Forza Italia ricomincia sull’asse Tajani – Cirio

Il minitro degli Esteri, unico candidato, eletto dal congresso conclusosi nel pomeriggio all'Eur. Il presidente del Piemonte sarà invece uno dei quattro vice. Sozzani: «Con lui la nostra regione avrà più voce in capitolo»

Come da previsioni Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario uscente di Forza Italia è stato confermato nel suo incarico. A eleggerlo quasi plebiscitariamente è stato il congresso nazionale – il primo dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi – conclusosi oggi pomeriggio, sabato 24 febbraio, al Palazzo dei congressi dell’Eur. Con Tajani, unico candidato in lizza, sono stati indicati anche quattro vice, fra cui il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Nella nuova segretaria ha invece trovato posto il senatore torinese Roberto Rosso, che per ragioni territoriali è da sempre molto vicino alle istanze anche del Piemonte Orientale.


Fra gli oltre millecinquecento delegati provenienti da tutta Italia particolarmente nutrita è stata anche la delegazione novarese (nella foto), guidata dal coordinatore provinciale (ed ex deputato) Diego Sozzani e da Roberto Cota, che, come si sa da tempo, sarà candidato all’europee nel collegio del Nord- Ovest e ha preso la parola in occasione di questo appuntamento.


Soddisfatto dei lavori si è detto alla fine Sozzani: «Con l’elezione di Cirio, che si aggiunge alla presenza del ministro Paolo Zangrillo nella compagine governativa e al lavoro svolto da Roberto Rosso, il Piemonte punta decisamente ad avere più voce in capitolo. Non cambia nulla dal punto di vista politico, con Forza Italia che continuerà ad essere il polo moderato all’interno della coalizione di centrodestra. Da parte nostra, a livello locale, proseguirà il lavoro di rilancio e di dialogo con le amministrazioni per favorire un maggiore radicamento sul territorio».

Particolarmente applaudito l’intervento di Cota. L’ex governatore del Piemonte ha preso la parola sul tema della semplificazione (è infatti responsabile nazionale del partito “azzurro” su questo tema), illustrando un ordine del giorno che punta al rilancio dell’economia proprio guardando a questo aspetto, aggiungendo che «Forza Italia, al Nord, si candida a rappresentare il mondo produttivo».

Fra i quattro esponenti che affiancheranno Antonio Tajani c’é dunque anche Cirio. Il presidente della Regione, ringraziando per la fiducia espressa nei suoi confronti dai delegati, ha ricordato di «provenire da una terra, il Piemonte, dove un grande scrittore come Fenoglio ci ha insegnato l’importanza del concetto di restituzione ed è con questo spirito che assumo il nuovo incarico. Per trent’anni – ha aggiunto – Silvio Berlusconi è stato non soltanto la guida di un movimento politico, ma colui che risolveva le controversie, indicava la strada e, soprattutto, prendeva i voti per tutti. Oggi dobbiamo restituire questi trent’anni attraverso un maggiore impegno non soltanto nelle istituzioni, ma anche dentro il partito, portando la voce voce degli amministratori locali che sono radicati nei territori. E dobbiamo lavorare per acquisire giorno per giorno la fiducia dei cittadini italiani».

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Il minitro degli Esteri, unico candidato, eletto dal congresso conclusosi nel pomeriggio all’Eur. Il presidente del Piemonte sarà invece uno dei quattro vice. Sozzani: «Con lui la nostra regione avrà più voce in capitolo»

Come da previsioni Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario uscente di Forza Italia è stato confermato nel suo incarico. A eleggerlo quasi plebiscitariamente è stato il congresso nazionale – il primo dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi – conclusosi oggi pomeriggio, sabato 24 febbraio, al Palazzo dei congressi dell'Eur. Con Tajani, unico candidato in lizza, sono stati indicati anche quattro vice, fra cui il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Nella nuova segretaria ha invece trovato posto il senatore torinese Roberto Rosso, che per ragioni territoriali è da sempre molto vicino alle istanze anche del Piemonte Orientale.


Fra gli oltre millecinquecento delegati provenienti da tutta Italia particolarmente nutrita è stata anche la delegazione novarese (nella foto), guidata dal coordinatore provinciale (ed ex deputato) Diego Sozzani e da Roberto Cota, che, come si sa da tempo, sarà candidato all'europee nel collegio del Nord- Ovest e ha preso la parola in occasione di questo appuntamento.


Soddisfatto dei lavori si è detto alla fine Sozzani: «Con l'elezione di Cirio, che si aggiunge alla presenza del ministro Paolo Zangrillo nella compagine governativa e al lavoro svolto da Roberto Rosso, il Piemonte punta decisamente ad avere più voce in capitolo. Non cambia nulla dal punto di vista politico, con Forza Italia che continuerà ad essere il polo moderato all'interno della coalizione di centrodestra. Da parte nostra, a livello locale, proseguirà il lavoro di rilancio e di dialogo con le amministrazioni per favorire un maggiore radicamento sul territorio».

Particolarmente applaudito l'intervento di Cota. L'ex governatore del Piemonte ha preso la parola sul tema della semplificazione (è infatti responsabile nazionale del partito "azzurro" su questo tema), illustrando un ordine del giorno che punta al rilancio dell'economia proprio guardando a questo aspetto, aggiungendo che «Forza Italia, al Nord, si candida a rappresentare il mondo produttivo».

Fra i quattro esponenti che affiancheranno Antonio Tajani c'é dunque anche Cirio. Il presidente della Regione, ringraziando per la fiducia espressa nei suoi confronti dai delegati, ha ricordato di «provenire da una terra, il Piemonte, dove un grande scrittore come Fenoglio ci ha insegnato l'importanza del concetto di restituzione ed è con questo spirito che assumo il nuovo incarico. Per trent'anni - ha aggiunto - Silvio Berlusconi è stato non soltanto la guida di un movimento politico, ma colui che risolveva le controversie, indicava la strada e, soprattutto, prendeva i voti per tutti. Oggi dobbiamo restituire questi trent'anni attraverso un maggiore impegno non soltanto nelle istituzioni, ma anche dentro il partito, portando la voce voce degli amministratori locali che sono radicati nei territori. E dobbiamo lavorare per acquisire giorno per giorno la fiducia dei cittadini italiani».

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