Si gioca sul territorio la sfida nella corsa alla poltrona di primo cittadino a Galliate. Un duello senza esclusione di colpi (e che crediamo toccherà il suo apice martedì sera con l’atteso “face to face”) fra il sindaco uscente Claudiano Di Caprio e il suo antagonista Alberto Cantone, già consigliere di minoranza. Il primo è sostenuto da tutto il centrodestra, il secondo da una sorta di “campo largo”, schieramento che vede in lizza Pd, i socialisti locali, Movimento 5 Stelle e Azione.
Cinque anni fa Di Caprio riuscì a imporsi su Emanuele Zuin al ballottaggio per una manciata di voti e dopo diverse polemiche che avevano caratterizzato le ultime fasi della campagna elettorale. Alla vigilia del voto decisivo il candidato del centrosinistra si era infatti “apparentato” con l’ex vicesindaca Flora Ugazio, esponente di una “civica” vicina a Forza Italia. Obiettivo mancato nei confronti di Cosimo Bifano, storico leader dei socialisti locali. Oggi Bifano, dimenticati vecchi rancori, è parte integrante del fronte di centrosinistra in quello che tutti, visto che non ci sarà un turno suppletivo essendo solo due i candidati in corsa.
Entrambi manifestano fiducia e ottimismo. Di Caprio vede «tanto entusiasmo, con un capillare lavoro che proseguirà sino alla fine con un porta a porta cercando di convincere gli indecisi e chi magari non vorrà recarsi alle urne. Siamo partiti un po’ dopo rispetto ai nostri avversari ma siamo stati in grado di recuperare. Abbiamo tanti progetti realizzati e altri da portare a termine; dall’altra parte vedo tante parole ma nessuno che voglia illustrare un programma preciso».
A tenere banco in questo ultimo periodo è il progetto dell’insediamento logistico a Pernate, sul quale la prossima amministrazione galliatese sarà chiamata ad approvare o meno l’accordo di programma con il Comune di Novara. Di Caprio, che proprio un paio di sere fa ha avuto modo di incontrare alcuni esponenti del “comitato” della vicina frazione novarese, ha detto di seguire la vicenda con attenzione, «per quanto possano essere gli interessi di Galliate, al momento unicamente dal punto di vista viabilistico. Ci sono due ricorsi al Tar e attendiamo l’esito prima di prendere una decisione. Che, lo posso già anticipare, spetterà al Consiglio comunale e non alla giunta».
Chi invece ha già detto “no” all’insediamento è il centro sinistra: «Siamo contrari – ha ribadito Cantore – per ragioni di tipo ambientale e per l’impatto di tipo viabilistico che potrà comportare anche su Galliate. Non riscontriamo l’utilità pubblica in questo progetto. Non è questo il modello di logistica nel quale crediamo».
Cantore ha poi elencato gli obiettivi che intende realizzare in caso di successo: «Pensiamo a un riutilizzo delle strutture comunali che sono state da tempo abbandonate. Vogliamo sederci a un tavolo con Ferrovie Nord per capire quali possano essere le loro strategie sul problema dell’eliminazione dei passaggi a livello, così come a decongestionare il traffico con la realizzazione di una tengenziale a ovest. Poi pensiamo a una nuova scuola materna, ma non nell’ex macello come vorrebbe fare l’attuale amministrazione».
«Questi ultimi giorni – ha concluso Cantore – li dedicheremo anche a una serie di incontri con i nostro giovani candidati, perché vogliamo rilanciare la partecipazione giovanile sul territorio, pensando anche a rendere Galliate più attrattiva dal punto di vista culturale».