Il Pd chiede la testa dell’assessore Iodice. L’interessato: «Sono stupefatto, richiesta immotivata» Le scintille si erano già viste ieri in consiglio comunale quando l’assessore alla Cultura Emilio Iiodice ha fatto sapere che nelle ultime settimane la sua limitata partecipazione alla vita amministrativa è dovuta all’attività di medico volontario a Torino nell’ambito del servizio neuropsichiatrico ai pazienti Covid-19. Immediato l’intervento del capogruppo del Pd Rossano Pirovano che ha dichiarato: «Sulle qualità professionali nessuno ha mai avuto ragione di dubitare, ma mi sarei aspettato le dimissioni dello stesso assessore dal suo incarico».
La diatriba sembrava finita dopo la risposta di Iodice, invece nella giornata di oggi il Pd ha presentato una mozione con la quale chiede formalmente al sindaco di «sollevare il dottor Iodice dall’incarico di assessore e di assegnare le deleghe ad un’altra persona che garantisca la presenza e lo svolgimento dei compiti connessi all’attività ammnistrativa in maniera continua, completa ed adeguata».
Secondo quanto dichiarato nel documento «Iodice è libero di svolgere il proprio lavoro come ritiene più opportuno e di dare un contributo tecnico e scientifico alla comunità in questa fase di emergenza, ma il Comune di Novara ha necessità della presenza continua e competente di una persona che risponda celermente e con tempestività alle esigenze connesse con le deleghe attribuite».
La replica dell’interessato non si è fatta attendere: «Sono stupefatto da una richiesta di questo genere che considero immotivata. Ho partecipato al bando di Inail Torino e dall’inizio di giugno ho accettato l’incarico per spirito di servizio: tutti i giorni parto da Novara prima delle 7 e questo lavoro mi tiene impegnato dalle 8.30 alle 14.30. Ieri, ad esempio, avevo un paio di ore libere e ho seguito il consiglio in streaming. Ho chiesto che le interrogazioni che mi riguardavano venissero discusse durante la seduta del pomeriggio, non ci trovo niente di male. Invece sono stato attaccato dal punto di vista personale e professionale. Fare politica non è questo, invece c’è chi blatera senza agire».
L’assessore, infine, afferma che non si dimetterà e la mozione sarà discussa durante il prossimo consiglio comunale.