Da mercoledì mattina il comitato elettorale di Nicola Fonzo ha ufficialmente una “casa”. La sede, nella centralissima via Prina, è stata presentata agli organi di stampa alla presenza di quasi tutti i soggetti che sostengono il rappresentante del Pd nella sua corsa alla conquista del seggio più importante di Palazzo Cabrino. Dagli stessi “dem”, rappresentati dalla segretaria provinciale Ilaria Cornalba, a Italia Viva con Giuseppe Genoni; e poi DeMos con Pier Giacomo Baroni e la lista civica “Insieme alle periferie” con Roberto Esposito. Non sono invece riusciti a intervenire i rappresentanti dei socialisti novaresi e, infine (grossa novità), una ulteriore lista di giovani “under 35” fortemente caldeggiata dallo stesso Fonzo.
«Vogliamo che questa campagna elettorale sia vissuta da tutta la città», ha detto Ilaria Cornalba, mentre Genoni ha aggiunto che Fonzo è «è una persona preparata a gestire una città che dopo il Covid non sarà più quella di prima. Bisogna andare oltre la fisionomia canonica del centro-sinistra, ma pensare a una “alleanza per Novara” che recuperi consenso in quelle forze produttive che credono in uno sviluppo della città». Per Baroni (DeMos) «la cosa che ci è piaciuta molto è il fatto che sia scelto di fare una campagna di ascolto nei quartieri e con le associazioni. Sarà importante non solo ricostruire il tessuto economico ma anche quello umano e sociale, dando voce anche alle comunità degli immigrati. Noi vogliamo raccogliere consensi per unire, per legare, a differenza del centro-destra, che tende a raccogliere consensi contro qualcuno». Roberto Esposito, che dall’esperienza maturata dal 2018 alla guida di un comitato spontaneo nel Quartiere Nord ha poi “fondato” una lista civica dedicata in primis alle periferie «perché credo fortemente in questo progetto di coalizione che sostiene Fonzo».
A supportare l’ex vicesindaco sono giunti da Torino il segretario regionale del Pd Paolo Furia e la sua vice Monica Casalis: «Per noi quella di Novara si tratta di una battaglia elettorale importane – ha detto il primo – che deve raccogliere l’attenzione di tutto il Piemonte, per la sua posizione e il ruolo chiamata a svolgere nell’ambito dei trasporti, dell’università e della sanità. Un ruolo sempre più strategico fra Torino e Milano». «Novara è strategica per tutta la nostra regione – ha poi specificato Casalis – Si tratta del secondo centro urbano piemontese dopo Torino. Noi vogliamo dire in maniera molto forte che a Novara è possibile un’alternativa. E il “modello” Fonzo può riservare molte sorprese in questo appuntamento elettorale».
Una Novara più attrattiva, dove sia bello viverci e allevare dei figli. E’ solo uno dei primo messaggi lanciati da Fonzo a una città «che lo scorso anno ha fatto registrare solo 670 nascite a fronte di una media di mille sino al 2014». Quali le proposte? «Un diverso welfare, una città dove i bambini, le famiglie, gli anziani possano stare bene». Rispetto all’attuale amministrazione ci sarà una netta discontinuità: «Non vogliamo una proliferazione delle aree destinate alle logistica. Non voglio certo demonizzarla, ma nemmeno pensare che possa essere l’unica occasione di sviluppo per Novara». Per quanto riguarda il nuovo ospedale, «penso che non si possa realizzare una Città della Salute senza aver prima deciso cosa ne facciamo dell’area dell’attuale. Penso a un concorso internazionale ma anche a una campagna di ascolto dei cittadini». E infine una battuta. La sede del candidato del centro-sinistra si trova davvero a un tiro di schioppo (o poco più) da Palazzo Cabrino, «ma non sono qui per “cannoneggiare” Canelli. Con lui auspico prima o poi un sereno confronto. Ma lo voglio battere».