Il Pd attacca Canelli sul Novara Calcio, ma guarda al futuro dello sport: «Serve una società per gestire gli impianti»

Il centro sinistra punta il contro il primo cittadino dopo l’esclusione della società azzurra dal campionato professionistico di serie C

«Lo scorso anno il sindaco ha convocato in gran segreto imprenditori che venivano da fuori in una riunione nella sale della Banca Popolare di Novara tentando un’operazione di recupero del Novara che invece si è poi rivelata una bufala. Avrebbe dovuto farsi avanti prima dell’era Rullo, coinvolgendo gli imprenditori locali in un progetto sociale come ha fatto l’ex sindaco Ballarè nel 2012 con lo scioglimento dell’Asystel e l’avvento della Igor Volley».

Sulla vicenda che vede il Novara Calcio sull’orlo del baratro, dopo che l’organo federale della Figc ne ha decretato l’esclusione dal campionato professionistico di serie C, Rossano Pirovano, capogruppo del Partito Democratico, punta il dito contro il sindaco Alessandro Canelli: «Non può fare un appello agli imprenditori adesso, dopo averli accusati di essere stati assenti – ha proseguito Pirovano durante la conferenza stampa -. Se si vogliono coinvolgere, devono essere stimolati con un percorso e un progetto. Il sindaco si sta rivelando un disastro, incapace di intervenire in una situazione che era fallimentare da almeno un paio di anni, è stato assente e si è fidato del suo assessore allo Sport. Questo è il risultato».

«La politica del centro destra in ambito sportivo è una debacle totale – ha proseguito il candidato sindaco Nicola Fonzo -. Per cinque anni Canelli ha sponsorizzato soluzioni che provenivano dall’esterno e ora si lamenta che nessuno in città vuole intraprendere un progetto con il Novara Calcio. Se avesse percorso altre strade, ora non saremmo qui a parlarne. Questo fallimento non è da attribuire solo alle ultime due proprietà azzurre, ma anche alla politica che non è stata in grado di farsene carico».

La consigliera Sara Paladini ha, invece, attaccatto l’assessore allo Sport, Marina Chiarelli: «Ha chiesto un rimborso di 50 euro per andare a Novarello a occuparsi di cosa? Se non c’è una responsabilità diretta rispetto a quello che sta succedendo nella società, sicuramente c’è una mancata concertazione tra soggetti».

Non solo calcio, però. Il centro sinistra ha colto l’occasione per parlare del futuro dello sport novarese. «Il Novara è solo l’ultimo tassello di una situazione disastrosa – hanno detto Pirovano e Fonzo -. Basti guardare lo Sporting per il quale lunedì depositeremo l’esposto in Procura. C’è una grande confusione sulla concessione degli impianti sportivi a società private che il più delle volte non riescono nemmeno a occuparsi della piccola manutenzione ordinaria. Questi soggetti non devono più essere caricati di responsabilità, è il Comune che deve pesarci. Per questo motivo, quando in autunno saremo al governo della città, istituiremo una società a guida pubblica che faccia capo all’ente per la gestione degli impianti sportivi su esempio di Milano Sport».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sulla vicenda che vede il Novara Calcio sull’orlo del baratro, dopo che l’organo federale della Figc ne ha decretato l’esclusione dal campionato professionistico di serie C, Rossano Pirovano, capogruppo del Partito Democratico, punta il dito contro il sindaco Alessandro Canelli: «Non può fare un appello agli imprenditori adesso, dopo averli accusati di essere stati assenti - ha proseguito Pirovano durante la conferenza stampa -. Se si vogliono coinvolgere, devono essere stimolati con un percorso e un progetto. Il sindaco si sta rivelando un disastro, incapace di intervenire in una situazione che era fallimentare da almeno un paio di anni, è stato assente e si è fidato del suo assessore allo Sport. Questo è il risultato».

«La politica del centro destra in ambito sportivo è una debacle totale – ha proseguito il candidato sindaco Nicola Fonzo -. Per cinque anni Canelli ha sponsorizzato soluzioni che provenivano dall’esterno e ora si lamenta che nessuno in città vuole intraprendere un progetto con il Novara Calcio. Se avesse percorso altre strade, ora non saremmo qui a parlarne. Questo fallimento non è da attribuire solo alle ultime due proprietà azzurre, ma anche alla politica che non è stata in grado di farsene carico».

La consigliera Sara Paladini ha, invece, attaccatto l’assessore allo Sport, Marina Chiarelli: «Ha chiesto un rimborso di 50 euro per andare a Novarello a occuparsi di cosa? Se non c’è una responsabilità diretta rispetto a quello che sta succedendo nella società, sicuramente c’è una mancata concertazione tra soggetti».

Non solo calcio, però. Il centro sinistra ha colto l'occasione per parlare del futuro dello sport novarese. «Il Novara è solo l’ultimo tassello di una situazione disastrosa – hanno detto Pirovano e Fonzo -. Basti guardare lo Sporting per il quale lunedì depositeremo l’esposto in Procura. C’è una grande confusione sulla concessione degli impianti sportivi a società private che il più delle volte non riescono nemmeno a occuparsi della piccola manutenzione ordinaria. Questi soggetti non devono più essere caricati di responsabilità, è il Comune che deve pesarci. Per questo motivo, quando in autunno saremo al governo della città, istituiremo una società a guida pubblica che faccia capo all’ente per la gestione degli impianti sportivi su esempio di Milano Sport».

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