La polemica sulla nomina del nuovo presidente della Fondazione Novara Sviluppo arriva in consiglio provinciale durante la discussione sull’approvazione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende e istituzioni, un atto di prassi che ha scatenato il dibattito in aula.
Ad aprire gli interventi è stata la nuova capogruppo della minoranza Sara Paladini che ha punzecchiato il presidente Federico Binatti. «Il Presidente ha la facoltà di nominare chi crede, di rispondere a logiche partitiche, a logiche di indirizzi di divisioni, di soddisfazioni e di frizioni, ma Binatti deve operare anzitutto affinché il mandato politico per cui la Fondazione esiste venga esercitato. Questo sta succedendo?» ha domandato Paladini mentre ha annunciato di aver richiesto un’audizione del Cda della Fondazione nella commissione competente.
«La nomina di Binatti oltre alla singolarità dei legami familiari, ha anche un accento che mi sembra confermare che si sia scelta una persona che ha maggior esperienza immobiliare che non sui compiti della Fondazione stessa» ha dichiarato ancora Paladini attaccando Binatti per non aver adottato la delibera in discussione prima della nomina di Edoardo Micciché quale, appunto, presidente di Fondazione Novara Sviluppo. Su quest’ultima ha annunciato anche «un accesso agli atti di tutti i curricula per verificare se quello di Micciché rappresenta davvero il profilo migliore».
Nella sua replica il presidente Binatti ha spiegato come nel nuovo decreto di nomina di Micciché «è stato inserito un passaggio relativo al programma amministrativo. Mentre in passato il presidente della Fondazione veniva individuato senza un mandato chiaro, abbiamo scelto di inserire nel decreto di nomina il Programma amministrativo di Identità e Territorio citandolo testualmente, in maniera tale da conferire un preciso mandato che implementi tra le altre cose un nuovo statuto e una nuova governance».
Sui criteri adottati per la nomina Binatti ha chiarito che «le candidature pervenute sono 18 e sono state tutte visionate, ma rispetto al passato abbiamo scelto di inserire dei colloqui conoscitivi che ho intrapreso, insieme al consigliere Laterza, con i candidati che ho ritenuto più interessanti» e ha aggiunto «il curriculum del neopresidente è adeguato e competente rispetto al ruolo che andrà a svolgere».
Nel ribadire di aver fornito un preciso compito al neopresidente, Binatti ha affermato: «Abbiamo il dovere di fare bene e credo che con il nuovo presidente e il Cda attueremo tutte le migliorie necessarie sulla base del mandato chiaro che Micciché ha ricevuto».
A chiudere gli interventi è stato Luigi Laterza, consigliere delegato ai rapporti con la Fondazione, che non ha condiviso le critiche rivolte a Micciché per la sua parentela con Annaclara Iodice: «Condivido la scelta del presidente che è stata una scelta sulla competenza. Non mi scandalizzo che in un ente venga nominato un parente o un amico, l’importante è che ci sia la competenza» ha dichiarato prima di osservare come «gli organi di stampa stanno amplificando “parentopoli”, ma è una pratica diffusa dappertutto. Non mi scandalizza il legame di parentela, mi scandalizzerebbe la mancanza di competenza. Micciché va valutato su quello che farà e noi dovremo farci trovare pronti ed essere costruttivi per il bene della Fondazione».