Si può ben dire che sia figlio d’arte e che la politica l’abbia respirata fin da bambino con un nonno (Giovanni) che è stato sindaco per 26 anni, uno zio (Augusto) assessore regionale per un mandato e il padre (Enrico) attualmente consigliere comunale. Jacopo Ferrari, 32 anni, ricercatore di linguistica e professore di italiano per stranieri alla Statale di Milano, è il candidato sindaco di Romentino con la lista civica “Passione Romentino”.
«È proprio lei che mi nuove, la passione – racconta -. È arrivata dopo il matrimonio e dopo aver deciso di stabilirmi qui, nonostante il lavoro a Milano: questo è il connubio fra tradizione e innovazione. Ho anche un tatuaggio: una R di Romentino che rappresenta l’entusiasmo e la voglia di fare bene. Sto vivendo questa esperienza con grande gioia e una certa positività: è un passo difficile ma è apprezzato il fatto che lo stia facendo una persona giovane».
Di cosa ha bisogno Romentino? «In modo urgente della sistemazione delle strade alcune ancora sterrate o con marciapiedi dissestati. Sembra retorica invece è importante perché sulla strada passano tutti, è una questione di sicurezza oltre che di estetica. L’obiettivo è di realizzare piste ciclabili sulle vie di accesso al paese o verso la campagna».
Poi «la collaborazione con le 42 associazioni del paese, tra società sportive o che si occupano del del sociale, di inclusione, o cultura del territorio. Credo sia fondamentale stimolare la vita attiva e favorire il volontariato. Non da ultimo, la sistemazione delle scuole elementari che sono il nostro fiore all’occhiello ma che hanno problemi di manutenzione».
La prima cosa da fare se fosse eletto sindaco? «Andare a salutare gli alunni della scuola e subito dopo gli ospiti della casa protetta» conclude Ferrari.