Fratelli d’Italia in prima fila con un biglietto gratuito. La Lega nemmeno in loggione

Si dice che siano seduti a godersi lo spettacolo perchè qualcuno ha regalato loro un biglietto. Ma non in loggione, bensì in prima fila dove, oltre a sentire bene, si può vedere con una certa luce anche le smorfie dei protagonisti sul palcoscenico. Loro, il pubblico in prima fila, sono Fratelli d’Italia; gli altri, i protagonisti in scena, sono il sindaco Canelli e il suo segretario provinciale Giordano che, come nei migliori copioni, sono le due figure maschili, duellanti per un solo posto.

Si dice poi che ci sia un altro pubblico che non solo non è seduto in loggione, tantomeno in prima fila, ma che neanche è stato fatto entrare in teatro perchè non era a conoscenza dello spettacolo: sono i consiglieri della Lega che solo il giorno dopo sono stati informati del matinee. E non l’hanno presa bene.

Infine si dice che dietro le quinte uno dei due protagonisti maschili sia rimasto non poco irritato perchè l’altro, nonostante fosse anche regista e sceneggiatore – forse questo aspetto non era stato chiarito all’inizio – abbia preso in mano le redini della situazione decidendo quali fossero le battute dell’uno e dell’altro, persino quando entrare in scena, quanto restarci e se eventualmente uscire ma comunque rientrando per gli applausi finali.

Infine c’è tutto il resto del pubblico che è arrivato con poco preavviso e senza sapere bene quale fosse il titolo dello spettacolo ma, conoscendo i nomi dei protagonisti, non ha mai perso la fiducia ed è rimasto tutto il tempo senza fiatare.

Alla fine lo spettacolo ha sorpreso tutti, anche i più scettici che pensavano che a metà del terzo atto, come vuole la tradizione, uno dei due protagonisti avrebbe fatto fuori l’altro. Invece uno dei due in scena, che ricordiamo ha anche firmato la regia e le scene, ha deciso che sul palco c’era posto per entrambi in uno spirito di fratellanza reciproca che avrebbe chiuso lo spettacolo.

La storia, invece, non è finita: in una data che ancora non è stata inserita in cartellone, è previsto il remake dello spettacolo, questa volta però con più protagonisti sul palco e senza pubblico d’élite, ma con spettatori che vogliono uscire soddisfatti perchè hanno pagato il biglietto per entrare.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Fratelli d’Italia in prima fila con un biglietto gratuito. La Lega nemmeno in loggione

Si dice che siano seduti a godersi lo spettacolo perchè qualcuno ha regalato loro un biglietto. Ma non in loggione, bensì in prima fila dove, oltre a sentire bene, si può vedere con una certa luce anche le smorfie dei protagonisti sul palcoscenico. Loro, il pubblico in prima fila, sono Fratelli d’Italia; gli altri, i protagonisti in scena, sono il sindaco Canelli e il suo segretario provinciale Giordano che, come nei migliori copioni, sono le due figure maschili, duellanti per un solo posto.

Si dice poi che ci sia un altro pubblico che non solo non è seduto in loggione, tantomeno in prima fila, ma che neanche è stato fatto entrare in teatro perchè non era a conoscenza dello spettacolo: sono i consiglieri della Lega che solo il giorno dopo sono stati informati del matinee. E non l’hanno presa bene.

Infine si dice che dietro le quinte uno dei due protagonisti maschili sia rimasto non poco irritato perchè l’altro, nonostante fosse anche regista e sceneggiatore – forse questo aspetto non era stato chiarito all’inizio – abbia preso in mano le redini della situazione decidendo quali fossero le battute dell’uno e dell’altro, persino quando entrare in scena, quanto restarci e se eventualmente uscire ma comunque rientrando per gli applausi finali.

Infine c’è tutto il resto del pubblico che è arrivato con poco preavviso e senza sapere bene quale fosse il titolo dello spettacolo ma, conoscendo i nomi dei protagonisti, non ha mai perso la fiducia ed è rimasto tutto il tempo senza fiatare.

Alla fine lo spettacolo ha sorpreso tutti, anche i più scettici che pensavano che a metà del terzo atto, come vuole la tradizione, uno dei due protagonisti avrebbe fatto fuori l’altro. Invece uno dei due in scena, che ricordiamo ha anche firmato la regia e le scene, ha deciso che sul palco c’era posto per entrambi in uno spirito di fratellanza reciproca che avrebbe chiuso lo spettacolo.

La storia, invece, non è finita: in una data che ancora non è stata inserita in cartellone, è previsto il remake dello spettacolo, questa volta però con più protagonisti sul palco e senza pubblico d’élite, ma con spettatori che vogliono uscire soddisfatti perchè hanno pagato il biglietto per entrare.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore