di secondo piano. 

Nel Novarese Forza Italia vuole contare ed ottenere almeno un consigliere. «Cercheremo un recupero di competitività grazie anche al coordinatore regionale Paolo Zangrillo, sapendo che siamo la seconda città del Piemonte» dice Sozzani che di Zangrillo, in quanto Ministro per la pubblica amministrazione, è anche consulente a Roma. 

«Chiederemo un posto nel listino», afferma deciso il segretario provinciale, che spiega: «Alle regionali sono avvantaggiati i collegi provinciali più popolosi e Novara farà fatica ad avere un eletto, inoltre la volta scorsa furono premiate Torino e Vercelli». 

Nel listino del presidente di 10 candidati consiglieri effettivi (con la nuova legge elettorale ce ne saranno anche alcuni supplenti ma, pur in caso di vittoria, nemmeno i primi 10 sono tutti certi dell’elezione) ci sarà inevitabile concorrenza: Fi potrebbe inserire fino ad un paio di nomi visto che ha già Cirio in quota, ma analogo problema ha la Lega (scesa dal 37% del 2019 al 10% del 2022) che dovrà accontentare un po’ di uscenti mentre avanza il nome dell’ossolano Alberto Preioni, per una riconferma, visto che egualmente avrebbe poche chances nel Vco.

In ogni caso Sozzani è consapevole che «qui noi abbiamo bisogno di un importante tesseramento che raggiunga l’obiettivo fornito dal nazionale e dovremo mettere in campo tre personaggi di rilievo capaci di attrarre voti nel mondo moderato. Fi deve recuperare rappresentanza politica a livello regionale».

In questo quadro l’anticipo a marzo delle elezioni regionali 2024 non è visto come probabile e non appare nemmeno gradito, mentre a Cirio sembrerebbe non dispiacere, anzi. Per Forza Italia il voto in un “election day” avrebbe l’effetto trascinante della campagna elettorale nazionale a cui aggiungere il peso attrattivo nel novarese della candidatura europea di Cota. Inoltre la contemporaneità delle comunali potrebbe distogliere qualche amministratore locale dal presentarsi nella lista “Piemonte nel cuore”. E dice molto l’indicazione che nei simboli dei partiti tradizionali dovrà figurare in modo evidente il nome di Cirio, mentre sulla “sua” lista civica non dovrebbe essere evidenziato.

Intanto ad ingrossare il quadro del centrodestra si è aggiunta la lista “Noi moderati per il Piemonte”, presentata a Torino questo lunedì dall’on. Maurizio Lupi, mentre starebbero virando verso Cirio anche i “Moderati” di Giacomo Portas (di recente nel centrosinistra, come a Torino dove sostengono il sindaco Lo Russo, e per le Europee dati in fermento per costruire un “grande centro” in grado di superare il 4%). Inoltre in molti indicano sempre un possibile approdo di Azione.

E a fare concorrenza a Cirio? Al momento nessuna novità, anche se cresce il pressing del Pd nei confronti del Movimento 5 Stelle, diviso sulla scelta se allearsi attorno ad un candidato da trovare insieme o correre in solitaria.

Tutti movimenti che potrebbero ricevere spinte o rallentamenti in caso di contemporaneità o meno con il voto europeo. Senza contare che il 2024 sarà l’anno in cui si eleggeranno, nel Novarese, oltre 50 nuove amministrazioni comunali (tra cui Galliate e Oleggio) e addirittura si profila il ritorno del voto popolare per le province, che proprio a Novara meno di un mese fa il Ministro delle autonomie Calderoli ha auspicato in un grande “election day” con le europee.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Elezioni 2024, corsa al via: Fi vuole un eletto in Regione e candida Cota per l’Europa

Sozzani: «Chiederemo un candidato nel listino di Cirio». E sembra gradire l’election day a giugno, quando si voterà per l’Europa, più di 50 comuni e, forse, perfino per la provincia

Elezioni regionali anticipate a marzo o accorpate a europee e amministrative nella sola domenica 9 giugno 2024? Ancora non si sa (potrebbe sapersi a breve) ma certo a Novara si iniziano a scaldare i motori per l’ennesima, intricata, lunga campagna elettorale.

I primi segnali arrivano da Forza Italia, che nell’occasione della presentazione del “Berlusconi day”, non manca di dichiarare i «progetti che vogliamo realizzare nel segno di dare continuità al berlusconismo», come afferma il segretario provinciale Diego Sozzani.

In questo percorso si colloca anzitutto la conferma di Roberto Cota quale candidato alle europee nel vastissimo collegio dell’Italia Nord Ovest.

Ma è sulla delicata partita delle regionali che si concentra l’attività di Sozzani per ridare fiato e peso ad un partito che, in anni passati, mieteva ampie percentuali a doppia cifra nel nostro territorio. E deve farlo stando non solo in una coalizione dove gli alleati Fdi e Lega hanno iniziato a darsi battaglia anche a livello locale, ma anche a supporto del riconfermato candidato presidente Alberto Cirio, anch’egli Forza Italia, tuttavia avviato ad una competizione elettorale molto personalizzata e con il supporto di una lista civica, “Piemonte nel cuore”, in cui candidare sindaci e amministratori locali noti nei diversi territori, affinché non sia di secondo piano. 

Nel Novarese Forza Italia vuole contare ed ottenere almeno un consigliere. «Cercheremo un recupero di competitività grazie anche al coordinatore regionale Paolo Zangrillo, sapendo che siamo la seconda città del Piemonte» dice Sozzani che di Zangrillo, in quanto Ministro per la pubblica amministrazione, è anche consulente a Roma. 

«Chiederemo un posto nel listino», afferma deciso il segretario provinciale, che spiega: «Alle regionali sono avvantaggiati i collegi provinciali più popolosi e Novara farà fatica ad avere un eletto, inoltre la volta scorsa furono premiate Torino e Vercelli». 

Nel listino del presidente di 10 candidati consiglieri effettivi (con la nuova legge elettorale ce ne saranno anche alcuni supplenti ma, pur in caso di vittoria, nemmeno i primi 10 sono tutti certi dell’elezione) ci sarà inevitabile concorrenza: Fi potrebbe inserire fino ad un paio di nomi visto che ha già Cirio in quota, ma analogo problema ha la Lega (scesa dal 37% del 2019 al 10% del 2022) che dovrà accontentare un po’ di uscenti mentre avanza il nome dell’ossolano Alberto Preioni, per una riconferma, visto che egualmente avrebbe poche chances nel Vco.

In ogni caso Sozzani è consapevole che «qui noi abbiamo bisogno di un importante tesseramento che raggiunga l’obiettivo fornito dal nazionale e dovremo mettere in campo tre personaggi di rilievo capaci di attrarre voti nel mondo moderato. Fi deve recuperare rappresentanza politica a livello regionale».

In questo quadro l’anticipo a marzo delle elezioni regionali 2024 non è visto come probabile e non appare nemmeno gradito, mentre a Cirio sembrerebbe non dispiacere, anzi. Per Forza Italia il voto in un “election day” avrebbe l’effetto trascinante della campagna elettorale nazionale a cui aggiungere il peso attrattivo nel novarese della candidatura europea di Cota. Inoltre la contemporaneità delle comunali potrebbe distogliere qualche amministratore locale dal presentarsi nella lista “Piemonte nel cuore”. E dice molto l’indicazione che nei simboli dei partiti tradizionali dovrà figurare in modo evidente il nome di Cirio, mentre sulla “sua” lista civica non dovrebbe essere evidenziato.

Intanto ad ingrossare il quadro del centrodestra si è aggiunta la lista “Noi moderati per il Piemonte”, presentata a Torino questo lunedì dall’on. Maurizio Lupi, mentre starebbero virando verso Cirio anche i “Moderati” di Giacomo Portas (di recente nel centrosinistra, come a Torino dove sostengono il sindaco Lo Russo, e per le Europee dati in fermento per costruire un “grande centro” in grado di superare il 4%). Inoltre in molti indicano sempre un possibile approdo di Azione.

E a fare concorrenza a Cirio? Al momento nessuna novità, anche se cresce il pressing del Pd nei confronti del Movimento 5 Stelle, diviso sulla scelta se allearsi attorno ad un candidato da trovare insieme o correre in solitaria.

Tutti movimenti che potrebbero ricevere spinte o rallentamenti in caso di contemporaneità o meno con il voto europeo. Senza contare che il 2024 sarà l’anno in cui si eleggeranno, nel Novarese, oltre 50 nuove amministrazioni comunali (tra cui Galliate e Oleggio) e addirittura si profila il ritorno del voto popolare per le province, che proprio a Novara meno di un mese fa il Ministro delle autonomie Calderoli ha auspicato in un grande “election day” con le europee.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.