Lo scorso 22 aprile gli esponenti di Forza Nuova hanno allestito un gazebo in piazza Gramsci a Novara. Una presenza che aveva suscitato polemica e indignazione nel Partito Democratico che aveva definito quell’iniziativa come «uno sfregio e un’onta di un partito che raccoglie i peggiori lasciti suprematisti, xenofobi, omofobi, golpisti e paramilitari della vecchia e nuova pseudocultura di estrema destra a ridosso del 25 Aprile».
Durante il consiglio comunale di ieri, 15 maggio, il sindaco Alessandro Canelli ha risposto a un’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd che chiedevano quali sono stati i motivi per i quali è stata concessa l’occupazione della piazza.
«La richiesta è prevenuta il 4 aprile allo scopo di installare un gazebo informativo – ha spiegato Canelli -. Non può essere il Comune a stabilire se un movimento è di ispirazione fascista: nel momento in cui la Questura autorizza, significa che la presenza è legittima. Forza Nuova è un partito che si presenta alle elezioni, hanno anche consiglieri in due Comuni del territorio».
Una spiegazione che non ha soddisfatto la minoranza, in particolare la consigliera Milù Allegra, prima firmataria dell’interrogazione: «Ovviamente l’iter di autorizzazione è corretto, ma negare quella piazza, dedicata a Gramsci, avrebbe avuto un significato, soprattutto vicino al 25 Aprile, e credo che lei sindaco la pensi come me – ha affermato Allegra -. Quelli sono personaggi fuori dalla Costituzione, alcune concessioni non vanno date: sarebbe una forzatura e potrebbe esserci dei ricorsi, li affrontiamo, ma su alcuni temi va messo un punto fermo».