Il giorno dopo la “botta” si sente ancora, ma Raffaele Lanzo appare sereno, anche se nelle sue parole non riesce a nascondere tutta l’amarezza per l’evolversi di una situazione che ho visto nel ruolo dell’unico vero “silurato” al termine del rimpasto effettuato ieri, martedì 17 luglio, dal sindaco Alessandro Canelli.
Proviamo a chiedergli se l’avesse intuito e lui con molta onestà non lo nega: «Troppe erano le voci che giravano da qualche mese a questa parte. Non è stato facile lavorare in questa situazione, ma nonostante tutto ho sempre cercato di dare il massimo delle mie possibilità sino all’ultimo giorno, anche nel rispetto del partito dove ho sempre militato e dei cinquecento novaresi che in occasione delle ultime elezioni mi avevano accordato la loro preferenza».
Di chi ha preso il suo posto in quota Lega preferisce non parlare, anche se «mi spiace che sono stato l’ultimo a saperlo, ieri mattina dal sindaco con il quale ho parlato prima della riunione di giunta alla quale non ho preso parte. Alcuni colleghi avevano appreso la notizia dalla diretta interessata, già informata precedentemente dal primo cittadino e che lo stava già dicendo a tutti. Prendo atto di questa decisione con la serenità di chi ha fatto il suo dovere senza mai ricevere lamentele sul mio operato, al punto che lo stesso Canelli è apparso imbarazzato al momento di comunicarmi la sua scelta. Da parte mia resto a disposizione, continuerò a frequentare la Lega, perché la politica per me è prima di tutto una passione con la quale sono cresciuto».