Tutto come da copione. Diego Sozzari è stato rieletto segretario provinciale di Forza Italia. A “incoronarlo” è stato il congresso degli azzurri tenutosi ieri sera, sabato 27 gennaio, all’Albergo Italia di Novara, per il quale si sono “scomodati” due ministri piemontesi – il titolare alla Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che di FI è anche coordinatore regionale, e quello all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, oltre al governatore (uscente e nuovamente in corsa alle prossime regionali) Alberto Cirio.
Nessuna scheda, nessuna votazione. Unico candidato in lizza, Sozzani è stato eletto per acclamazione al termine di “lavori” durati un’ora e mezza o poco più. Un congresso un po’ sui generis, perché non vi è stato neppure un dibattito vero e proprio, ma piuttosto la proiezione su schermo di interventi precedentemente registrati, partendo da alcuni esponenti storici del partito a livello locale come Vittorio Tarditi e Gaudenzio Ferrandi, per giungere allo stesso Sozzani, a Roberto Cota, all’assessore (e segretaria cittadina del capoluogo) Teresa Armienti, sino al coordinatore dei giovani Federico Mazzaron. Una soluzione per «contingentare i tempi», è stato spiegato.
Così l’unico a parlare “dal vivo” è stato proprio Sozzani, che ha illustrato il suo programma caratterizzato da pochi ma essenziali punti come quello riguardante «il sempre maggiore inserimento di giovani nei quadri dirigenti del partito; e poi l’inclusione delle liste civiche del territorio, che dovranno vedere in Forza Italia la loro “casa”, il federalismo e l’autonomia». Con un obiettivo: quello della doppia cifra a livello elettorale, attraverso l’elezione «del maggior numero di nostri militanti nelle amministrazioni comunali; e poi contribuire al successo del centrodestra delle regionali con la conseguente rielezione a governatore di Alberto Cirio e offrire il miglior sostegno possibile a Roberto Cota nella sua corsa verso il Parlamento europeo». Impossibile – per il momento – conoscere qualche nome in più.
Ma il congresso si è svolto anche in un clima particolare. Quello della ricorrenza dei trent’anni dalla fondazione del partito, ma soprattutto il primo dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi: «Chi affermava che dopo l’uscita di scena del nostro fondatore ci saremmo estinti ha dovuto ricredersi – ha detto Zangrillo – Siamo in costante crescita e le adesioni aumentano giorno dopo giorno». Pochi, come anche da parte di Pichetto Fratin, i passaggi dedicati a Novara, considerata in ogni caso «fondamentale dal punto di vista strategico», Cirio ha sposato la scelta del Governo in materia di autonomia differenziata, sottolineando il fatto che FI rappresenti «l’area moderata della coalizione», che deve identificarsi, nelle parole di Cota, «nel Partito popolare europeo».
“Diversità” ma “lealtà” sono state le parole più gettonate nei confronti delle forze alleate di Fratelli d’Italia e Lega. Un messaggio contraccambiato nel saluto al congresso portato dal sindaco Alessandro Canelli: «Con Forza Italia non ho mai avuto problemi di nessun tipo – ha affermato il primo cittadino – L’interlocuzione è sempre stata positiva, come il lavoro che sta svolgendo in giunta l’assessore Armienti. Abbiamo tanto lavoro lavoro da fare ancora insieme, come il completamento delle opere con i fondi del Pnrr. Però dobbiamo essere uniti per andare a vincere le prossime elezioni». All’ottimismo di Canelli ha fatto da contraltare un atteggiamento più prudente di Zangrillo: «Non diamo l’esito del voto per scontato». Perché, per usare parole di Cirio, «i voti non bastano mai».